religione
L’Anno Santo dedicato al tema della Speranza ha visto svolgersi il primo grande appuntamento del calendario dedicato ad un “mondo vitale”, come lo ha definito papa Francesco, quello della comunicazione. Sono stati molteplici e forti gli inviti lanciati dal Santo Padre tra il 24 ed il 26 gennaio, prima con la pubblicazione del messaggio per la 59a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, poi durante l’incontro con i partecipanti provenienti da 138 paesi diversi in Aula Paolo VI, e infine con la messa presieduta nella Basilica di San Pietro nella Domenica della Parola di Dio.
Anche l’ufficio comunicazione del Sacro Convento, che ha il compito di custodire, trasmettere e farsi portavoce del messaggio di san Francesco d’Assisi, ha preso parte all’iniziativa, un’occasione per lasciarsi ispirare e trovare nuova motivazione nel compito che svolge quotidianamente.
“Disarmare la comunicazione”, “Dare ragione con mitezza alla speranza che è in noi”, “Sperare insieme”, “Non dimenticare il cuore”, sono gli inviti del papa nel messaggio diffuso nel giorno della memoria di San Francesco di Sales e rivolto agli operatori della comunicazione con uno sguardo attento sull’attualità.
«Troppo spesso oggi la comunicazione non genera speranza, ma paura e disperazione, pregiudizio e rancore, fanatismo e addirittura odio. Troppe volte essa semplifica la realtà per suscitare reazioni istintive; usa la parola come una lama; si serve persino di informazioni false o deformate ad arte per lanciare messaggi destinati a eccitare gli animi, a provocare, a ferire. Ho già ribadito più volte la necessità di “disarmare” la comunicazione, di purificarla dall’aggressività. Non porta mai buoni frutti ridurre la realtà a slogan».
Concetti che il Santo Padre ha avuto modo di ribadire di persona in Aula Paolo VI subito dopo la testimonianza del Premio Nobel per la pace Maria Ressa e dello scrittore Colum McCann.
«Comunicare – ha sottolineato – è uscire un po’ da sé stessi per dare del mio all’altro. E la comunicazione non solo è l’uscita, ma anche l’incontro con l’altro. Saper comunicare è una grande saggezza, una grande saggezza! Sono contento di questo Giubileo dei comunicatori. Il vostro lavoro è un lavoro che costruisce: costruisce la società, costruisce la Chiesa, fa andare avanti tutti, a patto che sia vero. “Padre, io sempre dico le cose vere…” – “Ma tu, sei vero? Non solo le cose che tu dici, ma tu, nel tuo interiore, nella tua vita, sei vero?”. È una prova tanto grande. Comunicare quello che fa Dio con il Figlio, e la comunicazione di Dio con il Figlio e lo Spirito Santo. Comunicare una cosa divina».
Domenica 26, infine, la messa conclusiva nella basilica di San Pietro davanti a 6500 partecipanti: il Giubileo della Comunicazione si è concluso nella VI Domenica della Parola di Dio.
«Dobbiamo essere più abituati alla lettura delle Scritture. A me piace consigliare che tutti abbiano un piccolo Vangelo, un piccolo Nuovo Testamento tascabile, e lo portino sempre con sé, per prenderlo durante la giornata e leggerlo. Un brano, due brani… e così, durante la giornata, c’è questo contatto con il Signore».
Agli operatori della comunicazione, oggi, è affidato un compito delicato in tempi altrettanto delicati:
«Quella del giornalista è più che una professione – dice papa Francesco -. È una vocazione e una missione. Voi comunicatori avete un ruolo fondamentale per la società oggi, nel raccontare i fatti e nel modo in cui li raccontate. Lo sappiamo: il linguaggio, l’atteggiamento, i toni, possono essere determinanti e fare la differenza tra una comunicazione che riaccende la speranza, crea ponti, apre porte, e una comunicazione che invece accresce le divisioni, le polarizzazioni, le semplificazioni della realtà».
Grazie per aver letto questo articolo. Per rimanere sempre aggiornato puoi iscriverti alla nostra newsletter cliccando qui
Cari amici la rivista San Francesco e il sito sanfrancesco.org sono da sempre il megafono dei messaggi di Francesco,
la voce della grande famiglia francescana di cui fate parte.
Solo grazie al vostro sostegno e alla vostra vicinanza
riusciremo ad essere il vostro punto di riferimento. Un piccolo gesto che per noi vale tanto, basta anche 1 solo euro.
DONA
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link