La cucina californiana a Roma in un progetto energico, inclusivo e sostenibile

ROMA – Se c’è un luogo capace di portare le autentiche vibes californiane nel cuore della Capitale, quello è California Cookhouse. Con l’apertura del quarto locale a San Paolo, questo brand si consolida come un punto di riferimento per chi cerca cucina innovativa, ambienti accoglienti e una filosofia che mette al centro qualità, sostenibilità e community. Ho avuto il piacere di intervistare il fondatore Matteo Castagna, per scoprire la storia dietro al successo di questo concept unico e le idee che ne guidano il futuro.

Le vibes californiane, che tanto abbiamo amato per il Paso Wine Fest in passato, arrivano al quartiere San Paolo con l’apertura del quarto locale nella Capitale di California Cookhouse, un’insegna che ormai rappresenta un punto di riferimento per chi cerca un’esperienza culinaria unica. Ho avuto l’opportunità di incontrare Matteo Castagna, il visionario dietro questo progetto, per un’intervista.

Matteo, come è nata l’idea di California Cookhouse?

L’idea di California Cookhouse nasce dal mio amore per la cucina californiana e le sue infinite contaminazioni. Dopo aver vissuto 5 anni a San Diego, mi sono reso conto che molte tendenze culinarie americane non erano ancora arrivate in Italia. Ho deciso di portarle qui, ma con un tocco locale: prodotti freschi, ricette creative e un’attenzione particolare per la sostenibilità. All’inizio è stato un salto nel buio, ma la risposta del pubblico è stata entusiasmante. Ogni apertura è una conferma che siamo sulla strada giusta.

Qual è la filosofia dietro il brand California Cookhouse?

“Ogni nostro locale riflette lo spirito californiano: energia, inclusività e sostenibilità. Puntiamo a offrire un’esperienza che non si limiti al cibo, ma che coinvolga tutti i sensi. Per noi, il design è fondamentale: l’arredamento non è solo una questione estetica, ma deve raccontare una storia. A San Paolo, ad esempio, abbiamo collaborato con un artista locale per creare un murale che rappresenta l’anima urban e dinamica della zona. Ogni dettaglio è studiato per accogliere e sorprendere i clienti.”

Parliamo di marketing: qual è stata la strategia vincente per California Cookhouse?

La nostra strategia si basa su tre pilastri: qualità, community e innovazione tecnologica. Abbiamo investito tanto nella creazione di un’identità di brand forte e riconoscibile, che passa attraverso i social media e le esperienze dirette nei locali. Un grande passo è stato lo sviluppo della nostra app per il delivery, che ci permette non solo di gestire le consegne in modo diretto, ma anche di personalizzare il rapporto con i clienti. Grazie alla app, possiamo offrire promozioni dedicate e raccogliere feedback per migliorare costantemente. Inoltre, scegliamo con cura le location: San Paolo, per esempio, è una zona strategica, vicina a università e uffici, perfetta per attirare un pubblico giovane e dinamico.

Come bilanciate tradizione e innovazione nel menu?

Il nostro menu è un mix di tradizione californiana e sperimentazione. Abbiamo piatti iconici come l’hamburger Deluxe, con Angus, bacon, cheddar e cipolla caramellata, ma anche proposte che guardano al futuro, come le poke bowl, che sono equilibrate e adatte a chi cerca un pasto sano e veloce. Per noi è importante offrire opzioni per tutti: dai vegani, con prodotti Beyond e Planted, a chi ha intolleranze alimentari. Ogni ingrediente è scelto con cura, dalle salse homemade alla carne macinata fresca ogni giorno nei nostri laboratori. Questo ci permette di garantire qualità e freschezza in ogni piatto.

Quali sono i tuoi obiettivi futuri?

Vogliamo continuare a crescere, mantenendo sempre alta la qualità e rafforzando il nostro legame con i clienti. Ogni apertura è un’opportunità per migliorare e innovare. Abbiamo in programma nuove collaborazioni, sia con artisti locali che con fornitori specializzati, per rendere l’esperienza nei nostri locali ancora più unica. E chissà, magari un giorno porteremo California Cookhouse anche fuori dall’Italia. Credo molto nel potenziale del nostro brand e sono certo che ci siano ancora tante storie da raccontare.

Cosa rende unico il nuovo locale di San Paolo?

San Paolo è una zona con un’energia incredibile. Il nuovo locale riflette questa vivacità, grazie a uno stile urban e moderno che si adatta perfettamente al contesto. Abbiamo anche uno spazio esterno ampio e accogliente, perfetto per chi vuole godersi una pausa pranzo al sole o una cena informale con gli amici. Inoltre, grazie alla nostra rete di delivery, possiamo servire una fetta ancora più ampia della città, raggiungendo anche chi non conosce ancora il brand.

A questo proposito, aggiungo, essendo diventati tutti molto pigri, sia in cucina che relativamente alle uscite dedicate al cinema e quant’altro, California Cookhouse funziona benissimo per una cena improvvisata a casa con gli amici. Proprio grazie alla loro rete di delivery si potrà vedere l’ultima serie di Netflix. Ma ancor più, non dimentichiamo che tra poche settimane ci aspettano giornate di maratona TV! Saremo tutti incollati davanti alla TV per Sanremo, quindi quale scelta migliore di ordinare cibo californiano? Insomma ci sono tante scuse per ordinare un menù ad hoc per la serata come ad esempio quando ci si riunisce per i giochi da tavolo (tornati di gran moda per tutte le generazioni) dove almeno così si ha la possibilità di socializzare e chiacchierare (a differenza della visione di un film in compagnia) gustando le prelibatezze del west coast food che coinvolgono il nostro palato con allegria.

California Cookhouse quindi non è solo un ristorante, è un viaggio nella cultura californiana. Matteo Castagna e il suo team stanno trasformando il panorama culinario della Capitale, offrendo piatti innovativi, un servizio impeccabile e un marketing che fa scuola. Ogni dettaglio, dal menu all’arredamento, racconta una storia di passione, ricerca e visione.

Se non ci siete ancora stati, fate un salto al nuovo locale di San Paolo e lasciatevi conquistare da queste irresistibili California vibes!

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Napoletana fino alla milionesima generazione (dal 1.400), nobile d’animo ma non più per albero genealogico, viaggiatrice e curiosa delle bellezze e delle stranezze del mondo riporto tutte le mie impressioni attraverso tutti i sensi che abbiamo e che vogliamo usare. Di estrazione e definizione “fondista”. Azzurra di nuoto per tutte le distanze più lunghe e massacranti che vi possono venire in mente. La fatica è il mio karma. Mai nulla regalato, tutto conquistato. La comunicazione e la pubblicità sono la mia anima, la moda la mia vita presente e futura. Vivo in un paese bellissimo dal quale desidero sempre di allontanarmi, per tornare e riassaporare i profumi ed i sapori. La mentalità e l’amore sono anglosassoni, ma d’altronde si sa, i Borboni sono stati dominati dai francesi come gli inglesi e gli spagnoli, quindi le mie origini ed il mio essere è globale, sono bastarda dentro.

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