Papa Francesco ha tenuto due significativi discorsi rivolti rispettivamente ai rappresentanti dell’Automobile Club d’Italia (ACI) e all’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”. In entrambe le occasioni, il Pontefice ha sottolineato l’importanza dell’accoglienza nel contesto dell’Anno Giubilare in corso.
Incontro con l’Automobile Club d’Italia
Ricevendo presidenti e direttori della Federazione ACI nella Sala Clementina, Papa Francesco ha evidenziato il parallelismo tra il viaggio fisico e il pellegrinaggio spirituale ed ha esortato a non perdere di vista la meta, evitando distrazioni lungo il cammino. Si tratta, ha spiegato, di promuovere una cultura del rispetto e della sicurezza stradale, con il suggerimento di comportamenti responsabili per raggiungere l’obiettivo “zero vittime sulle strade”. Francesco ha sottolineato l’importanza di educare al rispetto delle norme stradali. Un compito che spetta in primo luogo alle scuole e ai programmi formativi promossi dall’Automobile Club d’Italia. Iniziative, ha aggiunto, che “non si limitano a trasmettere nozioni tecniche, ma mirano a sviluppare una profonda consapevolezza dei rischi, con l’obiettivo ambizioso delle “zero vittime sulle strade”.
“Questo è un programma ma prima di tutto un dovere. Viaggiare fa rima con imparare, incontrare e non con soffrire, piangere o, addirittura, morire”, ha scandito. Il Papa ha poi accostato il tema della sicurezza stradale alla salvaguardia dell’ambiente. Il traffico automobilistico ha infatti un impatto significativo sulla “casa comune” e sulla qualità della vita di chi la abita. Ridurre le sue conseguenze è una sfida urgente, che richiede di sfruttare le opportunità offerte dalle moderne tecnologie e di promuovere “collaborazioni e azioni comuni”, per una mobilità sostenibile e accessibile a tutti. A San Cristoforo, patrono degli automobilisti, Francesco affida in conclusione i presenti, le loro famiglie e il loro lavoro.Il Pontefice ha incoraggiato l’ACI a proseguire nell’impegno di sensibilizzazione e formazione, specialmente tra i giovani, affinché viaggiare sia sinonimo di apprendimento e incontro, e non di sofferenza o morte.
Ricevendo presidenti e direttori della Federazione ACI nella Sala Clementina, Papa Francesco ha evidenziato il parallelismo tra il viaggio fisico e il pellegrinaggio spirituale. Ha esortato a non perdere di vista la meta, evitando distrazioni lungo il cammino. Ha inoltre sottolineato la necessità di promuovere una cultura del rispetto e della sicurezza stradale, auspicando l’adozione di comportamenti responsabili e il raggiungimento dell’obiettivo “zero vittime sulle strade”. Il Pontefice ha incoraggiato l’ACI a proseguire nell’impegno di sensibilizzazione e formazione, specialmente tra i giovani, affinché viaggiare sia sinonimo di apprendimento e incontro, e non di sofferenza o morte.
Incontro con l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza Vaticano
Successivamente, incontrando i dirigenti e il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”, Papa Francesco ha espresso gratitudine per il loro servizio, sottolineando l’importanza della sicurezza come bene prezioso, spesso apprezzato solo quando viene meno. Ha invitato tutti a cogliere l’opportunità del Giubileo per attraversare la Porta Santa, simbolo del desiderio di rinnovamento e di incontro con Dio. Ha inoltre incoraggiato coloro che non si riconoscono nella fede a utilizzare questo tempo per avanzare nel proprio cammino personale.
In entrambe le occasioni, il tema dell’accoglienza è emerso come centrale. Il Papa ha sottolineato l’importanza di accogliere i pellegrini e i visitatori con spirito di fraternità e solidarietà, elementi fondamentali dell’Anno Santo. Ha esortato a vivere il Giubileo come un’opportunità per rafforzare i legami comunitari e promuovere una cultura dell’incontro, sia nelle strade che nei luoghi di lavoro e di culto.
Questi discorsi riflettono l’invito di Papa Francesco a vivere il Giubileo 2025 non solo come un evento religioso, ma come un’occasione per rinnovare l’impegno verso una società più sicura, accogliente e solidale.
**Udienza con l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”**
Successivamente, incontrando i dirigenti e il personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza “Vaticano”, Papa Francesco ha espresso gratitudine per il loro servizio, sottolineando l’importanza della sicurezza come bene prezioso, spesso apprezzato solo quando viene meno. Ha invitato tutti a cogliere l’opportunità del Giubileo per attraversare la Porta Santa, simbolo del desiderio di rinnovamento e di incontro con Dio. Ha inoltre incoraggiato coloro che non si riconoscono nella fede a utilizzare questo tempo per avanzare nel proprio cammino personale.
In entrambe le occasioni, il tema dell’accoglienza è emerso come centrale. Il Papa ha sottolineato l’importanza di accogliere i pellegrini e i visitatori con spirito di fraternità e solidarietà, elementi fondamentali dell’Anno Santo. Ha esortato a vivere il Giubileo come un’opportunità per rafforzare i legami comunitari e promuovere una cultura dell’incontro, sia nelle strade che nei luoghi di lavoro e di culto.
In definitiva l’invito di Papa Francesco è a vivere il Giubileo 2025 non solo come un evento religioso, ma come un’occasione per rinnovare l’impegno verso una società più sicura, accogliente e solidale.
S.C.
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