[acspro] [CRUmbria-News] Aula: “Sostegno alle forze di pubblica sicurezza”

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(AGENPARL) – Roma, 28 Gennaio 2025

(AGENPARL) – mar 28 gennaio 2025 L’Assemblea legislativa dell’Umbria approva con voto unanime una mozione
del gruppo FdI (prima firmataria Pace), poi emendata in Aula nel dispositivo
su proposta dei gruppi della maggioranza
(Acs) Perugia, 28 gennaio 2025 – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato
con voto unanime dell’Aula una mozione concernente il ‘Sostegno alle
forze di pubblica sicurezza” presentata dal gruppo di FdI (prima firmataria
Eleonora Pace) poi emendata sia in alcuni passaggi nelle premesse che nel
dispositivo, su proposta dei gruppi della maggioranza tramite il capogruppo
di Avs, Fabrizio Ricci.
Con questo atto viene impegnata la Giunta regionale: “A condannare
fermamente gli episodi di violenza e ogni altra azione lesiva nei confronti
delle forze di pubblica sicurezza, promuovendo iniziative di
sensibilizzazione volte a rafforzare il rispetto nei loro confronti e a
diffondere una cultura di legalità e civiltà; a promuovere ogni iniziativa
volta a migliorare le condizioni operative e di lavoro delle forze di
pubblica sicurezza chiedendo di proseguire nel lavoro di potenziamento degli
organici”.
A margine del dibattito e prima del voto, la presidente della Giunta
regionale, Stefania Proietti ha espresso la sua soddisfazione per il voto
unanime sull’atto condiviso: “L’intento di manifestare la solidarietà
alle forze dell’ordine e di polizia è un sentimento comune. Oggi, in
quest’Aula – ha detto -, abbiamo raggiunto un risultato pregevole perché
la sicurezza è un tema di tutti e da tutti sentito in ogni sfaccettatura. La
richiesta del potenziamento degli organici da concretezza ad una mozione
condivisa. Grazie anche a nome della Giunta per questo risultato positivo e
unitario ”.
Il documento originario del gruppo di Fratelli d’Italia è stato illustrato
dal primo firmatario Eleonora Pace la quale ha detto che “la pubblica
sicurezza dei cittadini è un diritto, così come sancito dall’ordinamento
giuridico italiano. Le forze di pubblica sicurezza svolgono un ruolo
essenziale nella tutela della legalità, dell’ordine pubblico e della
sicurezza dei cittadini ma subiscono aggressioni quotidiane
nell’assolvimento del proprio dovere, come nel caso degli insulti rivolti
dai gruppi di stranieri a Capodanno a Milano. E mettono a rischio la propria
vita per difendere la sicurezza dei cittadini, come recentemente accaduto a
Rimini. Tali atti violenti rappresentano un grave attacco alle istituzioni
democratiche e alla convivenza civile, costituendo un fenomeno che non solo
mina l’autorità dello Stato, ma rischia di alimentare un clima di
insicurezza sociale. Molti recenti provvedimenti legislativi vanno nella
direzione di rafforzare le tutele per le donne e gli uomini in divisa che
garantiscono la sicurezza delle nostre città ed è dovere delle istituzioni
pubbliche promuovere e garantire il rispetto per il lavoro delle forze di
pubblica sicurezza e condannare fermamente qualsiasi forma di violenza o
delegittimazione nei loro confronti. Auspico voto unanime e favorevole”.
Da qui ha preso il via un partecipato dibattito, aperto dal capogruppo di
Avs, Fabrizio Ricci che, parlando a nome della maggioranza consiliare ha
giudicato la mozione “irricevibile perché palesemente strumentale. Viene
chiesto alla Giunta regionale di essere solidale con le forze di pubblica
sicurezza e di condannare episodi di violenza verso di loro, fatto ovvio e
scontato, ma si omette totalmente un’analisi di contesto rispetto alla
complessità del tema della sicurezza pubblica e alle grandi difficoltà che
le operatrici e gli operatori di pubblica sicurezza incontrano per mancanza
di mezzi, per carenze di organici, ma anche in conseguenza di un’idea di
sicurezza totalmente schiacciata sull’ordine pubblico e sulla sua gestione,
un’idea di per sé fallimentare. Nella mozione ci sono passaggi che
reputiamo gravi come quando si fa riferimento ad insulti rivolti da gruppi di
stranieri, a capodanno, a Milano, nel quale risalta la parola stranieri, come
se la provenienza geografica di chi insulta la polizia avesse una qualche
valenza, che sia un’attenuante o un’aggravante. Dal documento in
discussione traspare una retorica e un’impostazione culturale per noi
inaccettabile. Per questo abbiamo predisposto come maggioranza un emendamento
che sostituisce le premesse ed il dispositivo dell’atto e propone una
diversa idea concreta di come si promuove il rispetto ed il sostegno per ogni
articolazione dello Stato ed in particolare per le forze di pubblica
sicurezza. Nel nostro documento viene specificato che è dovere delle
istituzioni della Repubblica promuovere e garantire il rispetto per tutte le
articolazioni dello Stato e per le lavoratrici e i lavoratori che vi operano
in particolare quando oggetto di aggressioni ed attacchi, condannando
fermamente qualsiasi forma di violenza o delegittimazione nei loro
confronti”.
Maria Grazia Proietti (Pd): “Pieno sostegno a quanto sottolineato da Ricci
e al nostro emendamento. Siamo grati alle forze dell’ordine per il loro
decisivo contributo alla sicurezza che va garantita soprattutto con azioni di
prevenzione e con specifici investimenti. Importante è agire con un
approccio integrato. È necessaria una solidarietà concreta ed efficace nei
confronti delle forze di pubblica sicurezza”.
