“Socialità e integrazione per superare le fragilità”

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“Cerchiamo di capire i bisogni del territorio per soddisfare le esigenze delle persone più fragili”. A dirlo sono la presidente della cooperativa sociale Duepuntiacapo di Paderno Dugnano, Caterina Di Martino, insieme al vice presidente Thomas Chiappa e Romina Cesati, responsabile dei servizi in struttura. Nata nel 1988, Duepuntiacapo progetta, organizza e gestisce servizi per rispondere ai bisogni dei cittadini e della comunità verso persone con disabilità, minori, anziani e adulti con problemi di dipendenza.

Per quanto riguarda i servizi in struttura, da circa 20 anni gestiscono il Cdd, centro diurno disabili di Novate Milanese, il Cse, centro socio educativo di Garbagnate, due di Paderno e uno di Senago. “A questi si aggiungono due servizi sperimentali, uno dedicato a bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni con disabilità, nella struttura di Paderno e il progetto ’Diamoci da fare’, dedicato alle persone che non necessitano di frequentare il centro diurno disabili ma che non sono autonome, pronte per passare al mondo del lavoro. L’altra area di lavoro di Duepuntiacapo è quella dei servizi diretti a domicilio, ovvero la Adm, assistenza domiciliare dei minori, la Adhe, assistenza domiciliare educativa disabili e la Sad, assistenza domiciliare disabili e anziani socio-assistenziali”, spiega Romina Cesati. In tutto vengono seguite circa 120 persone con disabilità nei servizi diurni, circa 25 persone e con disabilità nelle comunità, circa 200 persone nei servizi domiciliari circa 680 bambini e adolescenti nei servizi scolastici e circa 250 bambini e adulti in carico al servizio psicologico tra scuole e privati.

“Ultimamente abbiamo lavorato nel rinnovo grafico e di contenuti del sito per rimanere al passo con i tempi. Duepuntiacapo si è distinta negli ultimi anni per l’attenzione che pone verso il territorio. Anche i servizi sperimentali sono nati per coprire aree e spazi in cui non erano ancora stati fatti degli interventi. C’è stato bisogno di adeguare le nostre modalità al cambiamento della società in cui viviamo e creare servizi flessibili. Puntiamo sulle attività nel territorio, servizi che facciano parte della vita quotidiana, in modo che il territorio possa vivere con persone fragili e sentirsi partecipi. Persone con disabilità che diventano un risorsa, valorizzando le proprie competenze”, spiega la presidente Caterina Di Martino.

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E un esempio sono i servizi svolti dal Cdd di Novate, quando una volta, prima che le casette dell’acqua funzionassero con le tessere sanitarie, i ragazzi disabili con gli educatori, andavano con le biciclette a tre ruote a prendere l’acqua pubblica dalle casette e la portavano a casa delle persone anziane. Un altro esempio è la continua collaborazione del Cdd e del Cse con la Caritas, per la consegna dei pasti alle persone fragili del territorio. A questo si aggiungono anche la pulizia dei parchi e delle aree giochi, in collaborazione con le scuole, per favorire l’integrazione tra i ragazzi. “Stiamo cercando di creare rapporti con l’esterno, favorire attività di integrazione, socializzazione, creando un vero e proprio tessuto sociale”, aggiunge il vice presidente Thomas Chiappa.

Sono anche tante le attività svolte dai ragazzi del Cdd di Novate, corsi di cucina, visite a parchi di Milano e non solo, gite fuoriporta, vacanze estive, il gioco del golf, delle bocce, la pet therapy e da poco anche un progetto rieducativo a cavallo nel maneggio di Monza.

A breve inizierà invece il progetto “La differenza c’è, ma che differenza fa?“, ovvero i nidi di infanzia come luogo di incontro tra persone con disabilità e bambini, per costruire legami sociali nella comunità e allargare la concezione di inclusione, partendo dalla consapevolezza che la differenza può essere portatrice di ricchezza e unicità. “I ragazzi sono molto attivi, quest’anno giocano anche a basket con una associazione di Garbagnate. Adesso invece sono concentrati per partecipare al Fanta Sanremo”, conclude Silvia Porta, coordinatrice del Cdd di Novate.

Nei mesi estivi viene organizzato “R-Estate con noi“, un centro estivo ricreativo diurno rivolto a persone con disabilità, realizzato nei periodi di chiusura dei servizi tradizionali e vengono svolte attività ludiche, gite e laboratori esperienziali, con programmazione su base settimanale. Vengono elaborati preventivi e progetti specifici di intervento in riferimento ai bisogni individualizzati.



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