nel mondo è in corso un boom delle maratone

Li vedi negli aeroporti o nelle stazioni dei treni e li riconosci subito: hanno un peso forma quasi perfetto, viaggiano con la famiglia o con il proprio gruppo di amici, indossano scarpe iper tecniche da corsa ai piedi. Nel cuore e nella testa hanno tanta voglia di conquistare un traguardo e una medaglia, frutto di allenamenti al buio della sera dopo un’estenuante giornata di lavoro oppure all’alba di un nuovo giorno, a baciare il sole che cresce mentre l’asfalto scorre sotto i piedi. Sono sempre di più, milioni in tutto il mondo, i podisti, globalmente chiamati “runner” stanno invadendo le città e le maratone che registrano numeri record. Gi organizzatori e i vari operatori del settore sono tutti d’accordo: il 2024 è stato un anno boom, straordinario. Partecipare alle più belle e grandi maratone in giro per il mondo è ormai una moda, è il così detto “turismo sportivo” che genera nei vari territori per il settore alberghiero, ristorativo, trasporti pubblici, musei, indotti economici di decine, se non centinaia di milioni di euro.

A Roma si parla di 75milioni di euro in un solo fine settimana, a New York o Boston di 500milioni di dollari. London Marathon ha stupito dichiarando di aver ricevuto 840mila richieste di partecipazione, andando poi a poterne accogliere “solo” 50mila. New York, partita nel 1970 con soli 127 atleti al via e 55 al traguardo, rimane oggi la più partecipata al mondo con 55.646 sulla linea di arrivo in Central Park. In Europa i record per corridori al traguardo spettano a Berlino con 54.280 e Parigi con 54.175 nel 2024. In grande crescita negli ultimi cinque anni Valencia, dove i runner sono attratti dal bel clima e dal percorso velocissimo. In Italia la numero uno è Roma con Run Rome The Marathon che il 16 marzo metterà al via davanti al Colosseo circa 30mila persone, un numero in forte crescita rispetto al passato. Sempre affascinante presentarsi al via della maratona di Atene con il suo arrivo dentro al Panathinaiko, lo stadio che ha ospitato i primi Giochi dell’era moderna. È la più antica del mondo, dove tutto nacque nell’antichità grazie all’emerodromo Filippide.

Non mancano gare particolari in grado di regalare forti emozioni come la “Maratona del Sole di Mezzanotte”, la maratona più a nord del mondo che si corre in Norvegia, a Tromso. Ancora splendido ad esempio sfruttare l’occasione di volare in oriente per correre la maratona e visitare Tokyo, la 42,195km più grande dell’Asia, o in Cina per la Great Wall Marathon, sulla infinita muraglia cinese. In Italia nel 2024 ci sono state 34 maratone ufficiali con un totale di 53.825 partecipanti al traguardo, +7555 rispetto al 2023. Le donne sono state 11.258, il 20%, un partecipante su cinque è una donna. La generazione Z, ovvero i nati dopo il 1990, sono gli artefici di questo boom, i primi a usare internet fin da giovanissimi per pianificare viaggi e conoscere il mondo, inoltre c’è da considerare il post-covid: stare all’aria aperta dopo le restrizioni della pandemia è considerata una cosa “sicura” e dunque da fare. World Athletics non sta a guardare e sta studiando il fenomeno con attenzione.

A raccontarlo è Alessio Punzi, a capo del dipartimento running della Federazione Mondiale di atletica: «Siamo nel mezzo di una forte crescita della corsa, dove ci porterà lo scopriremo tra qualche anno. Possiamo però affermare che in quasi tutto il mondo gli eventi di corsa sono più sani che mai. Strade, parchi, spiagge, sentieri, dopo la pandemia sono stati invasi di runner, ma solo ora dopo qualche anno sono diventati “agonisti”, decidendo di iscriversi alle gare». La disamina di World Athletics è puntuale: «La differenza principale con le ondate precedenti è nella natura globale di questa tendenza, la crescita è ovunque. Gli Stati Uniti sono ben al di sopra dei livelli pre-pandemia, le gare canadesi sono sovraffollate, in Cina non ci sono abbastanza maratone per soddisfare la domanda dei corridori e la crescita è così impetuosa che il governo dello sport ha dovuto limitare il numero di gare che un operatore può gestire, nel tentativo di garantire la qualità. Sono nate nuove maratone nelle grandi città della maggior parte dei paesi del Golfo e attraggono nuove generazioni di gente locale. Le maratone europee registrano il sold-out, spesso con oltre metà dei partecipanti che arrivano dall’estero. Anche in Russia, per quanto non abbiamo relazioni formali con loro, la corsa ricreativa è diventata enorme e la maratona di Mosca è uno spettacolo da 38mila partecipanti. Poi ci sono le Abbott World Marathon Majors (New York, Londra, Berlino, Boston con i suoi 129 anni di storia, Chicago, Tokyo e Sydney) che hanno lo stesso posto nel dibattito pubblico sullo sport rispetto alle principali franchigie e leghe professionistiche».

Il running lo si vede ovunque: «Correre è ormai uno stile di vita globale: basta guardare le vetrine dei negozi di articoli sportivi. Non dobbiamo dimenticare che i partecipanti agli eventi di corsa sono solo una parte del totale, vi sono a livello globale decine di milioni di runner molto appassionati che non hanno mai indossato un pettorale e fatto una gara, però acquistano scarpe, abbigliamento tecnico, integratori alimentari, orologi sportivi, app di monitoraggio del fitness. La corsa rimane lo sport più accessibile di tutti». C’è il fattore benessere a incidere, i giovani vogliono stare fisicamente bene, in forma. Le nuove generazioni cercano la salute mentale e l’esercizio finisco è medicina preventiva, quindi Punzi conclude così: «Inoltre oggi le persone sono meno inclini di prima a risparmiare denaro, nonostante la crisi del costo della vita, la propensione a investire in viaggi ed esperienze continua ad aumentare. A livello globale, una nuova classe media dal Brasile, Indonesia, Cina, Messico si sta affacciando nel mondo».