Accoglienti, divertenti, con un servizio che invoglia a tornare e una visione che intercetta i temi veri della gastronomia globale. Per esempio: i nuovi approcci ai piatti vegetali, il lavoro sul fuoco, la carne come alimento sostenibile, la sala come spazio ludico e dal ritmo perfetto, gli �hub multifunzione� che uniscono buon bere e cucina golosa, le enoteche �place to be�, le nuove colazioni che fanno cultura raccontando ingredienti e Paesi lontani, l’esperienza unica ma sempre pi� accessibile. Sono alcuni dei criteri con cui abbiamo scelto i 25 indirizzi da provare nel 2025. Mossi non tanto dal fatto che siano �recenti aperture�, quanto piuttosto dalla convinzione che ciascuno di questi luoghi possa contribuire a disegnare la mappa della cucina contemporanea.
�Moebius�
Il fascino di un ex magazzino tessile trasformato in �hub multifunzione�: cocktail bar — tra i migliori al mondo secondo la classifica 50 Best Bar —, tapas e il ristorante stellato �sospeso� sulla sala di Enrico Croatti. Classe ’82, romagnolo, � stato il primo cuoco italiano ad essersi guadagnato una stella Michelin in Spagna. L’insegna, di propriet� del team capitanato dall’imprenditore Lorenzo Querci, ha da qualche settimana aperto anche una nuova insegna in zona Fondazione Prada – Scalo Romana. �Lubna�, questo il nome del locale, propone una cucina alla brace firmata sempre da Croatti e i drink del bravissimo bartender Giovanni Allario.
Via Cappellini 25, Milano – moebiusmilano.it
�[bu:r]�
Uno sguardo inedito sul vegetale con il menu dedicato alle �aromatiche�: Eugenio Boer porta al centro dei piatti sapori e aromi di piante ed erbe che diventano un viaggio fra memorie personali e ancestrali, ma che solitamente sono considerati marginali. Classe ’78, mezzo olandese e mezzo ligure, cresciuto fra Voorburg, Sestri Levante e Palermo, con questo nuovo percorso degustazione crea gusti inediti — con materie prime sempre del tutto italiane — che segnano una nuova fase della sua cucina, tanto tecnica, quando profondamente golosa. Fra i piatti indimenticabili? Prezzemolo �Ossobuco alla Milanese� e Nepetella, seppia, porcini e castagne. Cos� come il dessert Cioccolato fondente, sale, barbabietola e genziana.Il tutto da vivere accompagnati dalla sala impeccabile e divertente di Carlotta Perilli (fra le donne dell’anno di Wif 2024 di Cook del Corriere).
Via Mercalli 22, Milano – restaurantboer.com
�Dalle 8�
Come si fa colazione in Cina? Con lo youtiao, il pane fritto da intingere nella �spremuta di soia�. Lo prepara magistralmente lo chef Lampo Wu, gi� patron del �Gusto della Nebbia�: alveolato, asciutto, servito con salse dolci e salate. Non solo un pasto, ma un incontro fra culture.
Viale Pasubio 6, Milano
�Trattoria Contemporanea�
All’interno di un ex-cotonificio convertito in spazio per il coworking — stella Michelin da novembre 2022, a un anno dall’apertura, nato da un’idea di Milva e Luca Bernasconi, Stefano Giusto e Luca Di Pierro, —, un collettivo di chef e la brigata pi� giovane d’Italia (frontman Davide Marzullo, comasco, classe ’96) diverte il cliente con portate irriverenti, vedi il dessert Ciuccio o il cervello di vitello panato nei Kellogg’s. Notevole Porro al chimichurri, lime e cocco.
Via del Ronco 10, Lomazzo (Co) – trattoriacontemporanea.it
�Olmo�
Lo stellato del futuro: accogliente e rilassato: la nuova insegna di Davide Oldani. Tre piatti a pranzo, sei a cena, il tocco stagionale e confortevole di Riccardo Merli, 33enne, originario di Tortona, inserito fra i 10 giovani talenti del food nella Cook List 2024 di Cook del Corriere. Ottimo lo gnocco al grano saraceno con coste, Casera e burro nocciola.
P.zza della Chiesa, Cornaredo (Mi) – cucinapop.do
�I Tigli�
Qui � nata (ed evolve) la �pizza gourmet�: impasti leggeri e topping eccelsi firmati Simone Padoan. Da provare Carbonara di Capasanta e Animelle glassate.
