“2+2=5”: Franco Mazzucchelli in mostra da Crédit Agricole

Fino al 12 aprile in la sede del Polo Assicurativo di Crédit Agricole in Corso di Porta Vigentina 9 a Milano  ospiterà la mostra “2+2=5” di Franco Mazzucchelli.  U viaggio alla scoperta delle “nuove geometrie non convenzionali” del maestro milanese.

Forme tridimensionali che si nutrono di luce e cambiano colore come le corazze dei coleotteri, riflettendo il mondo attorno creando nuovi contorni e nuove dimensioni. È un viaggio alla scoperta di nuove geometrie non convenzionali dell’artista milanese Franco Mazzucchelli quello proposto da “2+2=5”, la mostra ospitata nella sede del Polo assicurativo del Gruppo Crédit Agricole nella sua sede VG9 di Milano, in Corso di Porta Vigentina 9, aperta dal 22 gennaio al 12 aprile 2025.

“Come Gruppo Crédit Agricole, crediamo fortemente nel sostegno dell’arte come modo per raccontare il territorio e per rafforzare il legame con le persone”, spiega Marco Di Guida, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Vita e Crédit Agricole Assicurazioni. “La scelta di ospitare nella nostra sede i lavori di Franco Mazzucchelli risponde quindi alla nostra volontà di celebrare un importante artista milanese proprio nel cuore della città. La nostra sede, inaugurata nel 2022 dopo una profonda ristrutturazione volta a renderla un ambiente che coniugasse design, green e funzionalità, ma soprattutto pensata per le persone, si sposa con la modernità e la leggerezza del progetto 2+2=5”.

Franco Mazzucchelli è nato a Milano il 24 gennaio 1939, città in cui ha vissuto e lavorato. È stato docente di Tecniche della scultura presso l’Accademia di Brera e ha sviluppato la sua ricerca artistica in sintonia con le tendenze culturali del suo tempo, concentrandosi sull’analisi dello spazio e sulla sua fruibilità in un’ottica ampliata. Verso la fine degli anni Sessanta, ha sentito l’esigenza di superare i confini del circuito artistico tradizionale, fatto di gallerie e ambienti chiusi, per confrontarsi con un contesto più reale. Da questa necessità è nato il suo interesse per una forma innovativa di arte pubblica.

Dopo alcune sperimentazioni iniziali non riuscite – le sue prime sculture gonfiabili del 1964 si sono sgonfiate dopo appena venti minuti – ha introdotto gli “Abbandoni”, strutture gonfiabili in PVC collocate in spazi pubblici, progettate per interagire liberamente con le persone e ridefinire il rapporto tra arte e ambiente urbano.

Utilizzando il polietilene, Mazzucchelli ha iniziato a intervenire negli spazi creando membrane semitrasparenti che hanno modificato la percezione dell’ambiente circostante. Un esempio significativo è stata la sua opera del 1973, “Sostituzione”, in cui enormi bolle di plastica sottilissima hanno alterato l’esperienza degli interni della Triennale di Milano, costringendo il pubblico a ripensare le dinamiche dello spazio domestico.

A metà degli anni Settanta, con il concetto di “riappropriazione”, ha portato questa ricerca all’aperto, incoraggiando la riscoperta degli spazi pubblici da angolazioni inedite. Parallelamente, il suo lavoro nel teatro ha giocato sulla relazione tra realtà e illusione scenica, sfruttando l’estetica dei materiali sintetici per creare un dialogo ambiguo tra interno ed esterno, tra naturale e artificiale.

Pur continuando la sua produzione di opere gonfiabili, Mazzucchelli si è dedicato anche all’insegnamento, coinvolgendo attivamente gli studenti in un processo di scambio creativo. Il suo contributo all’Accademia di Brera è stato fondamentale nel ridefinire i contenuti didattici, orientandoli verso l’impiego di materiali non convenzionali nella scultura.

Negli ultimi anni della sua carriera, si è concentrato sulla riflessione attorno al concetto di monumento, interrogandosi sul ruolo che queste opere hanno assunto nella società contemporanea. L’arte del XX secolo ha modificato il senso del monumento, evidenziando il divario tra l’uomo moderno e le tradizionali forme di memoria storica. Spesso, i monumenti hanno perso la loro valenza simbolica per diventare elementi del paesaggio urbano, privi di interazione con il pubblico. Mazzucchelli è intervenuto su alcune di queste opere storiche, alterandone temporaneamente la percezione e il significato. In uno di questi interventi, per esempio, il celebre Napoleone di Canova, situato nel cortile di Brera, è stato avvolto in una nube di polietilene, apparendo sospeso ed etereo, offrendo così un’esperienza di fruizione del tutto inedita.

Crédit Agricole Vita S.p.A.

Crédit Agricole Vita S.p.A. è la compagnia di assicurazione Vita controllata da Crédit Agricole Assurances S.A. (Gruppo Crédit Agricole) e capogruppo del Sotto-Gruppo assicurativo Crédit Agricole Assurances Italia. Offre ai propri clienti un’ampia gamma di polizze vita rivolte a privati e aziende e opportunità pensionistiche e previdenziali.