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23/01/2025

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Il Gruppo Hera presenta il Piano industriale al 2028

2025-01-23 Sviluppo, resilienza e creazione di valore condiviso con tutti gli stakeholder si confermano gli assi strategici del nuovo piano industriale, che destina oltre 5 miliardi di investimenti per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica e aumentare ulteriormente la resilienza di reti e impianti. I risultati preconsuntivi del 2024, ancora in aumento mantenendo stabile la leva finanziaria, riflettono una solida crescita organica. centrata HIGHLIGHTS ECONOMICO FINANZIARI DEL PIANO INDUSTRIALE AL 2028 Investimenti quinquennali lordi per 5,1 miliardi di euro Ritorno sul capitale investito netto al 9,5% Crescita strutturale del MOL a 1,7 miliardi di euro Utile in crescita di circa il 6% medio annuo Dividendo in crescita del 21% (fino a 17 centesimi per azione) e rendimento medio annuo di circa il 5% Ritorno totale medio annuo per gli azionisti (TSR) all’11% Debito netto/MOL stabilmente al di sotto del 3x in arco piano, previsto a 2,8x nel 2028 HIGHLIGHTS INDUSTRIALI E DI SOSTENIBILITÀ Mantenimento di un portafoglio bilanciato tra attività regolate e a libero mercato, in grado di generare risultati resilienti e capace di cogliere le opportunità emergenti 2,6 miliardi di euro gli investimenti allineati alla Tassonomia europea per gli investimenti sostenibili (il 96% di quelli ammissibili) Investimenti a valore condiviso per un ammontare pari al 77% dell’intero piano quinquennale Incremento del 45% in arco piano del MOL a valore condiviso (CSV), che raggiunge il 66% del MOL complessivo nel 2028 Confermato l’impegno alla riduzione delle emissioni CO2 totali del 37% al 2030 e al Net Zero entro il 2050 Con riferimento agli investimenti complessivi, il 25% contribuirà alla digitalizzazione e all’innovazione, il 47% all’incremento della resilienza delle infrastrutture ai cambiamenti climatici e il 60% alla transizione ecologica 10,8 miliardi di euro il valore economico distribuito nel quinquennio 2024-2028 agli stakeholder dei territori nei quali opera il Gruppo HIGHLIGHTS RISULTATI PRECONSUNTIVI 2024 Margine operativo lordo superiore a 1,55 miliardi di euro Rapporto debito netto/MOL inferiore a 2,6x (stabile rispetto al 2023) Previsto dividendo a 15 centesimi di euro (+7,1% rispetto al 2023), superiore alle attese del precedente Piano Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha visionato i risultati preconsuntivi 2024 e approvato il Piano industriale al 2028. Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato: “Un piano di investimenti di 5,1 miliardi, in aumento del 46% rispetto al quinquennio precedente, a supporto di uno sviluppo industriale sostenibile e per l’incremento di resilienza delle nostre infrastrutture ci permetterà di traguardare al 2028 un margine operativo lordo di 1,7 miliardi di euro sostenuto da una crescita visibile sia organica che per linee esterne. Una crescita che soddisfa pienamente l’obiettivo di creazione di valore condiviso per tutti gli stakeholder: aumentano, infatti, del 30% gli utili ed il contributo delle attività sostenibili al margine operativo lordo di Gruppo che raggiunge il 66%.Il miglioramento degli obiettivi del nuovo Piano industriale e le positive previsioni, economiche e finanziarie, dei risultati 2024, ci permettono di rivedere al rialzo la politica dei dividendi proponendo un incremento, rispetto al 2024, del 7% già a partire dal 2025 fino ad arrivare al 21% al 2028. In crescita, a quasi 11 miliardi di euro, anche il valore economico distribuito nei 5 anni di Piano agli stakeholder dei territori nei quali operiamo.” Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato: “Per il 2024 prevediamo di chiudere con un margine operativo lordo superiore a 1,55 miliardi di euro, un risultato sostenuto da tutti i business in portafoglio e in particolare dalle attività strutturali, ancora più significativo se confrontato con il già eccezionale 2023, caratterizzato da alcune opportunità non ricorrenti di reddito soprattutto nella filiera energy. Questa performance ha permesso sia di finanziare un aumento degli investimenti sia di migliorare ulteriormente la solidità finanziaria con un rapporto debito netto/MOL inferiore a 2,6x, stabile rispetto all’anno precedente. Una buona performance perfettamente in linea con il nuovo Piano industriale, che prevede 5,1 miliardi di investimenti lordi, di cui circa 3 miliardi indirizzati alla transizione green dei territori serviti. L’importante impegno finanziario richiesto in arco piano per sostenere il piano investimenti a beneficio dello sviluppo industriale sarà comunque finanziato da una forte generazione di cassa, che consentirà anche di mantenere al 2028 la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, riconfermando la solidità finanziaria e creando ulteriore flessibilità per poter cogliere future nuove opportunità.” RISULTATI PRECONSUNTIVI 2024 L’anno appena concluso evidenzia una performance positiva dei margini industriali di tutti i business del portafoglio, con un MOL previsto superiore a 1.550 milioni di euro, rispetto ai 1.495 milioni del 2023. La crescita “strutturale” pre-consuntivata, sostenuta prevalentemente da fattori di crescita organica, è ancor più significativa se confrontata con il dato di MOL 2023, depurato da contributi non ricorrenti per circa 100 milioni di euro, pari a 1.395 milioni di euro. La robusta generazione di cassa, supportata anche da una gestione efficiente del capitale circolante, ha permesso il mantenimento del rapporto tra debito netto/MOL al di sotto del 2,6x in linea con il valore del 2023. Alla luce dei dati esposti, è stata rivista al rialzo la politica del dividendo: si prevede di proporre al Consiglio di Amministrazione una distribuzione del dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto alla cedola di competenza 2023 pagata nel 2024 e che si confronta con la previsione di crescita del 3,5% del precedente Piano industriale (14,5 centesimi). PIANO INDUSTRIALE AL 2028 L’impianto strategico del nuovo Piano conferma come obiettivo del Gruppo Hera la creazione di valore sostenibile a beneficio di tutti gli stakeholder attraverso un portafoglio di business equilibrato, sviluppando assetti industriali resilienti anche in uno scenario caratterizzato da una continua volatilità e da una sempre maggiore frequenza di eventi metereologici estremi connessi al cambiamento climatico. Creazione di valore con l’obiettivo di arrivare al 2028 a 1,7 miliardi di euro di MOL con una crescita dell’utile del 30% La strategia del Gruppo si concentra sulla creazione di valore attraverso quattro leve di crescita principali: allocazione efficiente dei capitali su progetti di investimento con i migliori profili di sostenibilità-rischio-rendimento, espansione delle quote di mercato, allargamento del perimetro attraverso operazioni di M&A, ed efficientamento dei costi anche finanziari. Il piano mira a una generazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder con obiettivi di sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale. Le progettualità di Piano promuovono una crescita strutturale complessiva del MOL di 475 milioni di euro, esattamente in linea con i target previsti dal precedente Piano industriale, con un tasso di crescita medio annuo del 7%. Tale crescita permette di più che compensare il venir meno del totale delle opportunità di business non ricorrenti per un valore pari a 170 milioni di euro in arco piano e di raggiungere un MOL complessivo di 1.700 milioni di euro al 2028, in aumento rispetto al precedente obiettivo di Piano al 2027. Lo sviluppo organico, con 375 milioni di euro di MOL generati in arco piano, rappresenta la leva principale ed è alimentato dal piano degli investimenti di sviluppo, dall’espansione dei volumi e dei clienti sui mercati liberalizzati, dalle efficienze e dagli adeguamenti tariffari fissati dall’Authority su tutte le attività regolate. Il Piano prevede altresì un contributo alla crescita del MOL pari a 100 milioni di euro da operazioni di M&A, in