Sono 1.400 le opportunità lavorative offerte dalle imprese della provincia nel mese di gennaio, 70 in più rispetto allo stesso mese del 2024 (+5,3%) e 3.630 nel trimestre gennaio-marzo 2025, 30 in più rispetto all’intero trimestre dell’anno precedente (+0,8%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, iniziativa a cui partecipa la Camera di commercio di Sondrio.
I servizi programmano 900 ingressi a gennaio (+9,8%) e 2.190 nel trimestre (+2,3%), con il comparto turistico, comprensivo dei servizi di alloggio e ristorazione, che stima 360 entrate nel mese, seguito da commercio (210), servizi alle imprese (160) e servizi alle persone (160).
A gennaio l’industria programma complessivamente 510 entrate (con nel gennaio 2024) e 1.440 nel trimestre (-0,7%), di cui, a gennaio 390 per l’industria manifatturiera e 120 nelle costruzioni (rispettivamente 950 e 490 nell’intero trimestre), superando le entrate previste per il mese e per il trimestre dal settore turistico, che normalmente costituisce il principale traino della crescita occupazionale, che stima 360 ingressi a gennaio e 850 nel trimestre.
A ricercare personale a gennaio sono prevalentemente le piccole imprese fino a 49 dipendenti, che stimano 840 ingressi, pari al 60% del totale (62,2% nel trimestre, con un totale di 2.260 ingressi preventivati). Seguono le medie imprese (tra 50 e 249 dipendenti), rispettivamente con 310 assunzioni previste nel mese corrente e 710 nel trimestre, quindi le grandi imprese (oltre i 250 dipendenti), con 250 ingressi a gennaio e 660 nel trimestre.
Il mismatch
Stabile e sempre elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, con le imprese della provincia che dichiarano difficoltà di reperimento per circa 735 assunzioni (52,5% del totale), confermando come causa prevalente la mancanza di candidati (nel 37,6% dei casi), mentre la “preparazione inadeguata” si attesta all’11,3%. In particolar modo, risultano difficili da reperire attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno (81%), meccanici artigianali, montatori, riparatori, manutentori di macchine fisse e mobili (79,1%), addetti alle rifiniture delle costruzioni (78,6%) e autisti (74,1%). Tra le figure dirigenziali e ad elevata specializzazione risultano praticamente impossibili da reperire i tecnici della salute (89,5%), mentre tra gli impiegati delle professioni commerciali e dei servizi si fatica a reperire personale qualificato nei servizi sanitari e sociali (87%) e nei servizi personali (83,3%).
Sotto il profilo dell’istruzione, cresce rispetto al mese precedente la ricerca di laureati (10%), personale con diploma di scuola media superiore (25%) e di scuola dell’obbligo (26%), mentre diminuisce sensibilmente la ricerca di personale con qualifica o diploma professionale (37%), che rimane comunque il profilo di istruzione maggiormente richiesto.
Tra le qualifiche di formazione o diploma professionale risulta difficile da reperire il personale ad indirizzo elettrico (75%), servizi di promozione e accoglienza (64%), sistemi e servizi logistici (60,5%) e ad indirizzo meccanico (60%). Mancano anche laureati ad indirizzo sanitario e paramedico (85,7%) e insegnamento e formazione (73,5%), così come diplomati ad indirizzo socio-sanitario (83,3%), turismo, enogastronomia e ospitalità (71,9%) e meccanica, meccatronica ed energia (61,9%), in tutti i casi per mancanza di candidati.
I contratti
Per quanto riguarda la tipologia contrattuale aumentano i contratti stabili (contratto a tempo indeterminato o apprendistato), che risultano pari al 23% del totale, mentre i contratti a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita) costituiscono il 77% del totale.
Per una quota pari al 60% delle entrate viene richiesta ai candidati esperienza professionale specifica o nello stesso settore.
L’interesse per i giovani con meno di 30 anni si attesta al 28%, soprattutto per l’inserimento in aree commerciali e di vendita (45,6%) e in mansioni tecniche e della progettazione (34%).
Tutti i risultati dell’indagine sono disponibili sul sito camerale: https://www.so.camcom.it/
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