Risorse incrementate di oltre 1mln di euro
Udine, 25 gen – La Giunta regionale, su proposta dell’assessore
al Lavoro, Formazione, Istruzione, Università , Ricerca e
Famiglia, Alessia Rosolen, ha approvato l’incremento della
dotazione finanziaria dell’avviso per contributi a fondo perduto
a favore della creazione o dell’ammodernamento di infrastrutture
di ricerca nel settore dell’idrogeno rinnovabile per un importo
pari a 1.085.627,00 euro per il 2025.
L’incremento delle risorse consentirà il finanziamento anche
dell’ultimo dei cinque progetti ammessi in graduatoria
(IMPACT-H2-Infrastruttura per lo sviluppo di Materiali e Processi
Avanzati per Contribuire alla Transizione Energetica nella
filiera Idrogeno con capofila l’Università di Udine in
collaborazione con quella di Trieste) che per metà aveva giÃ
ottenuto una parte di sostegno finanziario. Il progetto, che vale
2.305.500,00 euro, era stato infatti finanziato per un importo
pari a 1.219.873,00 a dicembre e con questa delibera ha copertura
totale.
La dotazione complessiva per i 5 progetti ammonta, con
l’incremento deliberato oggi, a complessivi 11.085.627,00 euro.
“Con la dotazione finanziaria di 10 milioni di euro del bando
pubblicato lo scorso anno per accrescere la competitivitÃ
dell’intero sistema regionale nel settore dell’idrogeno
rinnovabile mediante la condivisione delle infrastrutture di
ricerca – ha spiegato Rosolen – è stato possibile finanziare i
primi quattro progetti collocati in graduatoria e parzialmente il
quinto assegnando proporzionalmente le risorse regionali sulla
base del contributo finanziabile per ciascun intervento del
progetto. Si è dunque ritenuto opportuno, in relazione
all’importanza di creare ed ammodernare infrastrutture di ricerca
nel settore dell’idrogeno e alla luce della capacità progettuale
espressa da tutti i proponenti, di incrementare la dotazione
finanziaria così da consentire il finanziamento di tutte le
domande ammesse in graduatoria”.
Nel dettaglio, IMPACT-H2 riguarda l’infrastruttura per lo
sviluppo di materiali e processi avanzati per contribuire alla
transizione energetica nella filiera Idrogeno e prevede la
costituzione di un’infrastruttura laboratoriale sperimentale che
fungerà da centro regionale di attrazione per il sistema
produttivo e della ricerca e per aziende che vorranno investire
in ricerche e collaborazioni nella filiera della
decarbonizzazione e dell’idrogeno sul modello di laboratorio
condiviso. L’iniziativa si fonda sulle competenze dei numerosi
gruppi di ricerca degli atenei di Trieste e di Udine nei settori
sperimentali della chimica, fisica e ingegneria dei materiali che
riguardano la sintesi e lo sviluppo di materiali e processi per
la produzione, lo storage/trasporto e l’utilizzo dell’idrogeno.
L’idea progettuale prevede l’acquisizione e la messa in opera di
un parco strumentale e di test funzionale dei materiali (da
affiancare a quello esistente) diffuso nei due atenei ed
accessibile in via preferenziale alle imprese del territorio e al
sistema Sistema Scientifico e dell’Innovazione del Friuli Venezia
Giulia (Sis Fvg).
Gli altri progetti sono Fuse-Open Infrastructure on Future
Underground Hydrogen Storage, che creerà un’infrastruttura
sperimentale integrata per identificare e modellizzare i
potenziali siti di stoccaggio di idrogeno nel sottosuolo (Uhs) e
i giacimenti naturali di idrogeno bianco, l’Ogs nel ruolo di
capofila lavorerà insieme agli atenei di Trieste e di Udine;
I-CAMPUS-H2-Infrastruttura di Ricerca Caratterizzazione Analitica
di Materiali-Processi ad uso strategico H2 che punta a realizzare
una piattaforma organica in sinergia con realtà e infrastrutture
già operative nel Campus di Basovizza: il Sincrotrone Elettra, i
laboratori di Area Science Park e i laboratori del Cnr, che è
capofila del progetto;
H2SmartLab, infrastruttura di ricerca per idrogeno rinnovabile e
tecnologie intelligenti e resilienti, progetto presentato da Area
Science Park come lead partner insieme a Sissa e Università di
Trieste, che prevede la creazione di un’infrastruttura di ricerca
avanzata sulla produzione, stoccaggio e utilizzo di idrogeno
verde, supportata da un sistema di gestione intelligente basato
su un digital twin;
E4H2-Efficiency for hydrogen, nato dalla sinergia tra UniversitÃ
di Trieste quale capofila e Università di Udine come partner,
riguarda lo sviluppo e potenziamento di un’infrastruttura di
ricerca distribuita sul territorio regionale articolata su 4
laboratori volti all’evoluzione di tecniche e soluzioni per il
miglioramento dell’efficienza energetica nella filiera
dell’idrogeno verde.
ARC/LP/gg
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