linea con il track record del Gruppo, proseguendo così l’allargamento del perimetro aziendale, con la generazione di significative sinergie e benefici anche per i territori di riferimento. La sottoscrizione di un accordo quadro con la modenese AIMAG, di cui Hera è socio dal 2009 con una quota pari al 25% del capitale sociale, prevede il rafforzamento della partnership industriale tra le due realtà e costituisce già un tassello significativo di questo capitolo. Infatti, il piano industriale elaborato da AIMAG prevede il raggiungimento di 77 milioni di euro di MOL al 2028, senza considerare le sinergie con Hera (per maggiori dettagli si rimanda al comunicato dedicato recentemente diffuso). La strategia di gestione diversificata delle attività in portafoglio conferma il focus sul potenziamento di tutti e tre i core business principali, mantenendo il bilanciamento e le politiche di gestione che hanno sempre garantito la forte resilienza dei risultati e una crescita ininterrotta in tutte le situazioni di scenario sperimentate negli ultimi vent’anni. Un assetto che vede le attività regolate mantenersi oltre il 60% del capitale investito al 2028 e le attività liberalizzate pari al restante 40% del portafoglio. I target di crescita definiti conducono a un rendimento del capitale investito (ROI) che si attesta al 9,5% al 2028, in linea con il precedente Piano industriale. L’utile netto per azione è atteso in crescita di circa il 6% medio annuo, sostenendo così l’aumento dei dividendi, per arrivare a 17 centesimi di euro al 2028 (+21% rispetto all’ultimo dividendo pagato). Ai prezzi correnti del titolo Hera, la politica dei dividendi garantisce un rendimento medio di circa il 5% e offre una piena visibilità sui dividendi prospettici in ciascun anno di Piano. Il ritorno complessivo per l’azionista, che considera sia l’andamento atteso degli utili che il rendimento dei dividendi, si conferma pertanto a un tasso medio annuo di circa l’11%. Focus sullo sviluppo sostenibile di tutto l’ecosistema territoriale con una costante crescita del MOL a valore condiviso, pari a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2028 (66% del MOL complessivo) Il Gruppo Hera ha previsto a Piano iniziative con adeguate profittabilità e coerenti con l’equilibrio economico finanziario, che garantiscono la in parallelo di amplificare la creazione di valore sostenibile. Mantenendo il focus su decarbonizzazione, economia circolare, resilienza e innovazione, si prevede un’importante evoluzione del margine operativo lordo a valore condiviso, che nel 2028 supererà 1.100 milioni rispetto ai 776 milioni del 2023, raggiungendo il 66% del totale del MOL di Gruppo, in linea con il target del 70% al 2030. Nel quinquennio 2024-2028 il MOL a valore condiviso incrementerà del 45%, a testimonianza del peso crescente delle iniziative che, oltre a generare margini per l’azienda, sono in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU. Nel percorso verso una “transizione giusta”, costellato da iniziative volte alla prosperità delle comunità di riferimento e con una forte attenzione all’equità sociale, la multiutility continuerà a generare ricadute positive per tutti i propri stakeholder del territorio con un valore economico distribuito nei 5 anni di Piano stimato pari a 10,8 miliardi e investimenti dedicati alla transizione green per circa 3 miliardi di euro. Continuano gli interventi finalizzati, da un lato, a incrementare la resilienza degli asset e dei processi della multiutility ai fenomeni esogeni sempre più frequenti e intensi e, dall’altro lato, a contribuire alla neutralità carbonica e alla transizione energetica. Relativamente all’impegno per favorire la decarbonizzazione, in linea con gli obiettivi di riduzione del 37% delle emissioni al 2030 (rispetto al 2019) validati dal prestigioso network internazionale Science Based Targets initiative (SBTi), il Gruppo Hera nel proprio Piano di transizione climatica si è prefisso di raggiungere emissioni Net Zero al 2050. Con riferimento alla rigenerazione delle risorse, il Gruppo Hera conferma