Esame di disegno di legge e proposta di legge in 1^ Commissione Regione Basilicata: audito Vincenzo Loisi (Direzione Generale Ambiente) su disegno di legge riguardante le “Norme in materia di tutela dei beni culturali ambientali e paesistici – snellimento procedure”

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Si è riunita questo pomeriggio, presso il Parlamentino lucano, la I Commissione consiliare permanente, presieduta da Fanelli (Lega). In apertura dei lavori, il consigliere regionale Lacorazza (Pd) ha chiesto al presidente della Commissione di verificare, come da richiesta di chiarimenti depositata a novembre del 2024, circa la nomina a Dg per la Programmazione di Alfonso Morvillo, se sia stato rispettato l’art. 47 dello Statuto regionale e in particolare il comma 3, secondo il quale: “…Il Consiglio, secondo le modalità previste dal Regolamento interno, entro dieci giorni dalla comunicazione della nomina, può richiedere chiarimenti alla Giunta in merito al possesso dei requisiti professionali previsti dalla normativa vigente. Ove la Giunta non fornisca i chiarimenti richiesti entro il termine perentorio di trenta giorni, la nomina deve ritenersi inefficace..”. Il presidente Fanelli ha assunto l’impegno di procedere a tale verifica.

A seguire l’esame del D.D.L. n. 20/2024: “Integrazione all’articolo 48 della Legge regionale 17 novembre 2016, n. 1 — Statuto della Regione Basilicata”. Con il Ddl si interviene sull’art. 48 della legge regionale 17 novembre 2016, n. 1 (Statuto della Regione Basilicata) che disciplina i poteri del Presidente della Giunta, attribuendogli la facoltà di nominare fino a tre Sottosegretari, scelti fra i Consiglieri regionali. Nel merito il Ddl prevede che “il Presidente della Giunta possa nominare fino a tre Sottosegretari individuandoli fra i Consiglieri regionali, realizzando così un principio di neutralità finanziaria, ed evitando, in tal modo, ulteriori costi a carico del bilancio regionale. Infatti, non percepiranno alcuna indennità aggiuntiva per l’esercizio delle funzioni loro assegnate rispetto a quella già percepita per il ruolo di Consiglieri regionali A loro saranno affidate specifiche attività e questioni inerenti all’esercizio del mandato presidenziale che saranno specificamente declinate nei decreti di nomina. Viene previsto che partecipino alle riunioni di Giunta regionale ma non ne faranno parte in senso organico, quindi non parteciperanno al voto, in quanto il loro ruolo rimane distinto rispetto a quello degli Assessori, esercitando funzioni di supporto al Presidente e non funzioni di governo. La loro partecipazione alle riunioni di Giunta avviene limitatamente alle materie inerenti ai compiti loro affidati”.

Il consigliere Lacorazza ha evidenziato che le Commissioni consiliari sono la vera cinghia di trasmissione tra attività di gestione e processo legislativo. Considerato che la rappresentanza del Consiglio regionale è già stata depotenziata dalla riforma che ha ridotto il numero dei consiglieri regionali, l’introduzione di incarichi di sottogoverno rischia di sottrarre ulteriori risorse alla capacità operativa degli organi consiliari. Per il consigliere Morea (Azione) la figura dei sottosegretari, invece, crea un ponte tra Giunta e Consiglio regionale e ciò rappresenta un valore aggiunto per le funzioni di entrambi gli organi. Anche Aliandro (Fi) esprime un parere positivo sul Ddl ritenendo che il ruolo dei sottosegretari crei un legame utile con la Giunta regionale. Inoltre, per Aliandro la riduzione del numero dei consiglieri regionali è un tema di cui farsi carico con una richiesta di revisione in sede di Conferenza Stato-Regioni affinché la rappresentanza  torni ad essere più congrua rispetto al carico di attività del Consiglio. La consigliera Araneo, che si riserva ulteriori valutazioni politiche sul Ddl, ritiene che il Consiglio regionale disponga già delle risorse necessarie al lavoro e alle attività di cui l’Organo è investito. Il Consigliere Marrese, al fine di motivare e approfondire la ratio del Ddl, richiede l’audizione in Commissione del presidente della Giunta Bardi e degli Assessori regionali. Il presidente Fanelli si fa carico della richiesta di Marrese, condivisa anche dalla consigliera Araneo.

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Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Fanelli, i consiglieri Lacorazza, Morea, Aliandro, Araneo e Marrese.

I Commissari hanno poi preso in esame la P.d.L n. 19/2024: “Disposizioni in materia di accesso ai corsi universitari di area sanitaria”, presentata ai sensi dell’art. 121 della Costituzione, d’iniziativa delle Consigliere Araneo e Verri. La proposta, illustrata durante la seduta dalla consigliera Araneo, è “finalizzata al superamento delle gravi criticità relative al sistema di accesso programmato ai corsi di laurea di medicina e alle altre facoltà di area sanitaria e mira ad arginare il grave problema dovuto alla carenza strutturale di medici e infermieri sia ospedalieri che territoriali, agendo attraverso la formazione e, anche, l’abolizione del numero chiuso ai corsi universitari di area sanitaria quale primo passo per cercare di colmare, progressivamente, questa grave carenza”. La consigliera Araneo, considerata la riforma in atto che a livello nazionale sta rivendendo le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e verificata la volontà comune dei Commissari, anche su proposta del Presidente Fanelli, ha acconsentito a trasformare la Pdl in una mozione condivisa da tutti, affinché il Consiglio possa esprimere il proprio indirizzo politico sulle scelte in corso.

Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Fanelli, i consiglieri Marrese, Morea e Galella.

Poi, l’audizione del funzionario della Direzione Generale Ambiente, Vincenzo Loisi, in merito al al D.D.L. n. 23/2024 “Modifiche all’articolo 7 della legge della Regione Basilicata 2 settembre 1993, n. 50 contenente: “Norme in materia di tutela dei beni culturali ambientali e paesistici — Snellimento delle procedure”. Il DDl propone modifiche all’articolo 7 della legge regionale 2 settembre 1993, n. 50, riguardante la tutela dei beni culturali, ambientali e paesaggistici, e l’aggiornamento delle procedure in linea con il D.P.R. 31/2017. Il provvedimento mira a semplificare ulteriormente le procedure, escludendo il parere della Commissione locale per il paesaggio in specifici casi, in attuazione del principio di sussidiarietà e con l’obiettivo di accelerare l’azione amministrativa.

Loisi ha spiegato che con il Ddl si allinea la rete regionale alle nuove normative per conseguire l’obiettivo di accelerare l’azione amministrativa. Le modifiche proposte semplificano le procedure riducendo il carico di lavoro degli uffici regionali, trasferendo ai Comuni i procedimenti semplificati come quelli relativi alle recinzioni contro i cinghiali e altri, restando in capo alla Regione il monitoraggio dell’intera procedura.

Poiché in merito è stato chiesto un parere all’Anci dalla IV Commissione, il Presidente Fanelli ha proposto che la votazione sul provvedimento avvenga in sede di Commissioni congiunte.

Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Fanelli, i consiglieri Polese, Aliandro e Araneo.

Successivamente, i Commissari hanno esaminato la P.D.L. n. 26/2024 recante: “Disposizioni per il riordino delle funzioni regionali di area vasta e disciplina dell’esercizio associato delle funzioni comunali”, di iniziativa dei Consiglieri Lacorazza, Cifarelli e Marrese. Ad illustrare la proposta il consigliere Lacorazza. “L’intento della PdL – ha affermato – è quello di riordinare il sistema delle funzioni e dei ruoli della Regione e degli Enti locali, affinché la Regione si concentri sulle funzioni di programmazione e legislazione per restituire autonomia gestionale e finanziaria alle Province e in generale per ridare ai Comuni e al territorio un maggiore protagonismo. Occorre dare più potere ai territori ai Sindaci e agli enti locali ma in una configurazione allargata, come quella delle Unioni”. Il presidente Fanelli ha raccolto la proposta di audire in Commissione l’Anci e l’Upi. Per la consigliera Araneo si rende necessaria anche l’audizione dei Presidenti delle Province di Potenza e di Matera.

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Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Fanelli, i consiglieri Lacorazza, Araneo, Marrese, Chiorazzo.

Ancora, la Commissione ha preso in considerazione la P.D.L. n. 34/2024 recante “Disciplina degli istituti di partecipazione democratica regionale”, di iniziativa dei Consiglieri Verri, Araneo, Chiorazzo, Vizziello, Cifarelli, Lacorazza, Marrese e Bochicchio. A presentare la proposta durante la riunione è la consigliera Verri (M5s). La finalità della Pdl – ha sostenuto – è regolamentare gli istituti democratici previsti dal nostro ordinamento e dallo Statuto Regionale: la petizione; le leggi di iniziativa popolare, i referendum (abrogativo, propositivo/approvativo, consultivo); l’istruttoria pubblica attraverso l’implementazione di norme chiare e strumenti accessibili con l’obiettivo principale di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini nelle decisioni pubbliche, garantendo così un sistema politico più inclusivo, trasparente e sensibile alle esigenze della comunità”. Il presidente Fanelli ha suggerito di acquisire un parere sullo strumento legislativo dalla Consulta di garanzia statutaria, non appena questa si sarà insediata.

Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Fanelli, la consigliera Verri.

A fine seduta, la consigliera Araneo ha richiesto al Presidente Fanelli, in virtù di un processo di revisione delle strutture amministrative della regione, avviato dalla Giunta regionale, se questo può essere oggetto di una presa d’atto da parte della Commissione. Il Presidente Fanelli ha proposto in merito di audire il DG delle risorse umane e organizzazione, Michele Busciolano, e i Sindacati del settore Funzione pubblica.

Hanno partecipato ai lavori, oltre al Presidente Fanelli (Lega), i consiglieri regionali Lacorazza (Pd), Marrese (Bd), Bochicchio (Avs-Psi-LBp), Araneo e Verri (M5s), Chiorazzo (Bcc), Galella (Fdi), Polese (Ol-Iv), Morea (Azione), Aliandro (Fi).

 

 

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