Guerra in Medio Oriente, le news di oggi, 25 gennaio

Ci sono “gravi preoccupazioni per la sorte” di Shiri Bibas e dei suoi due bambini piccoli, Ariel e
Kfir, rapiti da Hamas durante l’attacco del 7 ottobre 2023. Lo ha affermato il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, in conferenza stamnpa, affermando di attendere presto piu’ informazioni sul destino della donna e dei suoi figli.

Il portavoce dell’Idf Daniel Hagari ha stigmatizzato in una dichiarazione pubblica lo spettacolo organizzato da Hamas per il rilascio delle soldatesse: “Hamas è un gruppo terroristico omicida. Ha
dimostrato la sua crudeltà organizzando una cerimonia cinica”, ha affermato, “ha mostrato una falsa rappresentazione del trattamento e della cura degli ostaggi, mentre in realtà sta crudelmente trattenendo civili innocenti da 477 giorni”. “La missione non finirà finché tutti non saranno tornati in
Israele”, ha aggiunto.

Hamas ha violato l’accordo con Israele in quanto non ha liberato tutte le donne civili ancora in
ostaggio prima delle militari. Lo ha sottolineato il portavoce dell’IDF, Daniel Hagari, in conferenza stampa dopo il rilascio di quattro soldatesse che erano state catturate nell’attacco del 7 ottobre 2023. 

Le quattro soldatesse liberate da Hamas dopo 477 giorni di prigionia hanno abbracciato i loro
genitori nella base militare di Reem. Lo riferiscono i notiziari israeliani

Le soldatesse israeliane Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag sono state consegnate
dalla Croce Rossa alle forze armate israeliane, presso una postazione all’interno della Striscia di Gaza. Lo riportano i media israeliani. Le giovani, liberate dopo essere state prigioniere di Hamas per 477 giorni, verranno ora portate fuori dal territorio palestinese e sottoposte a primi controlli in una
struttura vicina al confine, per poi riabbracciare le famiglie. La notizia e’ stata salutata con applausi e boati dalle centinaia di israeliani che seguivano nelle piazze la diretta video della liberazione degli ostaggi

Le 4 giovani soldatesse stanno per essere rilasciate all’esercito israeliano. Consegnate dalla Croce Rossa, sono state accompagnate su un palco ed hanno salutato la folla di palestinesi 

Le quattro soldatesse israeliane rilasciate da Hamas sono arrivate al punto d’incontro con l’Idf e la Croce Rossa le ha consegnate all’esercito israeliano. Lo riferiscono le tv israeliane

Le quattro soldatesse israeliane coinvolte nel secondo scambio di prigionieri tra Hamas e Tel Aviv sono state liberate dai miliziani palestinesi e consegnate al personale della Croce Rossa

Sono duecento i detenuti palestinesi, 120 dei quali condannati all’ergastolo, che verranno liberati oggi da Israele in cambio di quattro soldatesse rapite durante l’attacco del 7 ottobre 2023. Lo hanno
riferito fonti palestinesi a France Presse

Diverse decine di combattenti di Hamas si stanno radunando in piazza a Gaza City in vista del
previsto rilascio delle quattro soldatesse israeliane. Lo dicono fonti giornalistiche sul posto.

Funzionari di Hamas hanno comunicato l’intenzione di consegnare in anticipo sui tempi stabiliti alla
Croce Rossa le quattro soldatesse israeliane da parte della Brigata al-Qassam. Lo scrive il sito di news saudita Asharq, citato da Ynet.

Un  convoglio della Croce Rossa è in viaggio da Rafah, nella Striscia di Gaza, verso il valico di Kerem Shalom, in Israele. Lo riferisce l’emittente Al Jazeera. Sarebbe quindi in corso la liberazione delle quattro soldatesse israeliane coinvolte nel primo scambio di prigionieri tra Tel Aviv e Hamas.

La Croce Rossa agevolerà il trasferimento in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza dei prigionieri palestinesi che saranno liberati da Israele dopo il rilascio dei quattro ostaggi: Karina Ariev, Daniella Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, rapite dagli islamisti durante gli attacchi del 7 ottobre 2023.
Le forze armate israeliane hanno comunicato di aver completato i preparativi per il ritorno delle quattro soldatesse che, una volta tornate in liberta’, saranno portate in una struttura militare nei pressi del confine per i primi controlli. Da li’ saranno condotte in un ospedale dove riabbracceranno i loro familiari dopo 477 giorni di prigionia