l’adozione di modelli di business circolari, con gli obiettivi di aumentare le acque reflue recuperabili (per arrivare al 14,4% del totale nel 2028), ridurre i consumi idrici interni (-24% nel 2028) e incrementare le plastiche riciclate del 165% (nel 2028 rispetto al 2017, superando così il precedente target al 2030 di +150%). Relativamente alla raccolta differenziata, si prevede di incrementarne qualità e quantità passando dal 72,2% del 2023 al 77,7% nel 2028. Infine, anche nel nuovo documento strategico riveste un ruolo essenziale l’applicazione delle tecnologie e delle innovazioni alle attività industriali del Gruppo: la creazione di nuovi modelli di business e l’introduzione di soluzioni all’avanguardia consentiranno, infatti, di ottenere un vantaggio competitivo e indirizzare un miglioramento continuo di efficienza e qualità nei settori di riferimento. Investimenti lordi per oltre 5 miliardi di euro con una leva finanziaria che si mantiene al di sotto del 3x Nel periodo 2024-2028 il Piano industriale prevede investimenti complessivi per 5,1 miliardi di euro, un impegno finanziario superiore del 6% al precedente documento strategico e del 46% agli investimenti degli ultimi 5 anni: ai 4,6 miliardi di investimenti direttamente finanziati dal Gruppo Hera, si aggiungono infatti quasi 500 milioni di contributi tra risorse del PNRR e altri istituti. Il 61% degli investimenti sarà destinato ai business regolati, mentre il restante 39% sarà riservato ad alimentare la crescita dei business a mercato. Alle reti sarà dedicata oltre la metà degli investimenti (2,5 miliardi pari al 54%). Inoltre, circa l’8% delle risorse servirà per cogliere eventuali opportunità di crescita esterna. In linea con i dettami della disciplina europea, il Gruppo stima che investimenti operativi per 2,6 miliardi di euro (pari al 96% degli investimenti ammissibili) saranno allineati alla Tassonomia europea per progettualità sostenibili, potendo quindi accedere a pieno titolo agli strumenti agevolati di finanza sostenibile, con un beneficio anche in termini di costi finanziari. Il 77% del piano investimenti (pari a 4 miliardi) sarà destinato ad iniziative in grado di creare MOL a valore condiviso. Gli investimenti saranno così destinati: 2 miliardi, ovvero il 39% degli investimenti previsti, consentiranno di ridurre il consumo delle risorse naturali mediante lo sviluppo e l’adozione di soluzioni e modelli di economia circolare 1,1 miliardi di euro, pari al 22% delle risorse stanziate nel Piano, permetteranno di ridurre o contenere le emissioni climalteranti principalmente attraverso lo sviluppo di impiantistica rinnovabile, iniziative di efficienza energetica e progettualità a supporto della transizione dei nostri stakeholder 2,4 miliardi, pari al 47% degli investimenti complessivi, saranno destinati all’incremento della resilienza degli asset gestiti e delle attività per fronteggiare i sempre più frequenti e intensi fenomeni esogeni 1,3 miliardi, ovvero il 25% degli investimenti, sarà indirizzato all’applicazione e allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia e all’introduzione di soluzioni innovative per raggiungere un vantaggio competitivo in tutti i settori industriali presidiati, contribuendo a cogliere le opportunità del mercato e garantire sostenibilità finanziaria, efficienza e qualità. L’importante impegno finanziario volto a sostenere il piano investimenti a beneficio dello sviluppo industriale e per ampliare il perimetro con operazioni di crescita esterna, sarà comunque integralmente finanziato da una significativa generazione di cassa, che consentirà anche di mantenere la leva finanziaria al di sotto della soglia prudenziale del 3x, per un obiettivo di 2,8x al 2028, riconfermando la solidità finanziaria del Gruppo e creando ulteriore flessibilità che potrà essere utilizzata per cogliere opportunità aggiuntive. Energia: partner per la transizione energetica dei nostri clienti; target di 4,5 milioni di clienti al 2028 Il MOL della filiera energia è previsto passare da 549 milioni di consuntivo 2023 (calcolato