La legge sul sovraindebitamento, introdotta in Italia con la legge n. 3 del 27 gennaio 2012, in seguito interamente sostituita dal D.L. 14/25019, ovvero dall’attuale codice della crisi di impresa, è un importante strumento di tutela per le persone che si trovano in una condizione di indebitamento non sostenibile. Questa procedura permette di ristrutturare il debito, evitando dunque il pignoramento della casa ed ottenere inoltre la cancellazione di una parte dei debiti. È una via di uscita per chi, nonostante gli sforzi, non riesce più a far fronte agli impegni finanziari assunti in passato.
La dott.ssa Maria Azzurra Guerra, Giudice Designato dal Tribunale di Trani, particolarmente sensibile al tema, continua a donare speranze ad Italiani che rischiavano di perdere la loro abitazione perché ormai in una situazione di definitivo, e non più reversibile, squilibrio economico tra le obbligazioni ed il patrimonio prontamente liquidabile.
Vediamo ora nel dettaglio la vicenda occorsa, e la sentenza appena pubblicata della dott.ssa Maria Azzurra Guerra.
Come a molti italiani accade, anche il sig. Franco, nome di fantasia, ha dovuto attraversare, con la sua famiglia, un periodo di grave ristrettezza economica. Aveva acquistato, nel 2007, un immobile ove aveva fissato la residenza di tutta la sua famiglia, ciò grazie alla sottoscrizione di un mutuo ipotecario. Purtroppo, però, a causa di una serie di eventi imprevisti, come la sua malattia e la conseguente perdita del lavoro, non era riuscito più a pagare le rate del mutuo. La banca aveva così avviato il pignoramento contro l’immobile, e la sua casa era ormai all’asta. Tutto sembrava ormai perduto, ma poi Franco sente parlare della legge antisuicidi, della legge sul sovraindebitamento, sicché si rivolge a ad un avvocato specializzato in materia, ovvero l’Avv. Baldino Filomena.
L’avvocato Baldino infatti, semina successi e con l’ausilio della legge, nota a tutti come “salvasuicidi”, riesce a salvare numerosi immobili ormai dati per persi perché già in asta.
Il sig. Franco, con l’ausilio di un professionista esperto del settore, ha potuto depositare un piano di ristrutturazione del debito presso il tribunale di Trani, bloccando da subito l’asta del suo immobile ormai imminente, e chiedendo inoltre la possibilità di estinguere una parte dei debiti con modalità più sostenibili, dilazionando i pagamenti con delle rate sostenibili.
Di fatto ha cancellato oltre la metà dei suoi debiti, compreso il debito con la banca che aveva un credito ipotecario.
La procedura del sig. Franco, in particolare, ha incontrato numerose criticità, soprattutto nelle decise opposizioni da parte dell’Istituto di credito il quale, con fermezza e decisione, chiedeva al Giudice Delegato il rigetto del piano di ristrutturazione del debito proposta dal debito con l’ausilio dell’avvocato Baldino, e la ripresa della procedura esecutiva già sospesa contro l’immobile in asta.
Il Giudice Designato, dott.ssa Maria Azzurra Guerra, verificato il piano proposto dall’avvocato Baldino in favore del sig. Franco ed altresì accertate le origini del sovraindebitamento, affatto colpevoli, omologa il piano evidenziando: “Il ricorso è meritevole di accoglimento. La proposta formulata dai ricorrenti è ammissibile ricorrendo i presupposti soggettivi e oggettivi per l’accesso alla procedura di ristrutturazione dei debiti:..La nozione di crisi è contenuta nella lettera a) dell’art. 2 ed è riferita allo “stato del debitore che rende probabile l’insolvenza e che si manifesta con l’inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte alle obbligazioni nei successivi dodici mesi”, e la nozione di insolvenza è contenuta nella lettera b) della medesima disposizione, ed è riferita allo “stato del debitore che si manifesta con inadempimenti od altri fatti esteriori, i quali dimostrino che il debitore non è più in grado di soddisfare regolarmente le proprie obbligazioni”. Ebbene, il caso di specie rientra nelle ipotesi indicate. La situazione di sovraindebitamento dei ricorrenti ha origine nel contratto di mutuo contratto per l’acquisto della casa da adibirsi ad abitazione del nucleo familiare e nelle alterne vicende lavorative dei ricorrenti. A ciò si sono aggiunti i gravi problemi di salute del ricorrente che non gli hanno consentito costanza sul posto di lavoro con conseguente licenziamento e contrazione dei redditi familiari, comportando un impedimento al regolare pagamento delle rate del mutuo ipotecario contratto da entrambi i coniugi. Infatti, le rate sono state pagate fino al 2017, anno della perdita del lavoro… non coglie nel segno l’eccezione sollevata dal creditore ipotecario in ordine all’ eccessiva lunghezza del piano, la cui durata è stata sensibilmente ridotta con le modifiche dell’originaria proposta. A tal proposito, deve evidenziarsi che il mutuo sottoscritto dai ricorrenti con MPS s.p.a. che sarebbe comunque terminato allorquando il ricorrente avrebbe avuto ottantadue anni, età superiore a quella che avranno al momento del pagamento dell’ultima rata prevista nel piano. A questa argomentazione si aggiunge che, a sostegno del piano, risulta essere fornita la garanzia del figlio,… P.Q.M. Il Tribunale di Trani, in persona del giudice designato:1) omologa il piano di ristrutturazione dei debiti proposto”.
Cosa significa questa legge per le persone in difficoltà?
La legge sul sovraindebitamento non è solo una soluzione tecnico/giuridico al definitivo stato di sovraindebitamento, ma soprattutto un atto di giustizia sociale. Permette a chi si trova in difficoltà economiche, a causa di eventi imprevisti, di riacquistare dignità e opportunità. È un diritto per tutti coloro che non vogliono arrendersi alla disperazione, e soprattutto non vogliono perdere l’abitazione acquistata con grandi sacrifici.
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