Donatella Tesei (Lega-portavoce opposizione): “Più che un emendamento, la
maggioranza ha presentato un documento sostitutivo. Con la mozione illustrata
da Pace si esprime soltanto il sostegno alle forze dell’ordine, a tutti
coloro che garantiscono la sicurezza dei cittadini. È assolutamente
necessario il potenziamento degli organici e l’attività di prevenzione, ma
dalle parole bisogna passare ai fatti ed il Governo centrale sta agendo in
questa direzione. Il numero degli organici sta crescendo. Oggi dobbiamo
semplicemente votare un atto a sostegno delle forze dell’ordine e al lavoro
che svolgono quotidianamente per tutti i cittadini”.
Nilo Arcudi (Tesei Presidente-Umbria civica): “Il tema è semplice,
riguarda il sostegno alle forze dell’ordine che ogni giorno si impegnano a
difesa delle nostre città, senza ambiguità ed incertezze. Ci sono
responsabilità individuali di cui tenere conto e che portano ad atti di
illegalità. Al Comune di Perugia l’attuale Sindaco non ha rinnovato la
delega alla sicurezza, il nucleo di polizia urbana a Fontivegge, a livello di
competenze, è stato indebolito e non viene più considerato da multare
l’accattonaggio molesto. La cosa principale è sostenere l’azione di
contrasto alla criminalità che mina la sicurezza della comunità. Le classi
sociali più in difficoltà, rispetto a certi rischi, sono proprio quelle
più deboli. Le forze dell’ordine vanno sempre sostenute senza
incertezze”.
Andrea Romizi (FI): “Crea dispiacere vedere una divisione su un tema come
questo dove invece è necessario incontrarsi. La destra non è uguale a
repressione, e questo lo abbiamo dimostrato anche nelle nostre città. Come
Sindaco di Perugia ho firmato ordinanze oggi purtroppo cancellate. Il
quartiere di Fontivegge presenta ad esempio dinamiche non comuni. Sono state
installate 80 nuove telecamere, ma valutammo anche di offrire una visione
dell’area caratterizzandola, intercettando risorse per oltre 30 milioni di
euro che lì si stanno investendo. È stata restituita nuova vita ad un
luogo, in precedenza, detrattore ambientale. I cittadini devono recuperare
spazi di protagonismo. Mi appello ai colleghi della maggioranza affinché
rivedano la loro posizione. Oggi si chiede soltanto vicinanza alle forze
dell’ordine e attaccamento ai valori di legalità, poi ci saranno altre
sedi per approfondire questioni comunque urgenti da affrontare”.
Luca Simonetti (capogruppo M5S): “È ovvia la solidarietà alle forze
dell’ordine, ma non siamo d’accordo sulla sottolineatura di episodi che
riguardano solo gli stranieri. Se avessimo voluto giocare al vostro gioco
avremmo predisposto un atto con riferimento a scontri procurati da ambienti
di destra o addirittura propri di qualche sindaco. Se vogliamo realmente
rispondere ai problemi delle forze dell’ordine vanno approfondite
situazioni e criticità. Ampia disponibilità a riconoscere il loro operato,
ma con serietà”.
Cristian Betti (capogruppo Pd): “Quello della solidarietà alle forze
dell’ordine non può essere un tema divisivo. Nelle premesse del documento
presentato non può esserci unità di intenti, cosa invece diversa nel
dispositivo finale di appoggio alle forze dell’ordine, dove non ci sono
differenze. Un segnale importante sarebbe approfondire la discussione nella
commissione consiliare competente anche attraverso audizioni dei massimi
rappresentanti delle forze dell’ordine e di ogni altro interlocutore
protagonista della materia. Dobbiamo capire le migliori azioni da mettere in
campo per appoggiare ed andare incontro al loro grande lavoro, in ogni
articolazione”.
Stefano Lisci (Pd): “La sicurezza è un argomento importante e delicato da
affrontare nelle giuste maniere. Ho apprezzato il lavoro fatto dal sindaco di
Perugia Romizi. Al di là degli atti bisogna rendere i provvedimenti
fattibili. Importante affrontare in Commissione il tema della sicurezza
affrontando concretamente le reali necessità delle forze dell’ordine,
senza dimenticare mai anche la situazione delle carceri”.
A questo punto del dibattito, Eleonora Pace, prima firmataria della mozione
di FdI si è detta disponibile nel togliere, nelle premesse dell’atto la
parte riguardante “gli insulti rivolti (alle forze dell’ordine) dai
gruppi di stranieri a Capodanno a Milano’, proposta che Fabrizio Ricci e la
maggioranza hanno accolto positivamente e dopo aver concordato un dispositivo
condiviso, lo stesso Ricci ha annunciato un voto favorevole sull’atto.
Il dibattito si è concluso con l’intervento della presidente della Giunta
regionale, Stefania Proietti: “Esprimo soddisfazione per la decisione
raggiunta poiché l’intento era comune, quello di manifestare la
solidarietà alle forze dell’ordine e di polizia. Bene ricordare il tema
delle carceri dove lavorano anche lì forze di polizia e dove la carenza di
organico è emersa anche qualche giorno fa da parte del Direttore del carcere
di Terni e dai magistrati di sorveglianza. Concorre la nostra richiesta al
Governo di rafforzare gli organici a quella che arriva dai Prefetti e
Questori. Come ha già sottolineato il capogruppo Betti è importante portare
in Commissione il nostro dispositivo utile anche per queste richieste che
spesso vengono da prefetture e questure. Chi come me ha avuto un ruolo da
Sindaco sa che il nostro ruolo è determinante ed occorre raffrontarsi con i
Prefetti per richieste mirate e fattibili”. AS
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/79587

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