Commissario straordinario Emilia-Romagna: arriva Fabrizio Curcio

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È Fabrizio Curcio il nuovo Commissario Straordinario per la ricostruzione delle aree colpite dalle alluvioni che hanno interessato l’Emilia-Romagna, la Toscana e le Marche. Curcio succede al Generale Francesco Paolo Figliuolo.

Commissario straordinario Emilia-Romagna: chi è Fabrizio Curcio

Classe 1966, ingegnere, Curcio ha iniziato la sua carriera nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Successivamente è approdato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dove ha svolto, tra gli altri, il ruolo di Capo del Dipartimento della Protezione civile dal 2015 al 2017 e dal 2021 al 2024 e di Capo del Dipartimento Casa Italia dal 2019 al 2021.

Contemporaneamente, è stato nel coordinamento degli interventi di Protezione civile in numerose emergenze. Tra queste, le alluvioni che hanno colpito le Marche e Ischia nel 2022, e quelle che nel 2023 hanno coinvolto Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Da novembre 2024 è Capo del Dipartimento dell’Amministrazione generale, del personale e dei servizi del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

I primi passi del neo commissario straordinario in Emilia-Romagna, Toscana e Marche

Il neo Commissario, dopo aver ringraziato il Presidente Meloni e il Governo per la fiducia riposta, ha sottolineato che “ogni sforzo sarà dedicato al ritorno alla normalità e al rilancio delle aree colpite”. Successivamente, Curcio ha rivolto un pensiero particolare ai Presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche. Con i quali il Commissario ha garantito massima collaborazione: “Il mio impegno sarà quello di lavorare in sinergia con i Presidenti Michele De Pascale, Eugenio Giani e Francesco Acquaroli, così come con tutte le istituzioni locali, per rispondere con efficacia e tempestività alle necessità delle popolazioni coinvolte”.

Curcio ha voluto rivolgere anche un sentito ringraziamento al Commissario uscente: “Al Generale Figliuolo va il mio personale apprezzamento per il lavoro svolto con competenza e dedizione, che rappresenta un punto di partenza solido per proseguire il percorso di ricostruzione”.

Gli interventi pubblici

Numerosi gli interventi programmati e già finanziati dal Governo per la riqualificazione delle zone colpite. Dei 4,7 miliardi di euro sinora stanziati dal Governo, circa 2,7 miliardi vanno al ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate. Sono oltre 7.000 interventi avviati per la messa in sicurezza del territorio. Allo stato attuale, il 35% degli interventi è completato, il 30% è in corso e il restante 35% è in fase di studio e progettazione.

I primi stanziamenti, resi disponibili già a settembre 2023, pari a 490 milioni, hanno coperto gli interventi di somma urgenza. Successivamente, ecco l’aggiunta di 270,27 milioni per un piano di difesa idraulica finalizzato a mitigare i rischi del dissesto idrogeologico, e 761,72 milioni per il ripristino e la messa in sicurezza della rete viaria.

Ospedali e trasporti

Particolare attenzione hanno avuto gli edifici pubblici e le infrastrutture essenziali, con 34,2 milioni stanziati per la ricostruzione di strutture sanitarie e edilizia residenziale pubblica, 30,54 milioni.

Sono stati stanziati 146,7 milioni per varianti progettuali e interventi in corso d’opera. Ulteriori 867,61 milioni per accelerare la ricostruzione di infrastrutture strategiche e principali linee di mobilità, viaria e ferroviaria, sotto la gestione di ANAS e RFI.

Infine, ecco il Piano Speciale Stralcio per il dissesto idrogeologico, con un investimento complessivo di 90 milioni. Il piano affronta inoltre il dissesto dei versanti, con un focus specifico sulle oltre 80.000 frane censite, attivate dagli eventi alluvionali e che rappresentano un rischio anche per alcune aree abitate.

La ricostruzione privata

Per quanto concerne i rimborsi alle famiglie e alle imprese, il Governo ha stanziato complessivamente circa 1,9 miliardi di euro. Di questi, 1,2 miliardi sono gestiti attraverso la contabilità speciale del Commissario Straordinario. I restanti 700 milioni sono messi a disposizione attraverso il finanziamento agevolato (credito d’imposta).

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Ad oggi, la Struttura commissariale ha concesso circa 100 milioni, approvando 2.400 pratiche (di cui 1.954 destinate a famiglie e 446 ad attività produttive). Un impegno che attualmente copre il 75% delle domande presentate. Le risorse erogate dal Commissario si aggiungono ai 105 milioni di Contributo di Immediato Sostegno (CIS), già distribuiti a circa 24.000 famiglie, e agli ulteriori 9,4 milioni erogati a titolo di Contributi di Autonoma Sistemazione (CAS).



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