Dal febbraio 2025 è operativo lo sportello per accedere alle agevolazioni del Fondo per la Transizione Ecologica delle imprese.
Questo fondo, finanziato con 400 milioni di euro provenienti dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mira a supportare l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche europee contro i cambiamenti climatici.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cos’è e come funziona il fondo, con tutte le indicazioni utili sulle modalità di presentazione della domanda.
COS’È IL FONDO TRANSIZIONE ECOLOGICA PER LE IMPRESE
Il Fondo per la Transizione Ecologica delle Imprese è un’iniziativa promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per aiutare, attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto, le aziende italiane ad affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e all’adeguamento alle politiche europee in tema di sostenibilità e decarbonizzazione.
L’obiettivo principale del fondo è sostenere il sistema produttivo italiano nella transizione verso un modello industriale più sostenibile, efficiente e competitivo. Questo significa aiutare le imprese a:
- ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività;
- adottare tecnologie a basse o zero emissioni nette;
- migliorare l’efficienza energetica e l’utilizzo delle risorse, promuovendo il riuso, il riciclo e il recupero di materiali.
COME FUNZIONA
L’accesso al Fondo funziona a domanda. Le risorse, cioè, saranno erogate sotto forma di contributi a fondo perduto alle imprese che ne faranno richiesta.
Le domande sono aperte a imprese di qualsiasi dimensione operanti su tutto il territorio nazionale purché le richiedano per progetti e interventi volti a perseguire almeno una delle seguenti finalità:
- ridurre il consumo di risorse attraverso il riuso, riciclo o recupero di materie prime, oppure tramite l’utilizzo di materiali riciclati, in conformità con il Titolo III del decreto direttoriale del 23 dicembre 2024.
Dei 400 milioni di euro stanziati per il fondo attraverso i fondi del PNRR:
- il 40% è riservato alle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), per sostenere lo sviluppo industriale in queste aree;
- il 50% alle imprese energivore, ossia quelle caratterizzate da elevati consumi energetici.
In ogni caso le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva.
COME PRESENTARE DOMANDA
Le richieste devono essere inviate esclusivamente online tramite la piattaforma di Invitalia, che gestirà l’intera procedura, dalle ore 12:00 del 5 Febbraio 2025 e fino alle ore 12.00 del giorno 8 Aprile 2025.
Le domande saranno avviate alla fase di valutazione istruttoria secondo l’ordine conseguito in graduatoria, basato sui punteggi attribuiti in fase preliminare secondo i criteri individuati dal decreto direttoriale del 23 dicembre 2024. Solo quelle valutate positivamente saranno ammesse alle agevolazioni fino a concorrenza delle risorse disponibili.
Invitalia pubblicherà prossimamente i moduli per la compilazione delle domande e le istruzioni per l’invio, incluse le indicazioni sui documenti da allegare. Vi faremo sapere appena si avranno notizie al riguardo.
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A CHI SI RIVOLGE
Le agevolazioni del Fondo per la Transizione Ecologica sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite, iscritte e attive nel registro delle imprese;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali e non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
RIFERIMENTI NORMATIVI
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
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