Mps vuole acquistare Mediobanca, Giorgetti: “Operazione assolutamente lineare”

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Vogliamo segnare un nuovo approccio nel percorso di consolidamento del settore bancario che crei valore sia per gli azionisti Mps che per quello di Mediobanca“, ha commentato così, Luigi Lovaglio, Ceo di Mps, l’offerta pubblica di scambio che Monte dei Paschi di Siena ha presentato a Mediobanca, al fine di conseguire il 66,67% del capitale di Mediobanca. In questo modo verrebbe a crearsi un nuovocampione nazionale” al centro del Risiko delle banche italiane, che conterrà al suo interno quelli che sono stati definiti come “due brand di eccellenza“, da proteggere e valorizzare.

Lovaglio è pronto a creare una nuova eccellenza italiana, un nuovo gruppo bancario che si riveli competitivo, con un patrimonio stabile e forte e che abbia la possibilità di dare maggiore sostegno alle famiglie, alle imprese e alle comunità locali. Il Ceo di Monte dei Paschi di Siena ha chiarito, poi, che questa operazione vuole rappresentare un nuovo approccio nel percorso di consolidamento dell’ambito bancario, che riesca a creare valori sin da subito per entrambe le parti in gioco. Allo stesso tempo, come sottolineato dallo stesso Lovaglio, sia Mps che Mediobanca potranno preservare il proprio posizionamento e le proprie competenze, riuscendo però a fornire ai clienti una “piattaforma di servizi bancari più ampia e integrata“.

Se da Monte dei Paschi di Siena giungono quindi voci entusiaste della possibile acquisizione, da Piazza Cuccetta per il momento giunge solo il silenzio. Il Consiglio d’amministrazione di Mediobanca deve ancora riunirsi ma sembrerebbe, secondo fonti degli ambienti finanziaria, che l’offerta di Mps sia stata considerataostile“, anche se sembra che non si sia rivelata una vera e propria sorpresa.

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Giorgetti: “Non siamo banchieri, usciremo da Mps

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha sfruttato l’occasione degli “Stati generali dell’Economia ad Arona“, per chiarire alcuni punti riguardanti l’offerta di Monte dei Paschi di Siena nei confronti di Mediobanca. Rispondendo alle accuse di chi ha sostenuto che l’acquisizione sarebbe a rischio in quanto il Mef è il maggiore azionista di Mps, Giorgetti ha risposto sostenendo che “lo Stato non deve fare il banchiere“, ma solo l’interesse della Nazione.

Proprio per questo, l’obiettivo del Ministero è quello di uscire definitivamente da Monte dei Paschi di Siena, ma per il momento non vi sarebbero irregolarità nell’offerta. “La ritengo assolutamente lineare, trasparente e nell’interesse dell’economia italiana“, ha infatti sostenuto il ministro, chiarendo che, indipendentemente da come si concluderà la questione, il governo non interverrà ulteriormente: “Se il mercato risponderà saremo contenti, se non lo farà  ne prenderemo atto“.

Il “vulnus di Mps”

L’offerta di scambio che è stata presentata oggi prevede la valutazione di Mediobanca per 13,3 miliardi di euro e offre un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura della Borsa di ieri. Secondo quanto si legge, poi, nella nota rilasciata da Monte dei Paschi di Siena, sembra che questa sia pronta ad offrire 23 azioni per ogni 10 azioni che Mediobanca deciderà di portare in adesione. Al fine di favorire l’integrazione delle due banche, però, Mps è intenzionata a togliere Mediobanca da Piazza Affari, in quanto sembrerebbe che il delisting possa favorire la sinergia e la crescita delle due banche.

L’operazione di Mps potrebbe però nascondere qualche insidia. Il deputato di +Europa, Benedetto Della Vedova, ha infatti voluto sottolineare una particolarità che fino a questo momento sembrava non essere stata presa in considerazione. Quando si tratta di operazioni di mercato che vogliono creare “aggregazioni industrialmente motivate nel settore del credito“, si prevede che la politica non entri nel merito della questione. In questo caso, però, il primo azionista di Monte dei Paschi di Siena è proprio il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Pensioni minime, il ministro del Mef Giancarlo Giorgetti
Il ministro del Mef Giancarlo Giorgetti

Giorgetti, primo azionista tramite il Mef, deve spiegare subito in Parlamento se e con quali motivazioni ha deciso o avallato, oppure no, questa operazione“, ha quindi dichiarato Della Vedofa, facendo riferimento al ministro del Mef. Secondo il deputato di +Europa, quindi, prima di procedere all’acquisizione è necessario che Monte dei Paschi di Siena venga totalmente privatizzata, così che poi possa agire sul mercato come meglio crede.

Sulla questione è intervenuto nuovamente il Ceo di Mps, chiarendo che l’Opa è stato prospettato al Mef già alla fine del 2022 a seguito dell’aumento di capitale di 2,5 miliardi.Al ministro, secondo Lovaglio, sono state presentate tre opzioni diverse, ovvero “fare un’operazione fra pari e un’operazione con Mediobanca“.



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