Scandalo alla Commissione Ue: soldi alle lobby ecologiste a sostegno del Green Deal.

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Ci risiamo! Dopo il Qatar-Gate, dello scorso 2022 e ormai finito nel dimenticatoio, l’Ue scivola nuovamente nel torbido. Questa volta, a inciampare nel pantano, è stata la Commissione von der Leyen che, secondo il quotidiano olandese De Telegraaf, avrebbe pagato segretamente (chissà se con parte del famoso miliardo di euro speso ogni anno in consulenze dalla Commissione Ue), gruppi ambientalisti per sostenere il cosiddetto Green Deal europeo e le politiche “verdi” dell’ex commssario Frans Timmermans, il famigerato “falco dell’ambientalismo ideologico europeo”.

Politiche, si scopre ora con l’inchiesta del De Telegraaf, che di verde avevano solo il colore dei soldi. Il quotidiano, infatti, ha citato contratti riservati, tra cui uno da 700mila euro per orientare il presunto dibattito sull’agricoltura.

Il quotidiano, per esempio, parla di una campagna a favore della Nature Restoration Law, fortemente voluta da Timmermans, e che sarebbe stata “promossa da un’organizzazione coordinata di 185 associazioni ambientaliste”.

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“Per anni la Commissione Ue ha sovvenzionato lobby ecologiste per fare pressioni a favore del Green deal – tuonano dal quotidiano De Telegraaf -. Alle organizzazioni sono stati addirittura assegnati obiettivi per risultati concreti di lobbying presso eurodeputati e Paesi membri”.

Un merdone non da poco per la Commissione “vonderleyana”, alla quale è stato chiesto di rendere pubbliche le carte, così da meglio valutare responsabilità all’interno dell’Esecutivo europeo.

Tra i primi a commentare la vicenda anche l’eurodeputato italiano, Carlo Fidanza: “Dall’Olanda arriva una notizia preoccupante: l’ex Vicepresidente Timmermans avrebbe usato i fondi della Commissione per rafforzare la lobby ultra-green. Un fatto gravissimo su cui occorre immediatamente fare luce”.

Dello stesso parere il collega Nicola Procaccini, per il quale si tratterebbe di “una situazione preoccupante, su cui è necessario fare luce e andare a fondo per capire se Bruxelles ha agito in maniera irregolare per imporre politiche ambientali attraverso l’illegalità”.

Falco dell’ambientalismo ideologico, ricordiamolo, che aveva lasciato la Commissione Europea dopo aver imposto misure radicali come lo stop alle auto endotermiche entro il 2035 e la direttiva sull’efficienza energetica delle case. Decisioni che creeranno problemi negli anni a venire per tante famiglie europee.

“Pretendiamo trasparenza e chiediamo che la Commissione europea faccia chiarezza sul caso Timmermans – dichiarano oggi da Coldiretti -. Per anni sono stati criminalizzati i produttori agricoli e i coltivatori diretti di tutta Europa come il male assoluto, ergendo alcune delle associazioni ambientaliste più importanti a giudici di un tribunale della storia che pretendeva di condannarli. L’inchiesta del quotidiano olandese De Telegraaf non ci sorprende, ha svelato ciò che avevamo denunciato con fermezza già anni fa sollevando ripetutamente dubbi su presunti conflitti di interesse. Se quanto emerso dovesse essere confermato, la verità è che abbiamo sempre avuto ragione nel sostenere che dietro il Green Deal di Timmermans si nascondeva un’agenda politica a senso unico, capace solo di favorire interessi di parte e non di garantire l’equilibrio tra la sostenibilità ambientale e la necessità di proteggere la nostra agricoltura, infliggendo gravi danni alle filiere agricole in nome di un ambientalismo ideologico. Per anni – concludono – è stata demonizzata la figura dell’agricoltore e del coltivatore diretto che invece ancora adesso, in un momento storico segnato dagli effetti devastanti del cambiamento climatico, restano i veri custodi del territorio, dell’ambiente e del patrimonio agroalimentare”.

Associazione di categoria che, nel lontano 2021, aveva denunciato “l’imbroglio verde europeo” agito da multinazionali senza scrupoli e i cui interessi sono legati, per esempio, “ad altre forme di business come quello dei cibi fatti in laboratorio, su cui sta investendo una lobby di oligarchi multimiliardari”, ricordano da Coldiretti.

Se questa notizia fosse confermata, saremmo di fronte ad uno scandalo di proporzioni enormi! Utilizzare i soldi degli europei per finanziare lobby ambientaliste a sostegno di politiche già decise, infatti, non potrebbe che creare ulteriore euroscetticismo e, di fatto, nocumento alla credibilità europea.

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foto Mohamed Hossam Copyright: © European Union 2022 – Source : EP



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