Contributi artigiani e commercianti: sconto del 50% e bonus mamme. A chi spettano

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La Manovra di bilancio 2025, approvata con la Legge 30 dicembre 2024 n. 207, introduce importanti novità, non solo per la riduzione del cuneo fiscale e il sostegno ai lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, ma anche per i lavoratori autonomi, grazie a due misure specifiche sui contributi artigiani e commercianti.
La prima, prevista dall’articolo 1, comma 186, consiste in uno sconto del 50% sui contributi previdenziali per chi si iscrive per la prima volta alle gestioni INPS dedicate ad artigiani e commercianti.
La seconda misura riguarda il Bonus mamme lavoratrici, che non è più riservato solo alle dipendenti a tempo indeterminato, come nella Manovra 2024, ma diventa una misura strutturale estesa anche alle lavoratrici autonome (articolo 1, comma 219).

Vediamo nel dettaglio queste novità.

Artigiani e commercianti: sconto contributi 2025 del 50%

La Legge di bilancio 2025, in vigore dallo scorso 1° gennaio, ha stabilito, all’articolo 1 comma 186, che i lavoratori iscritti nell’anno corrente, per la prima volta, ad una delle gestioni speciali autonome degli artigiani e degli esercenti attività commerciali di cui al comma 1, articolo 1, Legge 2 agosto 1990, numero 233, e che percepiscono redditi d’impresa, anche in regime forfettario, possono chiedere una riduzione contributiva pari al 50%.
Misura estesa anche ai collaboratori familiari che si iscrivono per la prima volta alle gestioni artigiani / commercianti.

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Durata dello sconto contributi

La riduzione dei contributi al 50% sarà valida per un periodo di 36 mesi, senza soluzione di continuità di contribuzione a una delle due gestioni INPS, a decorrere dalla data di, in alternativa:

  • avvio dell’attività di impresa;
  • primo ingresso nella società;

entrambi necessariamente avvenuti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2025 ed il 31 dicembre 2025.

Come funziona lo sconto per artigiani e commercianti

In attesa delle consuete istruzioni dell’INPS sulle modalità operative dello sgravio, diciamo anzitutto che, la misura si traduce per il beneficiario e neo-iscritto in un abbattimento dei contributi in misura pari al 50%.

È importante sottolineare che il bonus introdotto dalla Manovra 2025 non è cumulabile con altre agevolazioni attualmente in vigore che prevedono riduzioni dell’aliquota contributiva INPS, rendendolo quindi un’opzione alternativa.”

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Sconto contributi al 50% tra gli aiuti de minimis

L’agevolazione prevista dal comma 186 della Legge di bilancio è concessa in base al Regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione Europea, del 13 dicembre 2023, che disciplina l’applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea in materia di aiuti de minimis.”

L’espressione “aiuti de minimis” si riferisce a un principio del diritto dell’Unione Europea secondo cui alcune forme di aiuto di Stato concesse alle imprese non necessitano di notifica alla Commissione Europea, poiché il loro impatto sulla concorrenza e sul commercio all’interno dell’UE è considerato trascurabile.

Quindi, questo sconto contributivo per artigiani e commercianti, in vigore nel 2025, rientra in questa categoria di aiuti di Stato di importo limitato, che possono essere concessi senza la necessità di autorizzazione preventiva da parte della Commissione Europea.

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Come ottenere lo sconto contributi del 50%

Al fine del riconoscimento della riduzione contributiva, gli interessati devono inviare domanda online all’Inps, accedendo con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.
Anche per le modalità di accesso allo sgravio si attendono i necessari chiarimenti dell’Istituto.

Bonus mamme lavoratrici 2025

La Manovra 2025 introduce in via strutturale a decorrere dall’annualità corrente (articolo 1, comma 219) uno sgravio contributivo a beneficio delle mamme lavoratrici, diverso rispetto alla misura simile già contemplata dalla Legge 30 dicembre 2023, numero 213.

A differenza di quest’ultima, infatti, riconosciuta alle sole lavoratrici dipendenti con contratto a tempo indeterminato, il Bonus mamme di cui alla Manovra 2025 spetta a:

  • lavoratrici dipendenti, esclusi i rapporti di lavoro domestico;
  • lavoratrici autonome che percepiscono almeno uno tra:
    • Redditi di lavoro autonomo;
    • Redditi d’impresa in contabilità ordinaria;
    • Redditi d’impresa in contabilità semplificata;
    • Redditi da partecipazione.

Alle lavoratrici autonome è altresì richiesto di non aver optato per il regime forfettario.

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A chi spetta lo sgravio per lavoratrici autonome

Le lavoratrici autonome possono accedere allo sgravio se risultano, cumulativamente:

  • madri di due o più figli;
  • con un reddito imponibile ai fini previdenziali non superiore a 40 mila su base annua.

Durata del bonus mamme lavoratrici autonome

Lo sgravio dura fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.
Tuttavia, a decorrere dal 2027 per le madri di tre o più figli l’esonero opera fino al mese del compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo.

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