Treviso Slow Wine si prepara a tagliare il traguardo della decima edizione: domenica 2 febbraio, dalle ore 10 alle 19 all’Hotel Maggior Consiglio, tornerà l’appuntamento con le degustazioni dei vini di rinomate aziende di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Slovenia.
L’evento
Un viaggio che si snoda dal Trentino Alto Adige a Verona (con le aree del Custoza, Bardolino, Valpolicella e Soave), dal Vicentino al Padovano (rispettivamente con Breganze e i Colli Berici ed Euganei), fino a Treviso con le Colline del Prosecco e la zona del Piave, proseguendo attraverso le Terre di Pianura e le Colline Orientali del Friuli, il Collio, Isonzo e Carso, per concludersi nella vicina Slovenia. Le cantine partecipanti sono tra quelle presenti nella nuova edizione della Guida Slow Wine 2025, che vuole porre l’accento su produttori virtuosi che manifestano una crescente attenzione per l’ambiente, che hanno deciso di adottare pratiche sempre più sostenibili, che incentivano e promuovono un mondo del vino sempre più inclusivo e accessibile per tutti, che operano un’agricoltura rispettosa eliminando il diserbo chimico per un rapporto più armonico con la natura e proporre così un vino buono, pulito e giusto. A “Treviso Slow Wine” si presenteranno pertanto oltre 70 cantine selezionate, alcune veterane della manifestazione e molte novità con tante etichette di nuovo ingresso in guida. Durante la giornata, il pubblico potrà partecipare a due masterclass di approfondimento sulle “Sfumature di Durello Metodo Classico” e su “Il Pinot Nero del Veneto: un percorso alla ricerca dei territori”. Per accedervi, è obbligatoria la prenotazione scrivendo a trevisoslowwine@gmail.com ed è previsto un contributo di 15 euro. Solo domenica 2 febbraio verrà offerta, a chi non è ancora socio e ha meno di 30 anni, l’opportunità di ricevere la tessera in omaggio; per gli over 30, invece, la possibilità di diventare soci (la tessera richiede normalmente un contributo di 35 euro) e di accedere all’evento a 45 euro.
All’evento sarà presente Giancarlo Gariglio, curatore nazionale della Guida Slow Wine, che, insieme alla Condotta Slow Wine di Treviso, consegnerà dei riconoscimenti a chi ha creduto nel tempo alla filosofia e al lavoro dell’associazione gastronomica. Come per le precedenti edizioni, inoltre, si consolida fortemente la volontà di sostenere economicamente attività e progetti che ben si affiancano alla visione di Slow Food. In particolare, con il ricavato della manifestazione verrà finanziata una borsa di studio per l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e si contribuirà all’organizzazione delle attività di educazione ambientale e alimentare della Condotta e delle associazioni che ne condividono i valori. Cercando di limitare il più possibile l’impatto ambientale, “Treviso Slow Wine” punta a essere evento con particolare attenzione alla raccolta differenziata dei rifiuti. Quest’anno appoggia “La filiera sostenibile dei tappi di sughero”, progetto nato grazie al coordinamento tecnico di Contarina e al supporto di Amorim Cork Italia, che vuole incentivare la raccolta dei tappi in sughero nel rispetto della vigente normativa. Il materiale raccolto viene trattato all’interno del carcere di Treviso con il coinvolgimento dei detenuti per ottenere del granulato di sughero, una Materia Prima Seconda di ottima qualità da re-immettere sul mercato. La nuova materia sarà acquistata da Amorim Cork Italia e utilizzata per creare materiali di isolamento per la bioedilizia e oggetti di design.
Anteprima
Sabato 1 febbraio, alle ore 11 presso l’Auditorium Santa Caterina di Treviso, è previsto infine un momento di approfondimento con il curatore nazionale della guida di Slow Wine Giancarlo Gariglio che presenterà, insieme al professor Gianni Moriani, storico della cucina e del paesaggio agrario italiani, l’evento di anticipazione della manifestazione “Treviso Slow Wine”. Con l’appuntamento dal titolo “Raccontare il vino attraverso una guida ha ancora senso?” Gariglio e Moriani intendono rispondere a due quesiti.
I commenti
«La Condotta di Slow Food Treviso» commenta Giulia Bortoletto Pandolfi, fiduciaria Slow Food, Condotta di Treviso «è molto orgogliosa di aver raggiunto la decima edizione di Treviso Slow Wine, un evento nato dall’idea e dall’impegno di Gino Bortoletto e Antonio Zamboni, e portato al grande successo di pubblico grazie al prezioso lavoro di decine di volontari che hanno sempre prestato servizio con passione, dedizione e divertimento».
L’assessore alla Città produttiva di Treviso, Rosanna Vettoretti, conclude: «Territorio, storia, eccellenze, sostenibilità ambientale, inclusività e rispetto del lavoro. Tutti questi sono i valori e gli obiettivi che si pone questo importante evento guardando al futuro e alle opportunità del nostro sistema di fare impresa nell’universo enogastronomico. La filiera sostenibile dei tappi di sughero è un esempio concreto di sostenibilità, riciclo e responsabilità sociale. Un grazie e un plauso a Slow Food che, attraverso iniziative come queste, aiuta concretamente a difendere la sovranità alimentare in tutte le sue forme. L’appuntamento trevigiano è occasione per far degustare le peculiarità delle eccellenze della nostra terra, diventate preziose grazie alla maestria, al sacrificio e alla continua innovazione dei nostri imprenditori vitivinicoli».
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