Case cinesi trascinano l’Ue in tribunale per dazi auto importate. Bruno: “Italia centro strategia green Stellantis”. 19 marzo Elkann alla Camera

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Le case cinesi trascinano l’Ue in tribunale contri i dazi sulle auto importate. Bruno (Stellantis): “Italia al centro della strategia green”. 19 marzo Elkann alla Camera. La rassegna Energia

Tesla e i produttori cinesi non ci stanno e trascinano l’Unione Europea in tribunale sui dazi sulle importazioni di auto elettriche. Bmw e la casa di Elon Musk appoggiano il ricorso alla Corte di giustizia europea per proteggere le loro fabbriche in Cina. L’Italia è al centro della strategia green di Stellantis, ma sarà un processo graduale. Le rassicurazioni arrivano da Antonella Bruno, country manager Italia del gruppo automobilistico. «Riconnettere elementi e persone sia all’interno dell’azienda che all’esterno. Una riconnessione che deve toccare i dipendenti, i clienti, i territori, le istituzioni, i fornitori e i concessionari. Tutti coloro i quali hanno un ruolo nel rilancio dell’industria dell’auto (…) Per accompagnare la transizione verso una mobilità più sostenibile sarebbe auspicabile un piano strutturato e duraturo, coordinato a livello europeo. Un approccio integrato potrebbe non solo stimolare la domanda, ma anche favorire il rinnovamento del parco circolante, accelerando la transizione ecologica». (…) È fondamentale incentivare installazioni in punti strategici, come autostrade, parcheggi pubblici e luoghi di grande affluenza”, ha detto in un’intervista de La Repubblica. Il 19 marzo John Elkann sarà audito presso la Camera sulla strategia di Stellantis in Italia. L’obiettivo è “presentare «un quadro esaustivo delle attività di Stellantis in Italia”, ha detto Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione Attività Produttive della Camera.

AUTO, PIOGGIA RICORSI CONTRO DAZI UE

“I produttori cinesi trascinano in causa contro la Ue per i dazi sulle importazioni di e-car anche due colossi occidentali, uno americano e l’altro europeo. Tesla e Bmw si schierano con Pechino nel tentativo di cancellare l’extra che Bruxelles ha imposto alle dogane sui veicoli con la spina in arrivo dal Paese del Dragone. Sia la casa fondata da Elon Musk sia il produttore di Monaco di Baviera hanno fabbriche che assemblano in Cina, da dove importano. I cinque gruppi hanno fatto ricorso alla Corte di giustizia europea contro i dazi Ue sulle macchine con la batteria. Tariffe doganali extra diverse a seconda della casa produttrice (…) I dazi pesano un extra fino al 35,3% in più rispetto alle tariffe del 10% già in vigore: per Byd sono del 17%, del 18,8% per Geely e arrivano al 35,3% per Saic”, si legge su La Repubblica.

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“Imposizioni che colpiscono alcuni costruttori occidentali, ma solo Bmw e Tesla, quest’ultima ha ottenuto un dazio ridotto al 7,8% dopo il ricorso, hanno optato per il giudizio. Il modello iX3, il Suv elettrico medio del brand bavarese, è realizzato nello stabilimento della joint venture Bmw-Brilliance di Shenyang. Allo stesso modo Tesla si appoggia alla Cina per rifornire l’Europa. Le Model 3 destinate al Vecchio Continente escono dallo stabilimento di Shanghai dove si produce pure la Model Y per il mercato cinese. (…) «Siamo pronti a difendere il nostro caso in tribunale, se necessario », sottolinea il portavoce dell’esecutivo comunitario Olaf Gill. Il termine ultimo per presentare i ricorsi era mercoledì 22 gennaio. Le azioni sono state presentate alla Corte generale, dove la durata dei giudizi è in media di 18 mesi. La questione, anche a livello politico, ha generato frizioni dentro l’Europa”, continua il giornale.

AUTO, BRUNO (STELLANTIS): “ITALIA AL CENTRO DELLA STRATEGIA GREEN MA GRADUALMENTE”

“«Riconnettere». Per la nuova responsabile del mercato Italia di Stellantis, Antonella Bruno, è il termine che deve guidare l’azione di Stellantis. «Riconnettere elementi e persone sia all’interno dell’azienda che all’esterno. Una riconnessione che deve toccare i dipendenti, i clienti, i territori, le istituzioni, i fornitori e i concessionari. Tutti coloro i quali hanno un ruolo nel rilancio dell’industria dell’auto». Bruno, classe 1971, pinerolese, ex pallavolista professionista, una laurea in Economia e Commercio, una passione per le quattro ruote e l’inizio della carriera in Ford. Nel 2007 entra in Fiat. Ora dirige Stellantis in Italia. (…) «Per accompagnare la transizione verso una mobilità più sostenibile sarebbe auspicabile un piano strutturato e duraturo, coordinato a livello europeo. Un approccio integrato potrebbe non solo stimolare la domanda, ma anche favorire il rinnovamento del parco circolante, accelerando la transizione ecologica». (…) «Tutte le misure che aiutano lo sviluppo del mercato sono importanti. Il tema delle infrastrutture di ricarica, in Italia oggi oltre 60 mila punti, è cruciale per la transizione alla mobilità elettrica, ovunque. Oggi ci sono ancora aree del Paese, in particolare quelle periferiche e meno popolate, dove l’infrastruttura è insufficiente. È fondamentale incentivare installazioni in punti strategici, come autostrade, parcheggi pubblici e luoghi di grande affluenza”, si legge su La Repubblica.