Via Camporosolo, S. Bonifacio (Vr) – pizzeriaitigli.it
�La Tana Gourmet�
Un ex rifugio sull’Altopiano di Asiago � il laboratorio all’avanguardia di Alessandro Dal Degan, che conosce ogni germoglio, erba o radice di questo splendido territorio.Da un lato �Osteria�, dall’altro locale stella Michelin e macaron verde, l’insegna nel 2025 ha compiuto 16 anni, che il cuoco-erborista classe ’81 —, insieme ai soci Enrico Maglio, Jacopo e Matteo Robelli —, ha celebrato con un evento inedito: una cena a pi� mani con una rosa di chef amici — Massimiliano Alajmo, Corrado Assenza, Gianluca Gorini, Giuseppe Iannotti, Antonia Klugmann, Pier Giorgio Parini, Matias Perdomo, Oliver Piras — dedicata a piatti storici di ciascuno dei protagonisti riletti in chiave attuale, in un vero e proprio �Ritorno al futuro�, titolo scelto per l’evento. A �La Tana Gourmet� la formula gastronomica � consolidata su un unico percorso che non viene reso noto prima ma che si svela agli ospiti nel suo farsi, e che varia due volte l’anno. Si inizia a mangiare tutti alla stessa ora, accompagnati da una musica di sottofondo studiata tanto quanto la combinazione degli ingredienti, congeniale a dare il ritmo del gusto, del susseguirsi delle portate e talvolta anche della masticazione. Cruciale � la parte liquida, che non � un semplice pairing, ma si manifesta come piatto liquido, con gli stessi ingredienti che vengono lavorati a formare brodi, estrazioni, infusioni, bevande in stile miscelato, talvolta anche con gradazione alcolica. Nel piatto ingredienti di ricerca, fra montagna e laguna. Da licheni e cortecce, a linfa di betulla, mango alla brace, bagna cauda d’aglio nero, alghe e capperi al bbq.
Via Kaberlaba 19, Asiago (Vi) – latanagourmet.it
�Artifex�
A 1250 metri tra le montagne della Val di Fleres la cucina �naturale� (e stella verde Michelin da novembre 2024) di Tina Marcelli — chef classe ’86 premiata fra i talenti del cibo ai �Cook Awards 2021� di Cook del Corriere— nobilita erbe e frutti alpini nell’insegna di fine dining del Feuerstein Nature Family Resort. Da provare: Sella di cervo, purea di scorzonera, riduzione di ciliegie.
Via Fleres 185, Brennero (Bz) – artifex.feuerstein.info
�Antico Caff� San Marco�
Il caff� storico (del 1914) fatto rivivere dal patron Alexandros Delithanassis dove convivono libreria, caffetteria e cucina tipica, resa cool da Martino Campagnolo: imperdibili la jota (zuppa triestina) e l’uovo poch� con tartufo e sedano rapa.
Via Battisti 18, Trieste – caffesanmarco.com
�Da Lucio�
Il locale sugli scogli in cui � iniziato lo studio sul pesce frollato in Italia: Jacopo Ticchi — inserito fra i 10 giovani talenti del food nella Cook List 2024 di Cook del Corriere — serve rigorosamente specie dell’Adriatico. Dal Cotechino di seppia e mora romagnola alle Guance di razza.
Viale Ortigara 80, Rimini – da-lucio.com
�Im�go�
Da Merluzzo, mela, cime di rapa e rafano a Fegato grasso e passito: la cucina estetica e d’avanguardia di uno dei pi� talentuosi chef italiani, il romani (classe ’91) Andrea Antonini. Il tutto sul rooftop (da una stella Michelin) dell’Hotel Hassler — albergo-icona che domina tutto il centro della Capitale rappresentato oggi dalla sesta generazione di una dinastia di albergatori svizzeri, Roberto Wirth Jr e Veruschka Wirth — dove, anche grazie a un servizio studiato e dal ritmo perfetto diretto da Marco Amato, vige un’atmosfera di elegantissima informalit�, piuttosto rara in un ambiente di lusso.
P.zza Trinit� dei Monti 6, Roma – imagorestaurant.it
�Li Somari�
Piatti poveri curati come in un fine dining: dalle polpette di coda alla vaccinara all’hummus di lupini, un inno all’antispreco dello chef Adriano Baldassarre (gi� stella Michelin al �Tordomatto� a Roma).
Piazza Rivarola 21, Tivoli (Rm) – lisomari.com
�La Terrazza�
Si ispira al surrealismo nel suo primo menu a �La Terrazza� Salvatore Bianco. Classe ’78, di Torre del Greco (Campania), si � formato con Gualtiero Marchesi di cui � stato sous-chef per cinque anni, prima di passarne dieci al �Comandante� a Napoli a cui aveva conquistato la stella nel 2012, mantenendola fina alla chiusura dell’insegna.Questa nuova esperienza romana lo trova in un’eccezionale forma professionale. Nei piatti de �La Terrazza� nulla � come sembra. Pasta al tartufo senza tartufo, vegetali dalla texture di un filetto, tiramis� con aceto al caff� e un servizio di sala dal ritmo perfettamente studiato… il tutto all’ultimo piano con vista mozzafiato dell’Hotel Eden, l’albergo romano (fondato nel 1889) cinque stelle lusso di Dorchester Collection.
Via Ludovisi 49, Roma – dorchestercollection.com
�Coro�
Ronald Bukri — dopo essere stato con importanti maestri come Igles Corelli e Gaetano Trovato — sperimenta braci e fermentazioni in un’ex chiesa del ‘500 resa capolavoro di design all’interno di Palazzo Petrus, antica dimora nobiliare recuperata con una maniacale cura per i dettagli. Da ordinare: Pancia di pecora marinata due giorni e cotta 36 ore con calamaro scottato. Il servizio di sala, impeccabile e divertente, � curato dal direttore — e socio dello chef in questa impresa — Francesco Perali.
