Ucraina Russia, le ultime notizie della guerra di Putin di oggi 21 gennaio. DIRETTA

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\”Dobbiamo essere onesti: quando guardiamo agli Usa dall’Europa come nostri alleati è chiaro che si tratta di alleati indispensabili e in tempi di guerra tutti siamo preoccupati del sostegno degli Usa. Ma qualcuno negli Usa si preoccupa che l’Europa possa abbandonarli un giorno? La risposta è no\”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando al Forum di Davos, in Svizzera.\n

La Cina \”è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell’ambiente esterno\”. Così il presidente Xi Jinping nell’incontro in videconferenza avuto nel pomeriggio all’indomani dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

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L’esercito ucraino ha annunciato di aver colpito un deposito di carburante e uno stabilimento di produzione di aeromobili nella Russia occidentale con droni d’attacco, confermando una notizia diffusa ieri da Mosca.

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Via libera dell’Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza seguita alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. \”Finora la posizione è sempre stata chiara, riteniamo di continuare a  dare sostegno all’Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per  un cessate il fuoco e aprire un confronto diplomatico necessario per  raggiungere una pace duratura\”, ha detto il ministro della Difesa,  Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre  2025 degli aiuti militari all’Ucraina.

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Via libera dell’Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza seguita alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. I sì sono stati 97, i no 26 e 40 gli astenuti. Precluse le altre risoluzioni, quelle di Avs ed M5s che avevano avuto parere contrario così come le altre di opposizione sulle quali erano state proposte riformulazioni che non sono state accettate.

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Sull’Ucraina è necessario \”trasformare l’impegno in un percorso che ci veda non più solo come sostegno alla resistenza ma come promotori della risoluzione, il nostro impegno deve evolversi in questo\”. Lo ha detto la senatrice Stefania Pucciarelli intervenendo a nome della Lega nell’ambito delle dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni del ministro Crosetto in Aula a Palazzo Madama. \”Si è parlato spesso – ha aggiunto – di una pace giusta che rischia di restare irraggiungibile se non si è ancorati alla realtà: credo sia giusto parlare di una pace realistica che non significa cedere alla prepotenza ma riconoscere che la diplomazia non può prescindere dal realismo\”. Con l’avvento dell’amministrazione Trump, ha detto ancora c’è un \”mutamento di prospettiva significativo che non possiamo ignorare: l’Europa deve essere parte attiva per uno stop alle ostilità e l’Italia ha una responsabilità particolare\” in questo.

Dilazione debiti

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Un impegno al governo a \”continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito NATO e Unione europea, nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari\”. E’ quanto si legge nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. Il documento firmato da tutto il centrodestra impegna inoltre il governo a \”proseguire il ruolo di mediazione dell’Italia, lavorando per una tregua o un cessate il fuoco in Ucraina, che è la strada obbligata per avviare una trattativa di pace riproponendo lo stile di Pratica di Mare, quello del dialogo e della ricerca della pace duratura creando le condizioni per l’avvio di una conferenza di pace analoga a quella che si è svolta in Svizzera il 15 e il 16 giugno 2024, con la più ampia partecipazione possibile dei maggiori attori internazionali\”. Si chiede inoltre di \”proseguire nel contributo alle iniziative di ricostruzione e sviluppo nonché di assistenza alla stabilità macro-economica dell’Ucraina\” e di \”continuare a garantire un supporto concreto al popolo ucraino anche aderendo a iniziative di assistenza umanitaria internazionali\”. Il documento indica inoltre la necessità di \”perseguire ogni possibilità di cooperazione industriale per soddisfare le esigenze immediate dell’Ucraina, rilanciandone al contempo l’economia devastata dalla guerra e creando efficaci e duraturi legami in termini di catene di approvvigionamento europee e tecnologie avanzate\”.

