Agricoltori in piazza. Beduschi dal palco rassicura: ”Presto una soluzione concreta”

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Mantova Numerosi gli interventi che si sono succeduti nella mattinata dal palco di piazza Sordello.
L’assessore regionale all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, ha espresso piena vicinanza agli agricoltori e agli allevatori che si trovano ad affrontare criticità legate ai risarcimenti per i danni da calamità. “Come sempre – dichiara Beduschi – siamo a fianco degli agricoltori in un momento complesso”. Sul palco, l’assessore ha ricordato di aver avuto continue interlocuzioni con il ministro Lollobrigida e i vertici di AGEA, affinché si sblocchi la restituzione dei fondi anticipati dai consorzi di difesa. “Sono convinto – prosegue Beduschi – che l’istruttoria stia procedendo nella giusta direzione e ho quindi fiducia che si possa arrivare molto presto a una soluzione concreta, anche grazie al lavoro svolto dal ministro, che ringrazio per un interessamento che auspico decisivo”. Nel suo intervento, l’assessore ha inoltre ribadito l’importanza del ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e della natura, facendo riferimento al Green Deal europeo: “Il vero Green Deal lo facciamo noi, ogni giorno, con l’innovazione e la scienza, conciliando sostenibilità e produttività. Gli agricoltori sono i primi a prendersi cura dell’ambiente.
Dal palco anche il presidente della Provincia Carlo Bottani
“Partecipo molto volentieri a questo momento di denuncia e di sensibilizzazione voluto da Coldiretti e dai suoi iscritti per richiamare l’attenzione su un tema molto importante per il settore primario e forse non noto all’opinione pubblica. Parlo dei rimborsi per le assicurazioni in ambito agricolo specie quelle sulle coltivazioni. Il contributo per la Campagna assicurativa 2024 è previsto al 40% della polizza agevolata (sino all’anno 2021 era al 70%) con una dotazione nazionale prevista di 295 milioni di euro. Gli imprenditori agricoli, siano essi titolari di aziende di medie dimensioni o grandi, ogni anno devono sostenere ingenti così per assicurare i loro raccolti: sono spese a cui gli agricoltori sono sempre stati abituati ma che adesso per tutta una serie di motivi, primi fra tutti i mutamenti climatici, sono diventate quasi insostenibili. Non assicurarsi è praticamente impossibile visto il clima sempre più impazzito ma per tanti addetti del settore sta diventando quasi un lusso o comunque una voce importante che erode i margini di guadagno del mondo agricolo. Se poi a tutto questo si aggiungono ritardi importanti nei rimborsi che per legge spettano agli agricoltori da parte dello stato, il quadro assume toni di drammaticità. Per molti imprenditori agricoli si stanno avvicinando i termini di scadenza delle polizze e si apre la campagna assicurativa 2025 ma rinnovarle senza nemmeno avere ricevuto il contributo spettante per i costi sostenuti negli anni passati, crea non pochi problemi di liquidità e non solo. Il mondo agricolo e Coldiretti chiedono al Ministero dell’agricoltura di farsi carico di questa emergenza e accelerare nelle liquidazioni delle somme dovute e in subordine di avere almeno tempi certi nell’erogazione. In gioco c’è il futuro di aziende storiche per le quali è inimmaginabile rinunciare ad avere un’assicurazione: penso ai frutteti, dove oltre che con le calamità naturali si ha a che fare con le fitopatie. Il rischio è che si perdano biodiversità di grande valore e le si sostituisca con colture di minore pregio e con meno valore aggiunto. Sarò mia cura quindi prendere contatti anche con l’assessore regionale all’agricoltura e sovranità alimentare Alessandro Beduschi e attraverso di lui arrivare anche al Ministro Francesco Lollobrigida. Chiediamo che vengano semplificate le procedure del Piano gestione rischio individuale, affinché gli agricoltori possano ricevere i rimborsi dovuti sulle polizze. Auspicho che ai primi di febbraio possa essere approvato il nuovo Piano nazionale di gestione dei rischi 2025, con l’inclusione delle richieste da voi indicate: clausola di salvaguardia, implementazione della dotazione finanziaria, semplificazione delle procedure, piano di gestione del rischio. Questo per consentire un avvio della prossima campagna assicurativa 2025 con regole chiare e rispetto dei tempi previsti per l’erogazione degli incentivi, ad oggi disattesi. In cinque anni abbiamo perso il 15% delle aziende assicurate non perché non credono nella necessità di una tutela, ma per le troppe inadempienze della parte pubblica nel dare contributi e indennizzi”.
Ha preso la parola anche il consigliere regionale Marco Carra. “”Questa mattina, alla manifestazione della Coldiretti, abbiamo assistito per l’ennesima volta al tentativo della destra lombarda, attraverso gli assessori regionali e i consiglieri regionali, di tenere un atteggiamento furbesco, come se non avessero responsabilità di governo, sia a livello nazionale che a livello regionale. La destra non deve fare proclami, ma risolvere i problemi ascoltando gli imprenditori agricoli e le opposizioni. Basta con i proclami e basta con le passerelle. La manifestazione di stamattina della Coldiretti chiedeva sostanzialmente al Governo di erogare gli aiuti sulle assicurazioni agevolate, bloccati da troppi anni e il governo deve muoversi. Dal momento che alla Regione Lombardia sono destinati circa 65 milioni di euro, la Regione non sia lo zerbino del governo ma cerchi di stimolarlo ad erogare questi fondi. Non si dica che la responsabilità è di Agea, poiché Agea è una controllata del Ministero dell’Agricoltura, quindi la responsabilità è tutta in capo alla politica e in questo caso alla destra che governa il paese e la regione. Noi ci attendiamo la risposta in tempi rapidissimi, il mondo agricolo, come hanno detto le tante testimonianze che abbiamo ascoltato stamattina, non ha più tempo per aspettare. Questi soldi sono dovuti all’imprenditoria agricola del nostro territorio e devono essere erogati in tempi rapidissimi. Noi non molleremo di un centimetro, la nostra battaglia la continueremo a fare sul serio, a fianco degli agricoltori perché siamo stanchi delle tante parole e promesse che la destra lombarda e nazionale sta facendo al paese e all’imprenditoria agricola”.



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