bovolone
Taglio del nastro all’interno dell’ospedale San Biagio di Bovolone
L’inaugurazione della casa di comunità a Bovolone
Inaugurazione della casa della comunità a Bovolone (video Dienne)
È stata inaugurata il 24 gennaio, all’interno dell’ospedale San Biagio di Bovolone, la prima Casa della Comunità della provincia di Verona alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin. La cerimonia è stata l’occasione anche per tagliare il nastro dell’ampliamento dell’omonima Casa di risposo che occupa un reparto al primo piano nell’ala ovest del nosocomio.
La nuova struttura
La Casa riunisce gli ambulatori dei medici di base con la possibilità per gli utenti di sottoporsi ad analisi, esami diagnostici e prestazioni specialistiche, oltre a fornire un servizio di continuità assistenziale. All’inaugurazione erano presenti anche il direttore generale dell’Ulss 9, Patrizia Benini, il presidente della Provincia, Flavio Pasini, oltre al sindaco Orfeo Pozzani e al presidente della casa di riposo «San Biagio», Enzo Leardini, accanto a molti operatori, sindaci e amministratori del Distretto 3 «Pianura veronese». La struttura completa un «cambio di pelle» del «San Biagio», che negli anni Novanta era un ospedale di emergenza per acuti e che, dopo un quarto di secolo, è diventato, un tassello dopo l’altro, un luogo di cure riabilitative. Al suo interno è ospitato anche un ospedale di comunità (al quarto piano) per la lungodegenza: è stato il primo della Bassa, con 24 posti letto, ed è stato pensato per un ricovero intermedio, da utilizzare ad esempio per brevi convalescenze o per decorsi post-operatori. La realizzazione è partita nel 2018 grazie alle risorse del Comune che ha messo a disposizione dell’Ulss 150mila euro. È operativo, inoltre, un reparto per la riabilitazione fisioterapica oltre all’ala che ospita 23 anziani non autosufficienti.
I servizi
Il complesso ospedaliero di Bovolone è stato interessato da una serie di interventi di ristrutturazione idonei ad accogliere le attività sanitarie e socio-sanitarie che connotano una Casa della Comunità: ambulatori per i medici di Medicina generale, un’area ambulatoriale per i pediatri di libera scelta, ambulatori vaccinali, un servizio di telemedicina, attività di prevenzione primaria ed educazione sanitaria, e il Punto unico di accesso e di orientamento per l’utenza con la presenza di un infermiere «case manager» e di un assistente sociale. Il Comune ha cofinanziato l’intervento, costato 492mila euro, con un contributo complessivo di 196mila euro. «Con l’inaugurazione di questi spazi», ha affermato l’assessore Lanzarin, «stiamo aggiungendo un altro tassello al più ampio progetto di rafforzamento della rete territoriale. Queste strutture avvicinano la sanità ai bisogni dei cittadini». «Oggi non inauguriamo nuove costruzioni», ha aggiunto il dg Patrizia Benini, «bensì una riorganizzazione dell’offerta assistenziale territoriale, per rispondere nel migliore modo possibile ai bisogni della popolazione, nata dalla collaborazione tra istituzioni ed enti. In questa struttura troviamo le diverse figure professionali che siamo abituati a vedere “sparpagliate” e che oggi sono riunite qui».
Gli interventi
Leardini nel suo intervento ha colto tutti di sorpresa, chiedendo altro spazio per il centro servizi per l’anziano, ovvero l’ala est del primo piano, ritenuto necessario per un salto di qualità della casa di riposo. Il sindaco ha invece aggiunto: «È stata una sinergia tra enti che oggi dà i suoi frutti con servizi che non sono rivolti solo ai cittadini di Bovolone, ma a tutto il comprensorio». A completare la metamorfosi del San Biagio sarà in futuro l’hospice, ovvero sei posti letto per malati terminali.
Intanto l’Ulss 9 Scaligera fa delle precisazioni in merito alle recenti dichiarazioni della consigliera regionale Anna Maria Bigon circa il ritardo nell’attuazione di Case e Ospedali di Comunità da parte della Regione: «I cantieri previsti dal PNRR, tutti quelli delle 16 Case della Comunità e dei sette Ospedali di Comunità sono già partiti. La fine dei lavori è prevista tra l’estate del 2025 e marzo 2026, termine ultimo delle milestone del PNRR, e le opere stanno procedendo secondo il cronoprogramma». Quindi precisa: «Al 31 dicembre 2024, degli oltre 67 milioni di investimento complessivi sono già stati pagati 14 milioni per lo stato d’avanzamento dei lavori pari al 21% del totale».
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