Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria: la data coincide con la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau che ancora oggi accoglie tantissimi turisti e viaggiatori in cerca di verità. Il luogo, decisamente di forte impatto, permette di ripercorrere una delle pagine più nere della storia attraverso visite guidate o con audioguida. Non troppo distante da Cracovia, il campo di concentramento di Aushwitz viene visitato ogni anno da oltre un milione e mezzo di persone che comprendono l’importanza di non dimenticare.
Dove si trova e come arrivare ad Auschwitz
Il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau si trova a circa un’ora e venti minuti da Cracovia in auto, questo è sicuramente il metodo più comodo e libero per poterci arrivare. La località però è raggiungibile anche in bus tramite diversi collegamenti giornalieri che conducono dalla stazione di Cracovia all’ingresso, oppure tramite treno congiungendo direttamente la stazione Auschwitz Oswiecim a circa 2 km di distanza dall’entrata.
Il complesso più impattante della violenza della Germania nazista si compone di oltre 40 campi di sterminio, tutti nei pressi della cittadina polacca di Oświęcim. Tuttavia i principali erano 2: Auschwitz I, operativo dal 14 giugno del 1940 con all’interno il blocco numero 11 dedicato alle punizioni penali e il numero 10 per gli esperimenti medici; Birkenau, che è stato invece reso operativo dall’8 ottobre del 1941 e dove avvenivano le gassificazioni all’interno di 5 camere a gas.
Come visitarlo e cosa vedere
Per visitare il campo di concentramento monumento della memoria in Polonia si può accedere gratuitamente in solitaria, ma la cosa migliore è affidarsi ad una guida a pagamento aggregandosi ad altri viaggiatori; si trovano durante il giorno professionisti che parlano inglese e talvolta italiano quando si pianifica la visita con scuole o gruppi.
Sono 2 i siti principali che compongono il complesso:
- Auschwitz I: è il primo campo di sterminio ed è quello che fungeva da centro amministrativo. Qui si trova il cancello principale con la scritta “Arbeit Macht Frei”, ovvero il lavoro rende liberi. Si tratta di uno dei simboli più riconoscibili dell’olocausto, uno slogan tragico per chi era in realtà costretto al lavoro forzato verso la morte. Ancora adesso è possibile osservare gli edifici con mattoni rossi che ospitavano i prigionieri, ma oggi diventati sale espositive con fotografie, oggetti personali e altri cimeli. Tra gli altri luoghi da visitare il muro della morte, chiamato così perché era uno dei punti in cui avvenivano le fucilazioni. È anche presente una camera a gas con crematorio;
- Birkenau: si trova a circa 3 chilometri dal primo ed è forse quello dedicato maggiormente allo sterminio. Non solo le dimensioni sono molto più estese ma varcato il cancello principale si noteranno subito i binari ferroviari che trasportavano i prigionieri e che conducevano fino alle Judenrampe, ovvero il luogo in cui venivano effettuate le selezioni tra chi poteva lavorare e chi veniva condotto direttamente in camera a gas. Assolutamente importanti da visitare le baracche di legno e mattoni dove venivano costretti a vivere i deportati in condizioni disumane e le camere a gas, decisamente più grandi di quelle di Auschwitz. Nonostante i nazisti abbiano provato a distruggerle, la loro struttura è ancora visibile e funge da testimonianza silenziosa degli orrori che custodisce. Qui sorge anche il monumento internazionale alle vittime dell’olocausto alla fine dei binari.
Altrettanto importante e consigliato è accedere al documentario del centro visitatori; l’ingresso non è gratuito per chi vi entra in solitaria e dà modo in soli 15 minuti di contestualizzare a pieno ciò che si vedrà successivamente. Tra i luoghi più suggestivi anche la grande caserma: qui ci sono cataste di oggetti personali delle vittime che danno l’idea della quantità di persone che vi hanno transitato. Le pareti piene di foto degli ebrei la cui vita si è spenta proprio qui fa in modo di rendere la visita ancora più suggestiva, dando un volto alle persone che non rimarranno più solamente un numero.
Info utili orari e prezzi, prepararsi alla visita
Gli orari di apertura vanno dalle 7:30 alle 14 nel mese di dicembre, dalle 7:30 alle 15 a gennaio. La chiusura slitta alle 16 a febbraio, alle 17 per marzo e ottobre e fino alle 18 per aprile, maggio e settembre. Nei mesi da giugno ad agosto si può accedere fino alle 19.
Saranno necessarie circa 3 ore e mezzo per poterlo visitare in modo completo e approfondito. Il luogo, come sito della memoria, offre l’ingresso gratuito ma è necessario pagare una guida per poter avere un approfondimento più dettagliato sui diversi luoghi o per poter avere l’audioguida con cuffie. A pagamento anche la sala in cui viene proiettato il documentario sulla liberazione del campo di concentramento.
Per potersi preparare a visitare Auschwitz Birkenau bisogna conoscere il regolamento. Si tratta di un luogo molto duro che racchiude una pagina di storia nera e per questo motivo è sconsigliata la visita a minori di 14 anni. Non è previsto un codice di abbigliamento ma si richiede che le persone abbiano un comportamento consono e rispettoso; le fotografie sono concesse ma con appositi regolamenti e sono invece assolutamente vietati i selfie. Non c’è un modo effettivo che possa aiutarci nella preparazione alla visita. Aushwitz-Birkenau perché è un luogo emotivamente impattante e profondamente toccante; molti visitatori vengono sopraffatti dall’emozione e piangono. Si suggerisce di prendersi un po’ di tempo per riflettere avendo sempre rispetto del silenzio e un comportamento decoroso. Una buona idea è studiare la storia prima di effettuare la visita e guardare alcune interviste e testimonianze per vivere l’esperienza in modo più significativo. Indossare scarpe comode e abbigliamento adatto, specialmente in inverno, è fondamentale. Attenzione all’argomento cibo: evitate di mangiare sul posto e la cosa migliore è portarsi qualcosa da Cracovia o attendere di rientrare in città per consumare il pranzo o la cena; si consiglia quindi di pianificare con un po’ di attenzione l’orario di visita.
Molte persone dopo aver visitato il centro di Cracovia organizzano una visita tramite escursione di un giorno per poter comprendere meglio quello che è stato uno degli eventi che ha più segnato la Polonia e l’Europa intera negli anni di dominazione nazista. Oggi, più che mai, è fondamentale celebrare la Giornata della Memoria e visitare i luoghi testimonianza dell’orrore perché non si ripeta mai più.
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