Visita in Arabia Saudita, il punto stampa conclusivo

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


Presidente Meloni: Buongiorno a tutti. Allora, veloce bilancio di questa visita in Arabia Saudita. Come sapete c’è un focus del Governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni, particolarmente incentrato sul Mediterraneo allargato. Nel Mediterraneo allargato, ovviamente, le Nazioni del Golfo assumono una centralità strategica, l’Arabia Saudita è un attore di primo piano; quindi, in questo nostro lavoro era molto importante questa visita. Ma come sempre non si tratta semplicemente di visite di cortesia, sono occasioni che ci consentono di lavorare per risultati concreti per l’Italia. Nello specifico la scelta qui in Arabia Saudita è stata quella di elevare il livello della nostra collaborazione al partenariato strategico: significa un Consiglio che si riunisce periodicamente, fa stato degli avanzamenti del lavoro comune sulle materie prioritarie che vengono individuate. E le materie prioritarie che noi abbiamo individuato sono ovviamente la cooperazione in materia energetica, in materia di difesa, sull’impulso agli investimenti reciproci, fino ai temi legati all’archeologia. E il valore delle intese, tra intese governative e intese che sono state sottoscritte anche tra enti pubblici e privati – avete visto che c’è stata una tavola rotonda a livello produttivo economico di alto livello -, viaggia intorno ai 10 miliardi di euro. È l’inizio di un lavoro, di una fase che io considero nuova nella cooperazione strategica con questo importante attore del Golfo e del Mediterraneo allargato; coinvolge anche il lavoro comune che possiamo fare, ad esempio, soprattutto in materia energetica, in Africa. Quindi si inserisce all’interno di un lavoro più ampio che l’Italia sta portando avanti.

Oggi saremo nel Bahrein – risponde più o meno alla stessa strategia. Il Bahrein è Presidente di turno della Lega Araba, è un Paese molto impegnato particolarmente sulla materia del dialogo interreligioso – come sapete c’è stata anche una visita di Papa Francesco proprio per questo nel 2022 -, e quindi concludiamo un giro che abbiamo iniziato già da tempo e che secondo me sta portando a casa risultati importanti.

Domanda: Visto che l’opposizione le rinfaccia di quando lei era abbastanza critica, molto critica, nel concorso del regime Saudita? 

Presidente Meloni: Guardi, l’opposizione mi rinfaccia a qualsiasi cosa, ma non c’è contraddizione tra quello che io dicevo ieri e quello che faccio oggi. Italia e Arabia Saudita sono due Nazioni che hanno interesse a stringere accordi strategici in materie come l’energia, come il rapporto con l’Africa, come la difesa, come gli investimenti. Altro tema, completamente altro tema che io ho posto in passato, è la questione, eventualmente, di chi dovesse favorire attività di proselitismo in Europa. Su questo io non ho cambiato idea, ma non mi pare che ci sia nulla di tutto questo nel lavoro che abbiamo fatto in questi giorni.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Domanda: Da un punto di vista geopolitico, vista la situazione soprattutto in Israele, – gli accordi di Abramo, la normalizzazione che salta dopo quello che è successo -, l’Arabia Saudita oggi, nel bilancio di questa visita, che ruolo può avere in Israele? Ma anche ovviamente si parla di Siria e Libano, avete parlato un po’ di tutto il Medio Oriente?

Presidente Meloni: Guardi, è sicuramente da questo punto di vista un attore chiave. Io penso che, ad esempio, sull’ipotesi alla quale noi lavoriamo, e che l’Italia supporta fortemente, di una normalizzazione della questione medio-orientale – quindi di una soluzione, la famosa soluzione dei due Stati – il tema di una normalizzazione dei rapporti tra Arabia Saudita e Israele sia la questione chiave, cioè è una delle questioni che possono facilitare questo percorso. Questo riguarda la questione, per esempio, israelo-palestinese, ma anche sulla materia del Libano, dove l’Arabia Saudita ha avuto un ruolo chiave nel lavoro che si sta facendo per rafforzare le Istituzioni libanesi, particolarmente con l’elezione del nuovo Presidente, il Presidente Aoun. Per quello che riguarda la Siria, dove ovviamente è un Paese impegnato alla stabilizzazione, cioè è oggettivamente un attore che particolarmente nel Medio Oriente, ma anche in Africa, può avere e ha un ruolo molto importante di stabilizzazione e di normalizzazione, e quindi sicuramente è un interlocutore con il quale è importante lavorare insieme.