al netto di un contributo non ricorrente di 100 milioni di euro principalmente legato al superecobonus) a 576 milioni di euro al 2028. Tale obiettivo deriva da una crescita strutturale di 177 milioni di euro, in grado di più che compensare la contrazione della marginalità sui mercati di ultima istanza rispetto ai valori straordinari del 2023. Un risultato ottenuto grazie al recupero dei costi di modulazione (shaping cost) sostenuti nel 2023, all’espansione della base clienti, alimentata anche dallo sviluppo di un ricco portafoglio di servizi per la decarbonizzazione delle diverse categorie di clientela, e all’incremento della produzione di energia rinnovabile, che riconferma il ruolo del Gruppo Hera come partner della transizione energetica delle comunità servite. Per supportare la strategia nella filiera energia è stato stanziato complessivamente 1 miliardo di euro di investimenti per il quinquennio 2024-2028, pari al 21% degli investimenti complessivi previsti nel Piano. Il Gruppo – oggi terzo operatore nazionale per numero di clienti – intende continuare a sviluppare la propria base clienti partendo dai 3,8 milioni del 2023 per raggiungere i 4,5 milioni al 2028, con una crescita consistente dei clienti energia elettrica che raggiungeranno i 2,4 milioni superando il numero dei clienti gas, anche grazie all’importante contributo derivante dall’aggiudicazione di 7 lotti della gara del Servizio a Tutele Graduali nel 2024. In uno scenario di mercato caratterizzato da clienti sempre più attenti alla sostenibilità ambientale ed al contenimento dei costi energetici, si è evidenziata una più consistente domanda di soluzioni per la decarbonizzazione sia per i clienti retail che per le aziende e le amministrazioni pubbliche, incrementando le opportunità di sviluppo per le ESCO del Gruppo attraverso una integrazione e differenziazione dell’offerta per segmento, dagli interventi di riqualificazione ed efficienza energetica ai servizi per mobilità sostenibile, illuminazione pubblica e smart city per le pubbliche amministrazioni, ai servizi integrati per clienti industriali e condomini. Per raggiungere gli ambiziosi target di decarbonizzazione, sul fronte della generazione di energia elettrica fotovoltaica, il Gruppo Hera conferma l’obiettivo di installare oltre 300 MW entro il 2028, prediligendo soluzioni impiantistiche presso i centri di consumo e che non prevedono ulteriore consumo di suolo, come gli impianti agrivoltaici e i numerosi progetti in via di realizzazione su discariche o impianti del ciclo idrico del Gruppo, e le installazioni presso i clienti anche di Comunità Energetiche Rinnovabili. Prosegue la realizzazione delle due Hydrogen Valley di Modena e Trieste, per la produzione di circa 800 tonnellate l’anno di idrogeno verde contribuendo alla decarbonizzazione delle aziende e, più in generale, dei territori di riferimento e allo stesso tempo alla riqualificazione di aree dismesse. Ambiente: rafforzamento della leadership attraverso l’ampliamento della quota di mercato con lo sviluppo commerciale, lo sviluppo infrastrutturale e M&A Il MOL della filiera ambiente è previsto in crescita dai 353 milioni di consuntivo 2023 ai 470 milioni al 2028, grazie a uno sviluppo alimentato sia da crescita organica che per linee esterne. La crescita della profittabilità sarà spinta da un ampliamento della quota di mercato, sostenuta dallo sviluppo e diversificazione della base impiantistica, anche grazie a un piano di investimenti che destina all’area ambiente circa 1,1 miliardi di euro. Grazie agli oltre 100 impianti all’avanguardia (con 5 nuove strutture in pipeline al 2028) e alle nuove partnership, la multiutility prevede di arrivare al 2028 a un totale di circa 9,6 milioni tonnellate complessive smaltite e commercializzate rispetto ai 7,7 milioni di tonnellate del 2023 (+24% di rifiuti trattati). Nel settore dell’igiene urbana, anche a seguito delle concessioni a lungo termine recentemente rinnovate, si mira a rendere sempre più completo ed efficiente il servizio al territorio grazie a innovazione, nuovi dispositivi