SE DICI C.A.S.E. – comunità abilitanti, solidali ed ecologiche

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Firmata la carta di identità che sancisce la costituzione di “SE DICI C.A.S.E. – comunità abilitanti, solidali ed ecologiche”, una rete nata con l’obiettivo di creare modelli abitativi basati sulla collaborazione e la sostenibilità, in grado di dare risposte diversificate ai bisogni abitativi dei diversi territori.

SE DICI C.A.S.E. è costituita da 13 delle cooperative sociali aderenti a Sol.Co.: Arché Onlus, Alce Nero Coop, Agorà Cooperativa Sociale Onlus, Fiordaliso, Cooperativa Fior di Loto, Cooperativa Fuori Luogo, @cooperativasocialehike, IL PONTE Cooperativa Sociale Onlus, Cooperativa Sociale La Quercia onlus, Santa Lucia, Simpatria, Speranza Società Cooperativa sociale onlus e Sinergie Cooperativa Sociale, e dalle Residenze per persone con disabilità RSD Rossonano e Il Posto delle Fragole RSD.

Promossa nell’ambito di un tavolo di lavoro (Tavolo Abitare) costituito da Sol.Co., Se Dici C.A.S.E. è stata accompagnata da un percorso di consulenza con Fondazione Housing Sociale di Milano.

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“La casa è un diritto universale e l’abitare non è il fine ma un mezzo – sottolinea Lorenzo Tornaghi, direttore allo sviluppo e alla progettazione di Sol.Co. Per questo, insieme alle cooperative socie, abbiamo deciso di investire sul tema, formandoci ed elaborando una carta d’identità della rete nella logica di mettere a disposizione le competenze acquisite per rispondere ai bisogni abitativi con soluzioni differenziate, innovative, flessibili a una domanda abitativa sempre più complessa e articolata. Vogliamo offrire risposte abitative “su misura” e personalizzate, che possano adattarsi ai diversi contesti, ai destinatari e alle esigenze specifiche portate dai diversi territori. Il tutto, in stretta sinergia con Piani di Zona ed Enti Pubblici”.

I bisogni legati alla casa e al tema dell’abitare presentano infatti molteplici sfumature e dimensioni. La rete “SE DICI C.A.S.E.” vuole lavorare, a seconda dei bisogni espressi dai territori, per attivare risposte attraverso percorsi e soluzioni abitative differenziate, tra cui ad esempio: soluzioni temporanee per singoli e nuclei famigliari con minore capacità di reddito o che si trovano in situazioni di emergenza e di momentanea vulnerabilità, lavorando sull’autonomia abitativa e la sostenibilità economica di medio e lungo termine; forme di coabitazione, rispondendo non solo ai bisogni abitativi, ma anche ai bisogni sociali e di relazione; modelli abitativi in grado di favorire l’attivazione degli inquilini, delle comunità locali (palazzo, quartiere, paese) e la messa a disposizione di risorse, disponibilità e competenze da parte delle persone “vicine di casa”; interventi di gestione sociale e di mediazione, ascolto e supporto per facilitare le relazioni, tra abitanti, enti del terzo settore, commercianti e con il contesto di riferimento, alimentando reciprocamente la rete di supporto e il sentimento di fare parte di una comunità inclusiva e propositiva.

La rete “SE DICI C.A.S.E.” vuole sperimentare, in funzione del contesto territoriale e del bisogno abitativo, alcuni modelli abitativi:

  • HOUSING DIFFUSO: esperienze abitative diffuse sul territorio, “gruppi” di abitazioni diffuse ma organizzate in una logica nucleare, in cui ciascun gruppo può avere un punto di riferimento comune
  • CO-LIVING: convivenza tra persone con caratteristiche e bisogni diversi. Le abitazioni prevedranno spazi privati e spazi in comune per favorire la nascita di relazioni tra coinquilini, rispondere ad alcuni problemi attraverso la mutualità, o facilitare l’attivazione di servizi comuni (es. infermiera di condominio
  • CO-HOUSING: piccoli appartamenti monolocali o bilocali, con spazi esterni comuni. Una forma di abitare pensata in particolare per persone di passaggio (es. studenti), persone con fragilità temporanee o lievi (es. bassa rete di supporto, emergenza abitativa data da trasformazioni della propria vita)
  • CASA BOTTEGA: alloggi con bottega o laboratorio artigianale dove produrre e vendere prodotti locali.

“Come rete, siamo interessati ad attivarci – sottolinea Lorenzo Tornaghi – sul tema delle politiche abitative, favorendo la creazione di contesti abitativi caratterizzati dai principi dell’empowerment di comunità e della mutualità sociale. Vogliamo sperimentare la messa in campo di progettualità diversificate rispetto ai target e alle territorialità attraverso l’attivazione di un’offerta abitativa dignitosa per le persone, con interventi che possano portare bellezza e ‘senso di casa’, con un’attenzione alla sostenibilità ambientale, alla cura delle relazioni, alla logica di mutualità tra gli inquilini e di scambio con il contesto e l’ambiente circostante”.



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