Le opposizioni unite chiedono alla premier Meloni e al ministro della Giustizia Nordio di riferire urgentemente sul caso di Najim Osama Elmasry, il comandante della polizia giudiziaria libica noto come Almasri scarcerato ed espulso a poche ore dall’arresto a Torino su mandato di cattura della Corte penale internazionale. Il comandante libico è accusato di crimini contro l’umanità per le torture nel lager libico di Mitiga, teatro di quotidiane violazioni dei diritti umani.
“La scarcerazione di Almasri un favore alla Libia? È una questione giuridica imposta dai giudici”, dice il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro rispondendo alle accuse delle opposizioni che parlano di “vergogna nazionale dalle ombre inquietanti”. Ma a chiedere lumi al governo è la stessa Corte penale internazionale con un comunicato in cui chiede spiegazioni al governo: “Senza preavviso o consultazione con la Corte, Alamsri è stato rilasciato e riportato in Libia”. “La Corte sta cercando, e non ha ancora ottenuto, una verifica da parte delle autorità sui passi che sono stati compiuti”, si sottolinea nella nota, nella quale si ricorda “il dovere di tutti gli Stati parte di cooperare pienamente con la Cpi nelle sue indagini e azioni penali”.Â
Perché Almasri è stato liberato
Il rilascio sarebbe dovuto a un errore procedurale: per i mandati della Corte penale internazionale serve infatti una procedura specifica che non sarebbe stata rispettata. L’ordinanza di scarcerazione della Corte d’Appello di Roma chiarisce infatti che gli agenti non avevano il potere di procedere autonomamente al fermo. Il passaggio preliminare attraverso il ministro della Giustizia non sarebbe avvenuto, invalidando l’arresto.
Ciononostante, le opposizioni chiedono al governo di chiarire perché Almasri fosse in Italia “e, soprattutto, perché sia stato rimesso in libertà con tale urgenza, nonostante i mandati di cattura internazionale”, ha detto in aula il deputato dem Paolo Ciani. Fa discutere inoltre il presunto volo dell’aeronautica militare italiana che sarebbe stato usato per il rimpatrio di Almasri, accolto a Tripoli da una folla in festa.
Immagini che “fanno rabbia”, interviene Nicola Fratoianni di Avs: “È più che sconcertante vedere Almasri festeggiare il ritorno in Libia a bordo di un volo di Stato italiano. Un personaggio su cui pende un ordine di cattura emesso dalla Corte penale internazionale dell’Aja, accusato di torture, violenze, e altre violazioni dei diritti umani, responsabile del terribile campo per migranti di Mitiga”.
Il rilascio del generale, rincara Angelo Bonelli, è “una vergogna nazionale che getta un’ombra inquietante sul nostro Paese. Un criminale, noto trafficante di esseri umani e torturatore è stato scarcerato grazie ad un errore procedurale secondo il ministro Nordio ma in realtà ci troviamo di fronte ad unìomissione. Questa è una vera e propria omissione grave, dietro la quale si intravede chiaramente la regia di Palazzo Chigi”. “Ci devono spiegare perché un uomo con un mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini contro l’umanità sia stato rimandato a casa con tutti gli onori, addirittura con un volo di Stato. Io non riesco a credere che sia un errore, io non riesco a credere che il ministro Nordio e tutto l’apparato non sapessero”, ha accusato alla Camera la vicepresidente del Movimento 5 Stelle, Chiara Appendino.
Chi è Almasri
Ad accogliere il torturatore libico in patria c’era tra gli altri Abdul Rauf Kara, comandante salafita a capo Forza di deterrenza speciale (Rada) di cui Almasri fa parte. Si tratta di un gruppo militare islamista molto potente nel panorama delle varie fazioni militari che costellano il frammentato quadro politico della Libia.
Dal 2021 Almasri ha iniziato a dirigere l’Istituto di Riforma e Riabilitazione della polizia giudiziaria di Tripoli, responsabile di supervisionare le prigioni di Jdeida, Ruwaimi Ain Zara e Mitiga, dove, oltre a numerose organizzazioni umanitarie, anche il Consiglio per i diritti umani dell’Onu ha riconosciuto gravissime e persistenti violazioni dei diritti umani.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità *****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link