Quarticciolo, Veloccia: «Per la riqualificazione necessari 50 milioni. Dobbiamo fare patto per la legalità»

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L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia è intervenuto in commissione parlamentare al posto del sindaco Gualtieri

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Un piano in sette mosse per rilanciare il Quarticciolo, quartiere fra Centocelle e Alessandrino dove il governo ha deciso nel dicembre scorso di applicare il «decreto Caivano» e dove si sono ripetute violenze e aggressioni, l’ultima ai poliziotti il 17 gennaio. Il piano è stato presentato dall‘assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, che ha illustrato le linee guida durante le commissioni Bilancio e Ambiente della Camera, in sostituzione del sindaco Roberto Gualtieri.  Il piano punta a coniugare riqualificazione urbana e sviluppo economico, con attenzione al sostegno delle attività artigianali legate al Teatro dell’Opera e la creazione di un food district nella piazza principale del quartiere. «Dobbiamo lavorare – ha detto Veloccia – con un modello che attacchi frontalmente chi spaccia e fa soldi sulla pelle dei più giovani. Dobbiamo fare con tutte le realtà istituzionali e sociali un patto per la legalità». 

Rampelli: quartiere invivibile

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e esponente di Fratelli d’Italia, intervenuto in commissione nel chiarire che, «il governo nazionale ha esercitato i suoi poteri e mette in campo la sorveglianza rafforzata da parte delle forze dell’ordine per contrastare il crimine, lo spaccio e il consumo di droghe», ha incalzato Veloccia: «Abbiamo bisogno di sapere se tutti i soggetti coinvolti, Comune, Municipio e Ater sono d’accordo e quali strumenti intendano mettere in campo rispetto alle proprie competenze».  E poi ha proseguito: «Siamo stati accusati nei giorni scorsi di approccio securitario come fosse una bestemmia. Ma al Quarticciolo la gente onesta non vive il quartiere, resta rinchiusa in casa, il verde attrezzato inaugurato dall’Ater giorni fa è semi deserto, perché la zona è sequestrata da criminali, da spacciatori stranieri aumentati vertiginosamente per numero e per aggressività tanto da ribellarsi ai clan, da gruppi di estremisti occupanti abusivi di decine di locali pubblici provenienti anche da altre zone di Roma, cui è necessario dimostrare che lo Stato c’è e li protegge nel loro diritto a vivere in ambiente risanato e vivibilità nella totale legalità».




















































I fondi

Veloccia ha spiegato la necessità di un investimento complessivo di riqualificazione per un totale di oltre 50 milioni. «Sulla condivisione delle responsabilità per rigenerare il quartiere non posso che confermare che Roma Capitale, a prescindere da questo  intervento commissariale del governo, ha già messo oltre 20 milioni di interventi– ha chiarito Veloccia –. Qui stiamo parlando di un quartiere totalmente pubblico, che da quando è nato, negli anni ’40, è composto da case popolari. I 20 milioni messi da noi sono progetti in corso. Ovviamente la gran parte degli immobili non sono nostri, c’è un coinvolgimento della Regione, che del resto siede al tavolo a Palazzo Chigi. Così come stiamo facendo nei quartieri dei Pui (Tor Bella Monaca, Corviale, Santa Maria della Pietà, i tre ambiti dei progetti di riqualificazione del Pnrr, ndr.)». Quindi per il rilancio del Quarticciolo «occorrerebbero altri 30 milioni di euro».

Strade e illuminazione

Il primo punto fondamentale riguarda il rifacimento delle strade e dei marciapiedi, l’ammodernamento dell’illuminazione pubblica e il potenziamento dei sottoservizi, compresa la gestione delle acque meteoriche. Una priorità del piano è anche il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini, con un intervento specifico per le sedi municipali di via Prenestina e viale Palmiro Togliatti, per aumentarne l’efficienza e la sicurezza.

Attività culturali e sociali

La piazza principale del quartiere, cuore pulsante della vita sociale, sarà oggetto di una grande trasformazione. L’obiettivo è realizzare uno spazio moderno e vivibile, dove possano convivere attività culturali e sociali, e al contempo rappresentare un presidio concreto contro l’illegalità. Veloccia ha anticipato che la riprogettazione prevede un’architettura di pregio, pensata per esaltare le potenzialità della piazza e attrarre attività commerciali, con una proposta di creare un food district che valorizzi lo stile architettonico unico della borgata storica.

Aree verdi, scuole e sport

Un altro intervento cruciale riguarda la valorizzazione delle aree verdi per renderle fruibili e sicure, tra cui Largo Mola di Bari, Via Gioia del Colle, Via Castore Durante, Via delle Palme, Via Trani e Via Manduria. Un intervento è previsto per la scuola “Pirotta”, con l’idea di valorizzare le aree esterne attraverso attività sportive e ricreative. L’assessore ha sottolineato la necessità di interventi urgenti sugli impianti sportivi di via del Pergolato, che necessitano di un intervento commissariale per garantire la loro accessibilità, promuovendo così lo sport e la socialità tra i residenti.

Sicurezza informatica

Un altro aspetto fondamentale del progetto è il miglioramento della sicurezza, sia per quanto riguarda gli spazi pubblici che gli impianti, insieme al rafforzamento delle attività immateriali, come bandi e percorsi di coprogettazione, per favorire l’inclusione sociale e il coinvolgimento delle realtà locali. Questo elemento rappresenta il “software” di un quartiere che sta ricevendo un’importante opera di “hardware”.

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21 gennaio 2025 ( modifica il 21 gennaio 2025 | 15:52)

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