e infrastrutture, coinvolgimento di cittadini e stakeholder. La validità della strategia in questo ambito è confermata dal fatto che ad oggi il Gruppo ha già raggiunto gli obiettivi relativi al tasso di riciclo e alla quota di rifiuti in discarica, in forte anticipo rispetto ai target comunitari, e continuerà a perseguire questi ottimi risultati anche in arco piano. In particolare, al 2028 i rifiuti urbani in discarica saranno meno del 3% rispetto a un obiettivo europeo che fissa il tetto al 10%, il tasso di riciclo sarà pari al 64% a fronte di un obiettivo Ue al 2030 del 60%, mentre il tasso di riciclo da imballaggi sarà del 68% rispetto al target Ue al 2030 del 70%. Per quanto riguarda il trattamento dei rifiuti, in un Paese gravemente impattato da carenze impiantistiche, il Gruppo Hera è riuscito nel tempo a consolidare la più grande e moderna piattaforma di impianti in Italia, posizionandosi come principale operatore del settore, con una quota di mercato di circa il 10% e ampio spazio di ulteriore crescita vista la frammentazione della concorrenza costituita prevalentemente da piccoli operatori non integrati. In questo contesto, proprio facendo leva sui vantaggi competitivi costruiti nel tempo, il Gruppo ha previsto nel nuovo Piano industriale di rafforzare la propria leadership ed espandere le quote di mercato, indirizzando i fabbisogni di una clientela sempre più diversificata e sempre più qualificata (a partire dalle grandi aziende). A tal fine, il Piano prevede di ampliare il parco impiantistico del Gruppo, sviluppare le proposte commerciali e di espandere la base clienti facendo leva anche sulle attività all’estero. L’assetto impiantistico che già oggi tratta rifiuti urbani e rifiuti speciali provenienti dal tessuto produttivo italiano, sarà ampliato, ad esempio, con la realizzazione della nuova linea del termovalorizzatore di Padova, la piena operatività dell’impianto F3 di Ravenna e il potenziamento della capacità di trattamento dei rifiuti liquidi. Con riferimento allo sviluppo commerciale, si segnala l’opportunità di importanti partnership con primari operatori del settore produttivo nazionale e internazionale, come la recente newco CircularYard costituita con Fincantieri. Le opportunità di collaborazione guideranno anche lo sviluppo in ambito bonifiche, in questo caso con realtà del settore petrolchimico, in cui il Gruppo Hera ha significativamente rafforzato la propria leadership di mercato con l’integrazione della modenese ACR: tale segmento di attività denota una vivace domanda, sostenuta dal PNRR e dalla necessità del Paese di bonificare oltre 13 mila siti. Complementari alle attività di trattamento sono quelle di recupero e rigenerazione delle risorse, a partire dalle materie plastiche in cui il Gruppo si distingue per l’elevata qualità dei propri prodotti di materie prime seconde. La sempre maggiore spinta legislativa europea (SUP e PPWR) determinerà una crescita progressiva della domanda, a fronte della quale il Piano prevede il raddoppio degli stabilimenti a Novara per la rigenerazione del PE e del PET e progetti innovativi, quali l’impianto per il recupero delle fibre di carbonio a Imola, che sarà inaugurato a breve, e quello per la rigenerazione delle plastiche rigide di alta qualità in corso di realizzazione a Modena. Reti: confermato il ruolo primario di operatore infrastrutturale attraverso un robusto piano di investimenti e performance di eccellenza Il MOL della filiera reti è previsto in crescita di 155 milioni di euro, passando dai 466 milioni di consuntivo 2023 ai 621 milioni al 2028. Il business regolato delle reti, che rappresenta il principale asset in termini di capitale investito del Gruppo Hera, al 2028 sarà interessato da un corposo piano di investimenti per circa 2,5 miliardi (pari al 54% del totale), al fine di potenziare ulteriormente resilienza e digitalizzazione delle infrastrutture, consolidare l’efficienza nella gestione operativa, e mantenere le leadership sui livelli di qualità del servizio erogati. Di queste risorse, circa 1,4 miliardi saranno destinati