Via dei Gualtieri 1, Orvieto (Tr) – cororistorante.it
�Podere Belvedere�
In un casolare del ’700 la cucina ancestrale di Edoardo Tilli — chiantigiano, classe ’84 — che insieme alla moglie Klodiana Karafilaj porta in tavola il massimo della sostenibilit� della carne, tra ossidazioni e frollature lunghissime. Una filosofia che il cuoco toscano ha voluto raccontare nel libro Deep Raw — uscito lo scorso novembre per Maretti Editore — curato da Sara Favilla, con le fotografie di Lido Vannucchi, i cui scatti esplorano il rapporto con l’animale, con la sua vita e con la sua morte.
Via S. Piero a Str. 23, Pontassieve (Fi) – poderebelvederetuscany.it
�Kresios�
� un esercizio di fiducia quello che si fa nell’insegna — premiata con due stelle Michelin — dell’ingegnere informatico (classe ’82) diventato chef per passione Giuseppe Iannotti: il cliente non sceglie. Ma ottiene la possibilit� di tornare bambino tra servizio giocoso e piatti-madeleine. Vedi la sua versione della pastina al formaggino. Indimenticabile.
Via S. Giovanni 59, Telese (Bn) – kresios.com
�Concettina ai Tre Santi�
La pizza napoletana secondo Ciro Oliva — classe ’92, nato e cresciuto nel rione Sanit�— : impasto classico, ingredienti di qualit�. Micropanino con polpetta e Montanara alla genovese due must.
Via Arena della Sanit� 7, Napoli – concettinaaitresanti.com
�Sustanza�
Pasta mischiata con brodo di mandorle, verdure alla cenere e alici marinate: Marco Ambrosino — chef filosofo, classe 1984, di Procida, grande studioso dei cibi e delle tradizioni — racconta una cucina mediterranea stratificata, tra influenze nordafricane e mediorientali, fermentazioni e colature. Il tutto al secondo piano dell’hub del gusto �ScottoJonno�, ex caff� chantant dal magnifico design Liberty che ospita anche un cocktail bar e un bistr�.
Galleria Pr. di Napoli 13, Napoli – sustanzanapoli.com
�Le Lumie�
La vista su Favignana e le ricette siciliane di Emanuele Russo, come la Caponata di Polpo in agrodolce con cioccolato di Modica. Chiedete il pairing con il Marsala.
Contr. Fontanelle 178/B, Marsala (Tp) – ristorantelelumie.com
�Desserteria Bonfissuto�
Granita, brioscia, lievitati — che hanno reso i Bonfissuto leggendari — e un must: mattonella di panettone e gelato al pistacchio. Indimenticabile.
Viale della Vittoria 72, Canicatt� (Ag) – bonfissuto.com
�Table�
Grandi ingredienti e genio nel locale-rivelazione di Bruno Verjus. Studente di medicina, fotografo, imprenditore in Cina, conduttore radiofonico, critico gastronomico, scrittore, nel 2013 (a 54 anni) � diventato patron e chef autodidatta del suo ristorante — in un quartiere defilato di Parigi, con un sinuoso bancone, qualche tavolo e una ventina di coperti — che in meno di dieci anni ha conquistato due stelle Michelin (oltre a un macaron verde) e il terzo posto fra i migliori ristoranti del mondo per la classifica 50 Best Restaurants, diventando il prototipo internazionale del cuoco contemporaneo nella sua accezione pi� colta. Segnatevi questi piatti: coscette di rana al burro e curry verde, tartelletta fragole e pisellini. Ma la lista continua.
3 rue de Prague, Parigi – table.paris
�Sesamo�
Con la lasagnetta alle carni bianche o con la millefoglie di radicchio ci si sente in Italia, o meglio in Veneto. Eppure, le materie prime sono tutte marocchine: Riccardo Barni, chef del gruppo dei fratelli Alajmo — tre stelle Michelin a �Le Calandre� a Rubano (PD) —, ha saputo creare una filiera locale eccelsa.
Rue A. Abbas El Sebti, Marrakesh – alajmo.it
�Gohyang Kalguksu�
Celebrata da Netflix tra i migliori street food dell’Asia, Cho Yonsoon serve noodle al coltello e mandu (ravioli) al kimchi e manzo nel suo piccolo chiosco al mercato.
Gwangjang Market, Seoul –
�Epta Martyres�
Vini greci, meze e atmosfera rilassata nell’enoteca diventata subito di culto grazie a una cucina contemporanea e a una cantina ricercata.
Menechmou 3B, Atene
�RavioXo�
Il locale stellato (ma pop: � in un centro commerciale!) di Dabiz Mu�oz — classe ’80, madrileno, pluripremiato come migliore chef del mondo, nonch� tre stelle Michelin con il suo ristorante �DiverXo� — serve ravioli dal mondo e ottimi drink. Uno solo l’obiettivo: divertire.
Plaza G�mez-Moreno 5, Madrid – ravioxo.com
23 gennaio 2025 (modifica il 23 gennaio 2025 | 15:04)
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