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\”Se tutti smettessimo di aiutare l’Ucraina cosa succederebbe? Che i quattromila colpi di artiglieria che cadono ogni giorno sarebbero caduti sui loro bersagli. Che oltre le 300 bombe di aereo sganciate ogni giorno, che gli oltre 12 mila droni, avrebbero raggiunto i loro obiettivi. Sì, forse avremmo raggiunto la pace perché non ci sarebbe più l’Ucraina, senza più alcuna persona viva. Avremmo raggiunto la pace che si trova anche nei cimiteri\”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina.

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\”Finora la posizione è sempre stata chiara, riteniamo di continuare a dare sostegno all’Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per un cessate il fuoco e aprire un confronto diplomatico necessario per raggiungere una pace duratura\”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina. \”A nessuno di noi piace la guerra – ha sottolineato Crosetto -. Abbiamo dato fin dall’inizio la nostra disponibilità a essere presenti quando ci sarà la pace, ad appoggiare in qualunque modo il percorso di pace e siamo qui a ribadirlo. Tutta l’Italia non vede l’ora di appoggiare il percorso di pace\”. \”Abbiamo deciso – ha ribadito – di non stare a guardare, di non voltarci dall’altra parte. Quello che portiamo in Parlamento è un modo per aiutare l’Ucraina a difendersi, non un modo per aiutare la guerra a proseguire. Noi vogliamo che la guerra finisca domani mattina. Qui in gioco c’è il futuro delle nostre nazioni. Nessuno di noi si sente in guerra con la Russia, ma in guerra con la guerra ed è tutto un altro discorso\”. \”Al Senato – ha concluso Crosetto – chiedo di continuare a fare quello che abbiamo fatto per due anni e mezzo, aiutare a difendersi un popolo che come il nostro ha il diritto di difendere la propria libertà e la propria vita\”.

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\”Non emerge una soluzione semplice o immediata. C’è stato un incremento notevole degli attacchi russi, colpendo indiscriminatamente obiettivi militari e civili in Ucraina\”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina.

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\”Interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento in favore delle autorità governative dell’Ucraina, sollevando in sede di Consiglio europeo la necessità di interrompere anche il ricorso all’European Peace Facilty a questo fine, concentrando le risorse sull’assistenza umanitaria e sulla ricostruzione dei territori colpiti dal conflitto, anche attraverso il finanziamento dei progetti dei corpi civili di pace\”. E’ quanto si chiede nella risoluzione di Avs in vista delle comunicazioni del ministro Guido Crosetto in Aula al Senato. La risoluzione prevede anche di \”opporsi ad ogni ipotesi di rimozione delle restrizioni sull’uso delle armi donate dai Paesi dell’Ue al governo ucraino\” e a \”promuovere in sede Ue e in ogni consesso internazionale un’azione politica e diplomatica che raggiunga l’obiettivo di un immediato cessate il fuoco tra Russia e Ucraina e che costruisca le basi per l’avvio di un processo di pace in un contesto multilaterale in evoluzione, di cui l’Italia e l’Unione europea siano protagonisti, per la risoluzione del conflitto su un terreno non militare\”.

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\”L’abbandono dell’Ucraina alla mercè delle truppe di Mosca rappresenterebbe da parte dei paesi europei una scelta moralmente vergognosa e strategicamente autolesionistica, perché renderebbe più probabili le provocazioni e gli attacchi militari russi all’interno dei confini orientali dell’Ue\”. È quello che si legge nelle premesse della risoluzione presentata al Senato da Azione, con la prima firma di Carlo Calenda, in vista del dibattito che si terrà a Palazzo Madama nel pomeriggio, dopo le comunicazioni del Ministro Crosetto. Nella parte dispositiva la risoluzione di Azione chiede al Governo di \”continuare a sostenere la difesa della libertà e della sovranità dell’Ucraina entro i confini riconosciuti dal diritto internazionale e di rafforzare, attraverso la prosecuzione degli aiuti militari, finanziari e umanitari, l’effettivo potere negoziale dell’Ucraina nelle trattative finalizzate a un’eventuale tregua del conflitto, finora peraltro escluse da parte della Federazione russa\”. La risoluzione chiede inoltre al Governo di \”sostenere in sede Ue e Nato e presso tutti i Paesi alleati dell’Italia, a partire dagli Stati Uniti, che qualunque accordo riguardante l’Ucraina non può essere realizzato contro le decisioni delle autorità e la volontà della popolazione del Paese e non può essere estorto con la minaccia dell’abbandono degli ucraini all’aggressione militare russa\”.

