Autore Alberto Cossu – Vision & Global Trends (Progetto Società Italiana di Geopolitic)
Il libro “Media Digitali e Relazioni Internazionali” di Giuseppe Anzera e Alessandra Massa (Sapienza Università di Roma) esplora il ruolo cruciale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nel contesto delle relazioni internazionali contemporanee. Attraverso un’analisi approfondita, gli autori discutono come la digitalizzazione e l’emergere delle piattaforme online hanno trasformato le dinamiche politiche globali, influenzando la diplomazia, le narrazioni politiche e il potere stesso.
Internet, in particolare, ha cambiato radicalmente il modo in cui vengono comunicati e percepite le relazioni internazionali. Pertanto, è importante comprendere come i processi comunicativi si sono evoluti e come questi cambiamenti hanno influenzato gli attori politici, inclusi stati, gruppi non statali e cittadini. Infatti, “se i territori fisici dialogano con gli spazi sconfinati virtuali, anche le persone che insistono su quei territori sperimentano nuove pratiche di cittadinanza, nuove appartenenze, nuove minacce da temere e nuovi soggetti rilevanti da interpellare..”
Scrivono gli autori “Il contesto multicentrico in cui si collocano le relazioni internazionali ha favorito una ridefinizione del potere sul piano internazionale nel quale cresce l’importanza della dimensione comunicativa, e in cui pesano sempre di più quei soggetti politici capaci di ottenere risultati evitando il ricorso alla violenza”. Alla luce degli avvenimenti odierni con diversi conflitti in atto l’affermazione (scritta, però, nel 2021) probabilmente dovrebbe essere oggetto di un approfondimento critico più analitico.
In un contesto multicentrico sembra prevalere il soft power che “ si basa sulla capacità di plasmare le preferenze altrui, modellare le aspirazioni in un processo emulativo,delineando anche le priorità delle discussioni in ambito istituzionale (agenda setting), determinando linguaggio e inclinazioni (valoriali e operative) delle questioni oggetto di discussione (senza dimenticare l’azione governativa che interessa il modellamento dell’agenda mediale), suggerendo le questioni all’ordine del giorno e la linea interpretativa delle stesse (framing)”.
Anzera e Massa analizzano l’eredità dei media tradizionali, in particolare i media broadcast, nel contesto delle relazioni internazionali. Si discute il “CNN Effect”, un fenomeno che descrive come la copertura mediatica possa influenzare le decisioni politiche. Gli autori esplorano anche le sfide poste dalle piattaforme online, che hanno alterato le tradizionali dinamiche di potere nella comunicazione politica internazionale.
Viene introdotto tra gli strumenti analitici anche il concetto di “Platform Society” che evidenzia come le piattaforme digitali non solo facilitano la comunicazione ma anche rimodellano le relazioni internazionali. Le piattaforme influenzano la geopolitica contemporanea, creando nuovi spazi di interazione e cambiando le mappe del potere globale.
Il tema della disinformazione e delle minacce narrative ibride è una problematica alquanto delicata. Infatti, con l’aumento della digitalizzazione, le narrazioni strategiche si sono evolute, portando a una confusione narrativa che può essere sfruttata per fini politici. La disinformazione e le fake news sono diventate strumenti di contestazione politica.
Anzera e Massa discutono le tendenze future nei conflitti internazionali in un contesto di crescente “platformativity”. Le rappresentazioni dei conflitti sui social media, come Twitter, hanno cambiato il modo in cui il pubblico percepisce gli eventi internazionali. Gli autori esplorano anche come la digitalizzazione stia trasformando le pratiche diplomatiche tradizionali e l’impatto delle piattaforme sulla comunicazione militare.
Le piattaforme digitali stanno trasformando in modo significativo la diplomazia pubblica, influenzando le modalità di comunicazione e interazione tra stati, cittadini e attori non statali. Questo cambiamento è caratterizzato da diversi aspetti chiave.
Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) hanno reso possibile un maggiore coinvolgimento dei cittadini nei processi diplomatici. Le piattaforme online offrono spazi per la partecipazione diretta, consentendo agli utenti di esprimere opinioni e influenzare le decisioni politiche. Questo fenomeno ha portato a nuove forme di diplomazia, dove le voci dei cittadini possono avere un impatto significativo sulle politiche pubbliche e internazionali.
La digitalizzazione ha rivoluzionato la diffusione delle narrazioni politiche. Le piattaforme social permettono una rapida circolazione di informazioni e opinioni, ma anche la proliferazione di disinformazione e fake news. Le narrazioni strategiche vengono ora costruite e diffuse attraverso canali che sfuggono al controllo tradizionale degli stati, complicando il panorama della diplomazia pubblica.
Le piattaforme digitali sono diventate strumenti cruciali per l’esercizio del soft power. Gli stati utilizzano i social media per promuovere la propria cultura e valori, cercando di influenzare l’opinione pubblica internazionale. Tuttavia, questo approccio comporta anche rischi, come la manipolazione delle informazioni e la creazione di bolle ideologiche che possono polarizzare ulteriormente il dibattito pubblico.
Un aspetto preoccupante della digitalizzazione è la “weaponization” (strumentalizzazione) dei social media, dove le piattaforme vengono utilizzate per scopi politici strategici, inclusa la propaganda e l’interferenza nelle elezioni. Questo fenomeno solleva interrogativi sulla responsabilità delle piattaforme nel moderare contenuti potenzialmente dannosi e sulla loro influenza nelle relazioni internazionali.
La crescente importanza delle piattaforme online ha portato a una trasformazione delle pratiche diplomatiche tradizionali. Le interazioni tra stati ora includono anche una dimensione digitale, dove le comunicazioni avvengono attraverso canali social oltre ai metodi convenzionali. Questa evoluzione richiede una nuova comprensione delle dinamiche relazionali nel contesto globale contemporaneo.
Le piattaforme digitali stanno cambiando radicalmente i processi della diplomazia, rendendola più inclusiva ma anche più complessa e sfidante. La capacità di gestire queste nuove dinamiche sarà cruciale per gli attori statali e non statali nel futuro delle relazioni internazionali.
In conclusione “Media Digitali e Relazioni Internazionali” offre un’analisi approfondita del nuovo panorama comunicativo globale, evidenziando come la digitalizzazione stia ridefinendo il potere politico e le dinamiche della diplomazia nel mondo contemporaneo. Con una combinazione di teoria e casi pratici, il libro si propone come una risorsa per studiosi, professionisti della comunicazione e decisori politici interessati a comprendere le implicazioni delle tecnologie digitali nelle relazioni internazionali.
Giuseppe Anzera è Professore Ordinario di Sociologia dei Fenomeni Politici (SPS/11) presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza, Università di Roma dove insegna Sociologia delle Relazioni Internazionali. I suoi interessi di ricerca si concentrano prevalentemente sulla sicurezza internazionale, sulla geopolitica, sulla comunicazione politica internazionale e sull’impiego della Social Network Analysis.
Alessandra Massa è Ricercatrice presso il Dipartimento Comunicazione, Ricerca, Innovazione, Sapienza Università di Roma. Si interessa di comunicazione politica internazionale e giornalismo. È autrice e co-autrice di testi e articoli sul tema della comunicazione internazionale, disinformazione e narrazioni digitali.
Anzera Giuseppe, Massa Alessandra
Guerini scientifica – 2021, Milano
Media digitali e relazioni internazionali
Tecnologie, potere e conflitti nell’era delle piattaforme online
ISBN 978-88-8107-450-1
Euro 18
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