Federico II, tutto pronto per il supercomputer: tutelerà i dati europei

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L’edificio è pronto. Adesso sarà pianificato l’arrivo e l’installazione del cuore pulsante del Centro Nazionale di Ricerca HPC, Big data e Quantum Computing che sta per iniziare a battere al polo di San Giovanni a Teduccio dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. L’inaugurazione ufficiale ci sarà tra circa quattro mesi, ma ieri mattina lo scheletro di cemento ha visto il sopralluogo del CdA del Consorzio Interuniversitario Cineca (formato da enti pubblici, università italiane, enti di ricerca, Ministero dell’Istruzione e del Merito e Ministero dell’Università e della Ricerca) dove sorgerà il Centro di supercalcolo integrato nell’infrastruttura italiana ed europea.

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Presenti il sindaco Gaetano Manfredi, Francesco Ubertini, presidente Cineca e vice presidente polo nazionale High Performance Computing, Alessandra Poggiani, direttrice generale di Cineca, Antonella Tozza del MIM, il rettore della Federico II Matteo Lorito, il direttore generale Alessandro Buttà e il presidente del Centro servizi informativi Carlo Sansone, sempre della Federico II, mentre da remoto si sono collegati altri componenti del CdA. Il Centro di supercalcolo, finanziato con fondi Pnrr, sarà allocato nell’edificio A6 e consta in due livelli: un piano terra di 600 metri quadrati dove sarà installato il data center, e un primo piano di 450 metri quadrati dove ci saranno gli uffici. Dopo l’apertura, prevista per fine maggio, il nuovo sistema di supercalcolo sarà parte della rete dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing) direttamente interconnessi con il supercomputer Leonardo di Bologna (classificato al quarto posto tra i sistemi più potenti al mondo) e rappresenterà uno dei nodi dell’ecosistema europeo del calcolo ad alte prestazioni nel Mezzogiorno. Tra le ipotesi, da verificare e attuare in futuro, c’è anche la creazione di una Academy, sempre con Cineca, per formare specialisti di supercalcolo. Intanto, ieri ha preso il via la quarta edizione della Smart Infrastructures & Construction Academy, che consolida il legame tra l’Università Federico II e il mondo industriale, rappresentato dal gruppo Autostrade per l’Italia.

Napoli, nel campus di San Giovanni a Teduccio il primo polo di supercalcolo e cybersecurity: «Sarà l’unico in Europa»

La nuova sede di Cineca, realizzata grazie all’accordo con Università Federico II e il Comune di Napoli, ospiterà un sistema di supercalcolo interconnesso al supercomputer Leonardo, con un data center di tipo TIER 1, e permetterà la creazione di una rete europea di infrastrutture HPC per la cybersecurity. In questo percorso l’Italia ha un ruolo di rilievo, contribuendo a rafforzare la sovranità digitale e la protezione dei dati, della privacy e delle istituzioni. L’investimento complessivo è di circa 50 milioni di euro, di cui oltre 20 messi a disposizione dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Grazie a un’azione di sistema, i partner che partecipano al progetto, tra i quali il Centro Nazionale ICSC, CNR, e aziende private, avranno accesso all’intera potenza del sistema di calcolo. Il Centro HPC farà parte di una rete di sistemi complementari del supercomputer Leonardo, e consentirà di supportare non solo le applicazioni consolidate della fisica, della chimica, delle scienze ambientali e dell’ingegneria, ma soprattutto le applicazioni di apprendimento automatico e di intelligenza artificiale sia classica che generativa. Il data center, che sarà anche ad alta efficienza energetica, è nella nuova area del polo di San Giovanni a Teduccio, e si svilupperà in due livelli dell’edificio A6. Il progetto non si limita alla realizzazione dell’infrastruttura ma si estende al personale, con un focus sull’acquisizione e lo sviluppo di competenze di eccellenza nel campo delle tecnologie HPC.

L’ecosistema

Il nuovo sistema HPC sarà a disposizione dell’ecosistema nazionale per la cybersecurity coordinato dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale con l’obiettivo è sviluppare metodi avanzati per prevenire e salvaguardare la sicurezza informatica in Italia. Qui nascerà la futura Cybersecurity Academy e un ecosistema nazionale, coordinati dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che avrà accesso alle risorse del sistema HPC di Napoli per lo sviluppo di metodi di prevenzione e salvaguardia della cybersecurity. Questo sforzo coordinato non solo rafforza la posizione dell’Italia nella salvaguardia della cybersecurity, della riservatezza e della privacy dei dati europei, ma contribuisce anche allo sviluppo di una rete europea di infrastrutture HPC per la cybersecurity. Solo dopo l’apertura, invece, c’è l’idea di una ulteriore Academy per formare specialisti in supercalcolo, da immettere direttamente nel nuovo Centro.

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Intanto, è stata inaugurata la quarta edizione della SIC Academy dell’Università Federico II e Autostrade per l’Italia. Il progetto di alta formazione, coordinato dal Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA), punta a formare professionisti altamente specializzati nel campo delle infrastrutture viarie, dalla progettazione al monitoraggio, offrendo al contempo concrete opportunità occupazionali. La grande novità di quest’anno risiede nell’immediata prospettiva lavorativa: i 14 giovani selezionati iniziano da domani il percorso, che durerà sei mesi, già inquadrati contrattualmente da Autostrade.

«Nelle precedenti edizioni, il placement dei partecipanti era del 100%, ma avveniva al termine del percorso formativo. Ora, grazie a un processo di selezione curato direttamente dal gruppo Autostrade, i giovani iniziano con un contratto, rendendo l’Academy ancora più attrattiva» ha spiegato Andrea Prota, presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II. Quest’anno, la nuova classe sarà per il 60% di allievi provenienti da fuori Regione (Milano, Savona, Campobasso, Potenza, Pescara) e a loro, si aggiungono altri 14 già dipendenti del gruppo, per una formazione continua. L’iniziativa ha trovato il pieno appoggio del sindaco Manfredi, presente all’inaugurazione: «Questo progetto rientra nelle grandi sfide che abbiamo di fronte, dalla manutenzione al monitoraggio delle infrastrutture, e garantisce ai giovani ingegneri non solo formazione, ma anche occupazione qualificata. È un’opportunità importante per valorizzare le eccellenze del nostro territorio e per consolidare Napoli come hub internazionale di innovazione». Anche il presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli, Gennaro Annunziata, ha elogiato l’iniziativa, evidenziando l’importanza di offrire «agli iscritti all’Albo l’opportunità di seguire on line alcune lezioni del corso, con riconoscimento di crediti formativi». «Sic Academy è un’eccellenza che ben rappresenta il nostro impegno per formare quei talenti che dovranno affrontare» ha affermato Roberto Tomasi, ad di Autostrade per l’Italia. «Nel 2021 eravamo diversi rispetto a oggi, c’è stata una vera e propria rivoluzione nel settore ma eravamo pronti. Come lo saremo da qui ai prossimi decenni, per le grandi sfide della mobilità».





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