Come emerge dal Monitor dei Distretti e dei Poli della Toscana, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, buona parte della crescita è legata principalmente al balzo registrato nelle esportazioni del distretto dell’Oreficeria di Arezzo (+ 119%) e del polo Farmaceutico toscano (+33,3%) che insieme rappresentano più del 45% delle esportazioni del 2024 delle specializzazioni monitorate.
Alcune realtà del sistema moda mostrano evidenti segnali di rallentamento, in particolare il distretto della Pelletteria e calzature di Firenze (- 21,5%) e dell’Abbigliamento di Empoli (-7,7%) per effetto della debolezza della domanda e del calo dei consumi che ha penalizzato l’intero comparto. Inoltre, hanno influito anche diverse politiche distributive e una riorganizzazione delle piattaforme logistiche che hanno riguardato soprattutto l’area fiorentina.
Il Tessile e abbigliamento di Prato registra una contrazione complessiva più contenuta (-3,7%), frutto di risultati eterogenei tra la componente del tessile (-10,7%) e l’abbigliamento, che mostra una tenuta maggiore (+2,5%).
Per la Concia e calzature di Santa Croce il calo delle esportazioni (-3,3%) è legato alle lavorazioni più a valle di calzature che è compensato solo in parte dall’aumento di vendite di concia e pelletteria (+2,0%).
Ottimo l’andamento del distretto dell’Oreficeria di Arezzo che è passato da 3,5 miliardi di euro di esportazioni in tutto il 2023 a 5,3 miliardi nei primi nove mesi del 2024. Questo risultato è legato principalmente all’andamento delle vendite verso la Turchia che sono cresciute di 2,7 miliardi, consolidando un fenomeno, che si era già manifestato alla fine del 2023, legato anche agli effetti di politiche all’importazione introdotte dal governo di Ankara, in un contesto altamente inflazionistico che spinge gli investimenti in oro. Al netto della componente turca, e nonostante una domanda mondiale di gioielli in oro in calo, il distretto ha comunque realizzato una crescita del 7,4%, grazie, in particolare, al buon andamento delle vendite verso Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e Francia.
Un ulteriore apporto rilevante alla crescita delle specializzazioni toscane è legato ai poli della farmaceutica e biomedical e che, nel periodo gennaio-settembre, hanno realizzato 7,5 miliardi di euro di esportazioni, grazie soprattutto al polo Farmaceutico toscano che riveste il ruolo principale con il 95%delle esportazioni dei poli. Tra i mercati di destinazione, si consolida il ruolo degli Stati Uniti (+11,7%), ma spicca la crescita verso Germania e Spagna, che si sono rafforzate soprattutto a partire dal secondo trimestre 2024.
Anche la filiera agro-alimentare realizza una crescita di 459 milioni (+29,2%) superando i 2 miliardi di euro di esportazioni nei primi nove mesi del 2024, risultato dovuto principalmente al distretto dell’Olio toscano che ha superato il valore di un miliardo di euro di vendite all’estero in un contesto di incremento dei prezzi legato anche alla scarsità della materia prima della precedente stagione. Gli Stati Uniti si confermano primo mercato di riferimento – rappresentano infatti più del 40% dell’export del distretto – ma si sono verificate crescite rilevanti anche verso Germania e Francia.
Positivo anche il risultato del distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi che ha realizzato 669 milioni di euro di esportazioni con una crescita dell’11,1% maturata soprattutto nel mercato nordamericano che rappresenta più della metà dell’export.
Grazie al balzo del secondo trimestre e alla tenuta nel terzo trimestre, il distretto Florovivaistico di Pistoia con 282 milioni di euro di esportazioni mostra una leggera crescita rispetto ai primi nove mesi del 2023 sostenuta soprattutto dal mercato tedesco e dalla Romania.
Il comparto dei Mezzi di trasporto conferma i buoni risultati ottenuti nel 2023 e realizza una crescita del 27,1%, sostenuta sia dalla Nautica di Viareggio (+39,7%) sia dalla Camperistica della Vald’Elsa che ha realizzato 779 milioni di euro di esportazioni (+10,4%), con un andamento nettamente superiore alla crescita registrata in Europa in termini di immatricolazioni di camper e caravan, che secondo le statistiche dell’European Caravan Federation si è attestata al +5,6%.
Nel terzo trimestre il distretto del Cartario di Lucca riesce a invertire la tendenza dei primi sei mesi e realizza una crescita del +7,8% che porta le esportazioni a 1.026 milioni di euro e attesta il calo a 80 milioni (-7,3%) rispetto al periodo gennaio-settembre 2023. In termini di mercati di sbocco, la Francia si conferma al primo posto con 266 milioni di euro in crescita del 4,4%, aumento che è compensato dalla riduzione di vendite verso la Germania. La contrazione maggiore si registra nelle esportazioni verso la Polonia che è passata dalla terza alla sesta posizione tra i mercati di sbocco.
Sempre nella filiera dell’industria cartaria, si segnala il dato in ripresa per il distretto delle Macchine per l’industria cartaria di Lucca che ha realizzato 466 milioni di euro e cresce dell’11,8%, trainato principalmente da un balzo di vendite in Messico e in Francia, oltre che dal buon andamento negli Stati Uniti.
I distretti del sistema casa,grazie al buon andamento del distretto del Marmo di Carrara registrano una crescita del +7,3%. In particolare, il distretto di Carrara ha realizzato 582 milioni di euro di esportazioni con una crescita del 10,7% maturata in tutti i comparti dal marmo grezzo, alla pietra lavorata e alle macchine per cava. Tra i diversi mercati al primo posto si confermano gli Stati Uniti seguiti da Cina e Arabia Saudita grazie all’aumento rilevante di esportazioni di marmo lavorato nel primo semestre.
In calo, invece, l’export del Mobile imbottito e sistemi per dormire di Quarrata e Prato (-15,1%), condizionato dalla riduzione delle vendite verso Francia e Germania, solo in parte compensato dal buon andamento negli Stati Uniti.
Lo scenario di riferimento e il contesto competitivo restano condizionati da diversi fattori di incertezza, legati al persistere dei conflitti alle porte dell’Europa, alle tensioni geopolitiche internazionali e alla discontinuità rappresentata dall’elezione di Trump. Per i distretti toscani sarà necessario continuare a valorizzare e sostenere i propri punti di forza come l’alta qualità, la flessibilità e la spiccata proiezione sui mercati internazionali.
“I distretti e i politecnologici toscani continuano a mostrare un buon andamento confermando la capacità di cogliere le evoluzioni del mercato -commenta Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. –Come Banca dei Territori supportiamo il processo di crescita anche internazionale delle imprese attraverso un approccio integrato che unisce alle soluzioni finanziarie, percorsi formativi e una consulenza altamente specializzata, grazie ai nostri professionisti sul territorio e a partnership strategiche all’estero. Offriamo inoltre un rilevante sostegno alle imprese toscane e umbre: nei primi nove mesi del 2024 abbiamo erogato finanziamenti per 1,2 miliardi di euro, in relazione anche alle progettualità in ambito di Transizione 5.0 e alle erogazioni con garanzia Futuro di Sace”.
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