riutilizzo delle acque depurate per fronteggiare la crisi idrica

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Contabilità

Buste paga

 



AVEZZANO – La Valle del Fucino, celebre per la sua fertile pianura agricola, sta affrontando una crisi idrica senza precedenti che rischia di compromettere la produttività di un’area cruciale per l’economia regionale. Di fronte a questa emergenza, una delegazione di imprenditori agricoli del territorio, rappresentata dai vertici di Coldiretti Abruzzo, è stata ricevuta questo pomeriggio dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio Regionale.

L’incontro, promosso dal consigliere regionale Massimo Verrecchia e inserito nell’ordine del giorno grazie al presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri, ha rappresentato un momento fondamentale di confronto tra le istituzioni regionali e i rappresentanti del settore agricolo. Tra i partecipanti spicca la presenza dell’assessore regionale all’agricoltura, Emanuele Imprudente, che ha mostrato grande sensibilità verso le problematiche sollevate dagli agricoltori.

Contabilità

Buste paga

 

Il cuore del dibattito si è concentrato sulla grave carenza idrica che sta mettendo in crisi circa mille ettari di terreni coltivati nel Fucino. La questione è stata illustrata con precisione dal neoeletto presidente di Coldiretti Abruzzo, Marino Pilati, che ha sottolineato come l’assenza di una risorsa fondamentale come l’acqua stia compromettendo non solo le attività agricole, ma anche la sostenibilità economica delle aziende della zona. La richiesta principale è quella di convogliare l’acqua nel “Fosso 3”, un canale che attualmente non è collegato alla condotta principale, aggravando così le difficoltà degli agricoltori nel garantire l’irrigazione delle colture.

Durante l’incontro, diverse figure di spicco di Coldiretti hanno preso la parola per sottolineare l’importanza di un intervento rapido ed efficace. Tra questi, Domenico Roselli, direttore di Coldiretti L’Aquila, Alfonso Raffaele, presidente della stessa sezione, e Benedetto Caiola, presidente della sezione Coldiretti di Avezzano. Anche Francesco Mancini, imprenditore agricolo associato, ha evidenziato la necessità di soluzioni immediate per evitare ulteriori danni alle coltivazioni.

Il presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, ha garantito il massimo impegno delle istituzioni nel trovare una soluzione condivisa. Ha invitato l’assessore Emanuele Imprudente a convocare al più presto una riunione con il Consorzio di Bonifica della zona, il Consorzio Acquedottistico Marsicano (CAM) e i tecnici specializzati, al fine di definire i dettagli tecnici e operativi di un intervento risolutivo.

Nel corso dell’incontro, è stato presentato un progetto ambizioso che punta a trasformare una situazione di crisi in un’opportunità. La giunta regionale ha infatti approvato un finanziamento di oltre 1,5 milioni di euro, destinato al Consorzio Acquedottistico Marsicano (CAM), per la costruzione di un impianto di sollevamento e di una condotta che consentiranno di convogliare le acque reflue depurate dal depuratore di Borgo Via Nuova nel “Fosso 3”.

Secondo quanto dichiarato dall’assessore Imprudente, questo progetto rappresenta un’assoluta novità per l’Abruzzo. “È il primo intervento nella regione che prevede il riutilizzo di acque reflue depurate per scopi irrigui. Si tratta di un passo concreto verso la transizione ecologica e la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici. La Regione ha accolto le richieste degli agricoltori del Fucino, collaborando con il CAM e con il Consorzio di Bonifica Ovest, che si è reso disponibile a sostenere i costi di gestione per il rilancio delle acque al Fosso 3,” ha affermato l’assessore.

Il piano punta a garantire un approvvigionamento idrico costante per l’irrigazione delle colture, contribuendo a risolvere una delle principali criticità della zona. Oltre a compensare la scarsità d’acqua, l’iniziativa mira a migliorare le condizioni ambientali e sanitarie del territorio, sfruttando tecnologie avanzate per il trattamento e il riutilizzo delle acque reflue. Questa soluzione innovativa rappresenta un modello di sostenibilità che potrebbe essere replicato in altre aree affette da problemi simili.

“Il nostro obiettivo è duplice: garantire alle aziende agricole l’acqua necessaria per l’irrigazione e, al tempo stesso, promuovere un uso sostenibile delle risorse idriche. Questo progetto dimostra come sia possibile affrontare le sfide ambientali con soluzioni pratiche e concrete,” ha concluso Imprudente.

Il riutilizzo delle acque depurate non solo offre una risposta immediata alla crisi idrica, ma rappresenta anche un esempio di come l’innovazione possa trasformare le difficoltà in opportunità. Grazie a questo progetto, la Valle del Fucino potrebbe diventare un simbolo di resilienza e sostenibilità, dimostrando che è possibile coniugare sviluppo agricolo e tutela ambientale.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 



TAGS





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link