al ciclo idrico integrato, mentre quasi un miliardo di euro sarà investito nella distribuzione gas ed energia elettrica. Le iniziative strategiche della multiutility, secondo operatore nazionale nel ciclo idrico, includono le opere per garantire stabilità e sicurezza degli approvvigionamenti, soluzioni tecnologiche per ridurre le perdite e garantire una distribuzione più efficiente, l’adeguamento dei sistemi fognari e la promozione del riuso e rigenerazione della risorsa a supporto della transizione ecologica del settore. Tra queste, ricordiamo gli interventi di captazione, accumulo e interconnessione, il progetto per l’acquedotto triestino, le iniziative di water management con il completamento dell’installazione di smart meter per favorire consumi più efficienti e consapevoli, la distrettualizzazione e bonifica della rete acquedottistica e l’uso di manutenzione predittiva per ridurre le perdite, il proseguimento del Piano di Salvaguardia della Balneazione di Rimini (la più grande opera di risanamento fognario mai realizzata in Italia con 270 milioni di investimenti complessivi dal 2013 al 2028), sino ai nuovi bioessicatori nell’impianto padovano di Cà Nordio per un maggior risparmio energetico nel trattamento dei fanghi di depurazione. Per abilitare, invece, l’elettrificazione del territorio, il Gruppo prevede di potenziare la rete assicurando così affidabilità e flessibilità degli asset e qualità e continuità del servizio, anche con il supporto delle tecnologie digitali e iniziative innovative come la diffusione di smart metering 2G e nuovi modelli tecnologici di gestione in ottica predittiva. L’obiettivo al 2028 è di incrementare del 30% rispetto al 2023 l’hosting capacity della rete per arrivare a oltre 400 MW nel 2028, anche grazie ad iniziative come lo sviluppo delle cabine primarie e secondarie. Va in questa direzione anche il progetto smart grid, ad esempio come quello a servizio dell’area portuale e metropolitana di Trieste. Per favorire la decarbonizzazione del settore gas, la multiutility punterà sull’abilitazione delle reti per trasportare anche molecole verdi, come nella sperimentazione in corso nella rete di distribuzione cittadina di Castelfranco Emilia (MO). Parallelamente l’attenzione del Gruppo si concentrerà anche su soluzioni innovative. Tra queste, l’impianto power to gas di Bologna, collegato a uno dei principali depuratori del ciclo idrico, consentirà di utilizzare le acque depurate per produrre dapprima idrogeno rinnovabile e poi biometano, impiegando l’ossigeno di scarto per i processi depurativi. La spinta all’innovazione verrà anche dall’installazione entro il 2028 di circa 523 mila smart meter gas NexMeter – brevettati dalla multiutility nel 2019, con funzioni di sicurezza avanzate in caso di fughe o terremoti e utilizzabili anche per miscele con green gas. A questi sia aggiungeranno circa 465 mila contatori elettrici di seconda generazione (2G), che consentiranno una misurazione più puntuale dei consumi, e di oltre 640 mila contatori intelligenti per il ciclo idrico. Infine, tra gli asset abilitanti la transizione energetica dei territori serviti, il Gruppo ha incluso nella propria strategia l’ulteriore sviluppo del teleriscaldamento. Gli investimenti complessivi cumulati netti nel teleriscaldamento sono pari a 124 milioni, a cui si sommano contributi PNRR/MASE per 49,5 milioni per un totale di circa 174 milioni, per sviluppare e adeguare la rete di distribuzione e ottimizzare la gestione, rendendo i sistemi più efficienti e ridurre l’impronta carbonica del calore prodotto. I progetti di sviluppo dei sistemi di teleriscaldamento di Bologna, Ferrara e Forlì sono un esempio concreto dell’impegno profuso dalla multiutility nella decarbonizzazione dei territori e contribuiranno ad una riduzione delle emissioni annue di 19 mila tonnellate di anidride carbonica rispetto al 2023.   Cs Gruppo Hera Piano industriale al 2028.pdf 08:00:00 sede Hera 110×150.jpg Leggi il Comunicato Stampa sede Hera 110×150.jpg


Online dal 23/01/2025
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