Raggirata da un falso acquirente su una piattaforma online e indotta a eseguire un’operazione di pagamento elettronico. Individuato e denunciato il presunto responsabile dai Carabinieri


Tra gli attuali fenomeni che destano maggiore attenzione, le truffe online sono oggetto di azione costante di contrasto da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno, nell’ambito dell’intensificazione dei relativi servizi secondo le linee condivise in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Livorno.

L’azione è svolta sia in ottica prioritariamente preventiva, attraverso costanti incontri informativi tenuti dall’Arma labronica in tutto il territorio della provincia, che attraverso una profonda azione di repressione, con indagini tese a individuare e perseguire gli autori.

In tale ambito sono intervenuti di recente i Carabinieri della Stazione di Castagneto Carducci, che, a conclusione di un’indagine, hanno identificato il presunto autore di un raggiro ai danni di una donna del posto.

La vittima aveva pubblicato un annuncio di vendita di un divano su un noto sito di e-commerce ricevendo nel giro di poco tempo riscontro da parte di un uomo, che, simulando interesse all’acquisto, le aveva proposto, dopo alcune interlocuzioni via massaggio, di corrisponderle la somma pattuita, 250 euro, mediante alcune semplici operazioni da eseguirsi presso uno sportello bancomat, al termine delle quali avrebbe ricevuto l’accredito sulla propria carta prepagata.

L’ignara veditrice aveva acconsentito e aveva seguito le indicazioni fornite dall’interlocutore per telefono, digitando anche codici che, a detta del malfattore, le avrebbero consentito di riscuotere il proprio compenso.

In realtà, la donna, mediante un sottile raggiro, era stata inavvertitamente guidata a compiere materialmente un pagamento sotto forma di ricarica.

Realizzato di essere stata vittima di truffa, la donna ha provato a richiamare l’ignoto interlocutore che, però, nel frattempo si è reso irreperibile.

Denunciato l’accaduto, i Carabinieri di Castagneto Carducci hanno avviato le indagini, seguendo anche il flusso della somma di denaro, e incrociando tutti gli elementi raccolti, sono risaliti all’identità di un uomo sulla sessantina residente a Roma e, dati gli elementi gravemente indiziari a suo carico, lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria di Livorno per i reati di truffa aggravata, perpetrata su canali informatici e con l’uso di strumenti di pagamento elettronico.

Come far fronte alle truffe online?

I Carabinieri, alla luce dell’ennesima truffa, richiamano l’attenzione dei cittadini a fare massima attenzione a situazioni particolari in cui si viene contattati e/o avvicinati da soggetti sconosciuti e dal comportamento sospetto, nonché ribadiscono di adoperarsi con le migliori prassi in relazione anche alle sempre più frequenti fattispecie di reato scaturite da collegamenti su siti internet ed acquisti online particolarmente convenienti, dietro i quali, talvolta, si celano persone senza scrupoli, dedite a truffe e raggiri.

Durante le trattative è raccomandabile utilizzare strumenti di comunicazione diretti, quali telefonate, più facilmente tracciabili rispetto a semplici messaggi tramite social network e verificare, anche tramite web, la reale presenza di aziende o rivendite.

In caso di dubbi, ci si può sempre rivolgere a una delle 27 Stazioni Carabinieri del territorio della Provincia di Livorno per esporre i propri sospetti e verificare ogni dubbio.

Il reiterarsi di diverse tipologie di truffa impone di richiamare gli accorgimenti e le misure che i Carabinieri di Livorno raccomandano in caso di dubbi e/o mancanza di conoscenza dell’interlocutore da cui si viene avvicinati per ogni tipo di accordo o richiesta in cui emerge la richiesta di eseguire un’operazione o un pagamento anche e soprattutto con i mezzi diversi dall’uso dei contanti, in particolare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.

A tal riguardo nei suddetti casi, appena si hanno sospetti, il consiglio è quello di porre massima attenzione, non aprire la porta a sconosciuti che si presentano presso le abitazioni private, diffidare dalle apparenze e soprattutto limitare la confidenza su internet.

In tale ottica pertanto, prestare sempre massima attenzione, ma soprattutto a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri in caso di sospetti, chiamando il 112 N.U.E. per effettuare un’immediata segnalazione, nonché consultare il sito Carabinieri.it in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle, poiché le tecniche adottate dai truffatori, per quanto subdole e fantasiose, hanno schemi ricorrenti ed individuarli è il primo passo per difendersi.

In caso di ricezione di telefonate da numeri di utenze fisse o mobili con prefissi o numerazioni compatibili con la mittenza, per esempio di uffici istituzionali o di caserme, essendo attualmente frequenti fenomeni di clonazione di numerazioni già assegnate, è buona norma riattaccare, quindi chiudere la conversazione sospetta e richiamare il numero al fine di avere conferma di non trovarsi di fronte all’ennesimo ignoto truffatore.

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