di Mauro Bonciani
489 milioni di costo previsto per il primo lotto Prato-Campi e la sua realizzazione entro il 2030. I sindaci e Giani: «Se arrivano il 50% dei fondi possiamo farla. «Un’opera strategica»
Archiviato il metro-tram Peretola-Pecci, la Regione punta forte sul tram veloce Stazione centrale di Prato-Campi, con in futuro un secondo lotto Campi-Peretola per arrivare direttamente a Firenze. Una tramvia Prato-Campi-Firenze insomma con 489 milioni di costo previsto per il primo lotto Prato-Campi e la sua realizzazione entro il 2030.
Il nuovo progetto sarà trasmesso dalla Regione a Roma, al ministero dei trasporti, entro il 31 gennaio, data fissata dal bando del ministero per chiedere il cofinanziamento delle tramvie, assieme ai progetti per il prolungamento della tramvia da Careggi al Meyer e al prolungamento del tram dal Polo scientifico al centro di Sesto Fiorentino.
Ma adesso i riflettori sono tutti per la Prato-Campi, con i due sindaci a Palazzo Strozzi Sacrati, assieme al governatore Eugenio Giani e all’assessore regionale ai trasporti, Stefano Bacelli.
La linea
La linea sarà lunga 8,3 chilometri, con 13 fermate e la realizzazione di tre nuovi viadotti, in un percorso in parte urbano e in parte extraurbano dove i nuovi tram potranno arrivare ad 80 km/h, dove le fermate saranno distanti 800-900 metri contro i 350-400 metri delle fermate nel tessuto cittadino.
E il secondo lotto, ancora da progettare, collegherà Campi con Firenze Peretola, dove arriva la linea T2.
Le reazioni
«Quattro anni fa avevo lanciato l’idea della tramvia Peretola-Museo Pecci, con il project financing di Alstom, ma poi le verifiche hanno mostrato che non sarebbe stata economicamente sostenibile la sua gestione perché arrivava a solo alla periferia di Prato. Così abbiamo studiato un altro percorso e ora ci siamo. Tra pochi giorni trasmetteremo il progetto a Roma — ha detto il presidente della Regione, Eugenio Giani — Il tram in questo primo lotto parte dalla stazione centrale di Prato, ne attraversa il centro urbano e prosegue fino alla Villa Montalvo di Campi Bisenzio, una linea che rappresenta una svolta importante che porterà il trasporto pubblico su ferro nella Piana. Il capolinea non sarà distante da quello della linea Piagge-Campi, ci sarà un bus navetta tra i due capolinea. Sarà una rivoluzione epocale in un territorio che va visto nel suo insieme, quello che io chiamo sistema Fi-Po, Firenze Prato, che raggruppa un totale di 800 mila abitanti».
«È un’opera strategica — ha spiegato la sindaca Bugetti — che migliorerà la viabilità urbana e interprovinciale e l’ambiente perché in giro ci saranno meno auto». Per il sindaco Tagliaferri «Campi è al centro della mobilità fiorentina, e questa nuova infrastruttura rappresenta un passo fondamentale in questa direzione» e sulla linea Piagge-Campi e il rebus del suo ultimo tratto, che doveva essere risolto in questi giorni, ha detto: «Entro la primavera approveremo il progetto definitivo, poi partono i cantieri. La linea non è in discussione». L’assessore Stefano Bacelli ha sottolineato «è una novità assoluta, perché si parla di un tram veloce» ed ha spiegato: «Sono tram già in uso in Francia e Germania, più lunghi di quelli che vediamo ora e che nei tratti extraurbani vanno più veloci. Le simulazioni dagli studi trasportistici prevedono qualcosa come 21 milioni l’anno per questo primo lotto».
E su soldi e tempi Giani ha aggiunto: «Se il ministero ci darà almeno il 50% di fondi potremo farla, un investimento di duecento milioni per noi è sostenibile, ma auspico che ci diano il 70-80%. E i tempi saranno condizionati dai finanziamenti, da se arriveranno è realistico partire nel 2026 e realizzarla entro il 2030».
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