L’invasione di turisti nel comprensorio sciistico dell’Aremogna ha spinto le autorità locali a introdurre le targhe alterne per i bus turistici
Pubblicato:29-01-2025 17:43
Ultimo aggiornamento:29-01-2025 18:17
ROMA – L’hanno già definita la “norma anti-napoletani”, e considerando i numeri e le immagini impressionanti dello scorso weekend è difficile essere smentiti. La questione infatti sta sollevando non poche polemiche.
L’invasione di turisti nel comprensorio sciistico dell’Aremogna, e in particolare a Roccaraso, ha spinto le autorità locali a introdurre le targhe alterne per i bus turistici, nel tentativo di contenere un afflusso ormai ingestibile.
Per i partenopei, il comune abruzzese è una meta invernale da oltre un secolo, ma negli ultimi tempi, complici i social e il passaparola digitale, il numero di visitatori ha raggiunto livelli insostenibili.
Le immagini di migliaia di persone bloccate nelle strade innevate, incapaci di trovare spazio, hanno invaso il web e spinto il Comune a prendere provvedimenti drastici.
250 AUTOBUS, 20MILA PERSONE
I numeri parlano da soli: nella sola giornata di domenica 26 gennaio, oltre 250 autobus sono partiti dalla Campania, portando circa 20mila persone nelle località sciistiche dell’Altopiano delle Cinquemiglia. Una situazione ingestibile per un borgo che non dispone delle infrastrutture necessarie a gestire un’affluenza così elevata.
160 pullman hanno trovato posto nelle aree di sosta di Castel di Sangro, mentre gli altri hanno occupato parcheggi di fortuna lungo la Statale 17, creando ingorghi e disagi. Da qui, la decisione delle targhe alterne per i bus turistici, che entreranno in vigore nei prossimi giorni e riguarderanno anche Pescocostanzo, Rivisondoli, Rocca Pia e Roccaraso.
Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha chiarito che l’intento non è “chiudere” il paese, ma garantire un accesso più ordinato: “Non possiamo permettere che la Statale 17 diventi un parcheggio a cielo aperto ogni fine settimana”.
“IO NON HO BLOCCATO ROCCARAZ!”: PARLA RITA DE CRESCENZO
Mentre la discussione sulle limitazioni continua, sui social è esploso il “caso TikTok”.
Alcuni influencer napoletani avrebbero contribuito ad aumentare la popolarità di Roccaraso, attirando migliaia di visitatori. Tra loro, Rita De Crescenzo, nota per i suoi video virali, ha pubblicato una serie di dichiarazioni in cui respinge ogni responsabilità per il caos generato.
Nel suo stile inconfondibile, la tiktoker ha dichiarato:
“Buongiorno, buongiorno a tutti. Io sono stata a Roccaraz, mi sono andata a divertire con la mia famiglia e ora mi avete messo su tutti i giornali! Ma non che io ho bloccato Roccaraz, questo è insonato! Roccaraz si è bloccata perché la gente ha visto che era bello!”
E ancora, rivolgendosi ai media che l’hanno citata:
“Io ho dato tanto benessere a Roccaraz, perché la gente per me ha portato i soldi! Io non ho bloccato nessun traffico!”
Parole che hanno alimentato ulteriormente la discussione, tra chi la ritiene un’icona della spontaneità partenopea e chi la accusa di alimentare un turismo mordi e fuggi incontrollato.
IL BOOM DEL TURISMO LOW COST E I SOCIAL
Oltre a De Crescenzo, anche altri influencer napoletani hanno contribuito a rendere Roccaraso una destinazione sempre più ambita. Donato De Caprio, il salumiere-imprenditore noto per la frase “con mollica o senza?” (4,3 milioni di follower), e New Martina, seguita da 8,6 milioni di persone, sono abituali frequentatori della località abruzzese e hanno reso virale la destinazione.
Ma il vero nodo della questione sta nelle offerte turistiche. Negli ultimi tempi sono spuntati pacchetti a 30 euro che includono solo il viaggio in pullman, lasciando i visitatori senza servizi, senza posti dove sostare e senza alternative organizzate. Il risultato? Migliaia di persone riversate nei borghi innevati senza una vera struttura di accoglienza.
OVERTOURISM: ROCCARASO SCOPRE IL TURISMO DI MASSA
Il fenomeno è sotto gli occhi di tutti: la località abruzzese è stata letteralmente travolta da un flusso di visitatori senza precedenti. L’amministrazione ora si trova a gestire un problema che fino a pochi anni fa sembrava impensabile: l’overtourism, cioè l’eccesso di turisti in spazi inadeguati.
Il sindaco Di Donato è preoccupato: “Non possiamo permetterci di vedere di nuovo le immagini della Statale 17 congestionata fare il giro del web”.
Ma la domanda resta: il turismo di massa può essere fermato con restrizioni come le targhe alterne, o servono soluzioni strutturali per un’accoglienza sostenibile? Roccaraso sta vivendo un momento di grande popolarità, ma il rischio è che, senza una gestione adeguata, questa attenzione si trasformi in un boomerang.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link