Domanda: Presidente, a proposito dell’energia e dei costi dell’energia, il Presidente Trump ha detto qualche giorno fa che avrebbe parlato con i sauditi per il costo del petrolio. Lei ha avuto occasione di parlare con il Principe di questo argomento? E poi anche del tema dei dazi. 

Presidente Meloni: Guardi, è un tema che chiaramente abbiamo affrontato, seppure marginalmente. Sicuramente il tema del costo del petrolio, come dice il Presidente Trump, può essere uno degli elementi di pressione e penso che, in generale, per quello che riguarda il conflitto in Ucraina, tutto quello che può spingere la Russia a sedersi al tavolo sia interessante. Dopodiché, come lei sa, il prezzo del petrolio è una materia molto complessa e quindi non direi che è una proposta già concreta. Penso che siamo a livello delle interlocuzioni, ma che sia interessante affrontare tutte le interlocuzioni che possono portare a facilitare il percorso verso una pace giusta. Per quello che riguarda i dazi ho già risposto altre volte. La questione sul plus commerciale non è una questione che nasce con la Presidenza Trump, è una questione che le amministrazioni americane hanno posto spesso. Nel 2023 tra Europa e Stati Uniti nel commercio di beni c’era un surplus a favore dell’Europa di oltre 150 miliardi. È un dato importante e comprendo il punto di vista degli Stati Uniti, è la stessa questione che ad esempio noi poniamo nei confronti della Cina. Dopodiché, se si andasse a guardare al dato più complessivo e si coinvolgesse, ad esempio, il tema del commercio dei servizi, allora lì ci sarebbe un surplus commerciale a favore degli Stati Uniti di circa 100 miliardi, a dimostrazione che si tratta di economie complementari e interconnesse e che è quindi uno scontro non conviene a nessuno. È la ragione per la quale io ritengo, comprendendo la questione che viene posta, che però il dialogo e una soluzione equilibrata e bilanciata sia il modo per affrontarlo, e quindi farò tutto quello che posso. È la strada che intendo percorrere ed è la strada che intendo suggerire per trovare delle soluzioni insieme all’amministrazione americana. 

Domanda: Il Presidente Trump ha proposto di ripulire Gaza spostando i palestinesi in Giordania ed Egitto. È una soluzione che secondo lei è opportuna? 

Presidente Meloni: Allora guardi, il Presidente Trump dice una cosa molto giusta quando dice che la ricostruzione di Gaza è ovviamente una delle sfide principali che abbiamo di fronte e che per riuscire serve un grande coinvolgimento della comunità internazionale. Dopodiché, per quello che riguarda il tema dei rifugiati, non penso, anche qui, che siamo di fronte a un piano definito, penso che siamo piuttosto di fronte a delle interlocuzioni con gli attori regionali, che sicuramente su questo vanno coinvolti. Approfitto per ricordare, quando si parla ad esempio della Giordania, che in Giordania c’è un problema molto importante relativo ai profughi siriani, che già impattano nel Paese in maniera significativa – parliamo di circa 1.400.000 profughi siriani in una Nazione piccola -, tema che abbiamo discusso con il re Abdullah molto spesso, sul quale abbiamo parlato anche qui con Sua Altezza Mohamed bin Salman per capire come si possa affrontare una questione che sta impattando in Libano piuttosto che in Giordania, in diverse Nazioni nelle quali non aiuta la stabilizzazione. Quindi sono sicuramente materie molto complesse, ma il fatto che se ne discuta, seppure a livello interlocutorio con gli attori della regione, secondo me vuol dire che si vuole lavorare seriamente al tema della ricostruzione di Gaza.

Domanda: Sul GCAP il governo è favorevole all’ingresso dei sauditi? 

Presidente Meloni: Noi siamo favorevoli all’ingresso dei sauditi, chiaramente è un lavoro abbastanza non immediato – mettiamola così -, perché intanto noi dobbiamo chiudere tutto il lavoro a tre con il Governo della Gran Bretagna e con il Governo del Giappone e, intanto, favorire anche un avvicinamento del Regno Saudita, che chiaramente deve avvicinare le sue capacità industriali della difesa a quella degli altri attori coinvolti. Grazie, buon lavoro.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link