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La Corte di Appello ha accolto il ricorso: aderirà al Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo
Salvatore Giuffrida decade dalla carica di deputato regionale della Dc e al suo posto – dopo una sentenza della Corte di Appello di Palermo – subentra all’Ars Orazio Santo Primavera che aveva presentato un ricorso. Primavera era risultato il secondo dei non eletti alle regionali del 2022 nel collegio di Catania, nella lista “Sud chiama Nord” di Cateno De Luca. Giuffrida, invece, era primo dei non eletti ed era a sua volta subentrato al posto di Davide Vasta, dichiarato ineleggibile dal Tribunale di Palermo.
Il Tribunale di Palermo nel giugno scorso aveva rigettato il ricorso di Primavera, che aveva sollevato la questione della ineleggibilità o incandidabilità di Salvatore Giuffrida perché quest’ultimo era dirigente della Regione a Catania ed era stato collocato in aspettativa senza il rispetto del termine previsto dalla norma. Cambiano in parte gli equilibri a Sala d’Ercole perché Giuffrida aveva aderito al gruppo della Democrazia Cristiana mentre Primavera dovrebbe aderire al Movimento per l’Autonomia di Raffaele Lombardo. Primavera è stato assistito dall’avvocato Nunzio Andrea Russo.
La Corte d’Appello argomenta: «Giuffrida ha rimosso tardivamente la causa di ineleggibilità, non avendo chiesto l’aspettativa né nei 180, né nei 90 giorni prima del compimento di un quinquennio dalla data delle precedenti elezioni regionali (risulta del tutto indifferente stabilire se la posizione dirigenziale dallo stesso ricoperta rientri nell’art. 8 o nell’art. 10 della L.R. 29/51), di tal che lo stesso non può considerarsi eleggibile alla carica di deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana».
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