“Siamo di fronte ad un momento di transizione con una regolamentazione europea che spinge fortemente verso l’elettrico ed un cliente che non è ancora completamente pronto. Stellantis in questo è flessibile, ha piattaforme multi-energia che le permettono di adattarsi alle esigenze di mercato. Offriamo la più grande libertà di scelta. L’ibrido senza spina è una prima porta di accesso nel mondo delle auto elettrificate: offre una riduzione dei consumi e delle emissioni fino al 15% rispetto ai motori a benzina tradizionali, rappresenta una prima soluzione concreta per chi desidera ridurre il proprio impatto ambientale senza sacrificare prestazioni o praticità. Ma il segmento dei veicoli elettrici è fondamentale. Per questo motivo abbiamo appena lanciato Elettrico Facile, un’offensiva per sostenere la diffusione dei veicoli elettrici che può contare sulla gamma più completa del mercato». (…) «Sarà un anno di costruzione, partendo da fondamenta solide. Fiat ha chiuso il 2024 al primo posto per volumi di vendita, Pandina, fatta a Pomigliano e con una prospettiva fino al 2030, è il modello più venduto in Italia, (…) Nel 2025 ogni marchio di Stellantis avrà novità: abbiamo lanciato il Suv medio Opel Grandland, arriverà poi la C3 Aircross, l’Opel Frontera, e la Peugeot 5008. Vetture disponibili in versione ibrida ed elettrica. Oggi si aprono gli ordini per la Grande Panda, ibrida ed elettrica, e poi arriverà la nuova Jeep Compass, prodotta a Melfi, dove è già una realtà la DS N°8 presentata al Motor Show di Bruxelles». (…) «Di riconnessione. Io lo vedo in questi termini. Riconnessione con tutti gli attori, istituzionali e no, che si occupano di mobilità e industria dell’auto. Il nostro Paese è messo al centro delle strategie di Stellantis: ogni stabilimento ha un piano di modelli ben definito per il futuro»”, continua il giornale.

19 MARZO ELKANN IN AUDIZIONE CAMERA SU STELLANTIS

“Dopo l’annuncio che il presidente di Stellantis, John Elkann, avrebbe partecipato a un’audizione sulle prospettive del settore in Parlamento, arriva la data: il 19 marzo in commissione Attività produttive alla Camera. L’appuntamento è stato fissato ieri a seguito dell’incontro milanese fra Alberto Luigi Gusmeroli, presidente della commissione, e il presidente di Stellantis. Lo scopo sarà presentare «un quadro esaustivo delle attività di Stellantis in Italia», sottolinea Gusmeroli. Temi in parte già anticipati con la partecipazione del responsabile Europa allargata del gruppo, Jean Philippe Imparato, alla chiusura del tavolo automotive al Mimit il 17 dicembre quando aveva sottolineato che «gli stabilimenti italiani resteranno tutti in attività con un piano per ciascuna fabbrica. Senza cassa integrazione no, perché il 2025 sarà durissimo, lo sappiamo tutti, ma sto velocizzando tutto quello che posso a livello di sviluppo per crescere nel 2026». (…) «C’è ancora tanto da aspettare. Anche questo fa trasparire scarso interesse per l’Italia» commenta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil. Il piano, però, è partito con l’inizio del 2025 e prevede 2 miliardi di investimenti, oltre a vetture ibride in tutti gli stabilimenti”, si legge su La Stampa.

“(…) «Coerenza è quello che i concessionari si aspettano. Auspicano un 2025 forte e, in base alle promesse e agli impegni nei loro confronti, sarà un anno positivo» ha detto Jeff Kommor, responsabile delle vendite negli Stati Uniti per Stellantis, dopo un incontro a porte chiuse tra la società e i rappresentanti dei dealer. Durante il meeting si è discusso, tra le altre cose, di come riuscire a incrementare le vendite di alcuni marchi, Jeep e Ram in primis, del 30% circa. «Le cose stanno andando nella giusta direzione», ha sottolineato Mike Bettenhausen, presidente del consiglio nazionale dei concessionari della casa automobilistica, che in passato aveva avuto un atteggiamento critico nei confronti dell’ex ad, Carlos Tavares”, continua il giornale.



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