\n”,”postId”:”d52465a8-dbd1-4ec4-9060-07e61602a027″},{“timestamp”:”2025-01-21T14:55:25.722Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T15:55:25+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini”,”content”:”

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Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno firmato un \”trattato di partenariato strategico globale\” con cui è stata potenziata la cooperazione militare e d’intelligence. Un accordo definito \”una vera svolta\” che amplierà la proiezione russa nel settore dell’energia nucleare iraniana (LEGGI L’ARTICOLO)

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\”La Russia ha più di 30 fabbriche nel settore militare, l’Europa ne ha 45, ma Vladimir Putin produce quasi due volte in più dell’Europa. Quindi capite che sta puntando tutto, sta investendo tutto in questo settore, ma l’Europa non sta investendo a sufficienza ed è un dato di fatto\”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos.

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Il presidente cinese Xi Jinping è stato invitato oggi dal suo omologo russo Vladimir Putin a Mosca per partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni per l’80/o anniversario della vittoria contro il nazifascismo nella Grande guerra patriottica. Putin è stato invitato a sua vota per il 3 settembre a Pechino per l’80/o anniversario della vittoria sul Giappone. Lo ha detto Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera di Putin, citato dall’agenzia Interfax. 

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Il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, generale Valery Gerasimov, ha compiuto oggi una visita alle truppe schierate nella regione ucraina di Donetsk che conducono l’offensiva per conquistare la strategica città di Pokrovsk. Gerasimov, ha fatto sapere in un comunicato il ministero della Difesa, \”ha visitato la divisione carri armati e la brigata di fucilieri motorizzati del gruppo di truppe Centro che svolgono missioni di combattimento\” in quest’area. Il capo di Stato maggiore ha conferito onorificenze a militari che si sono \”particolarmente distinti\” durante l’avanzata nella regione di Donetsk e ha ascoltato i rapporti del comandante del gruppo di truppe Centro, dei comandanti delle formazioni e di altri funzionari sullo stato di avanzamento dei compiti nell’area di responsabilità.

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“,”postId”:”bb0a8526-7dae-498b-8af5-870b8a83d66a”},{“timestamp”:”2025-01-21T14:38:31.763Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T15:38:31+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Ue alzi la voce con Trump, capisca i rischi\””,”content”:”

\”Intorno a Donald Trump sono in molti, trasmettono messaggi di disinformazione o a favore della Russia. Per noi è molto importante che l’Europa faccia sentire la sua voce affinché ci siano più voci intorno a Trump, in modo che capisca chiaramente i dettagli e i rischi che possono esserci in futuro e molto velocemente\”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos a proposito della fine della guerra in Ucraina. \”Noi vogliamo chiudere il conflitto quest’anno, ho detto a Trump che siamo suoi partner, ma deve essere una pace giusta\”.

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Confermare ”gli impegni assunti dall’Italia nel quadro dell’azione multilaterale, a partire dall’Unione europea e dall’Alleanza Atlantica”, rispetto all”’inammissibile” aggressione russa dell’Ucraina, sostenere un ”incisivo e decisivo impegno diplomatico e politico dell’Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per mettere in campo tutte le iniziative utili per una ”pace giusta e sicura” e ”adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe”. E’ quanto si legge nella risoluzione del Pd presentata al Senato in vista delle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina. Risoluzione che è stata all’ordine del giorno stamattina di una riunione congiunta dei gruppi dem di Camera e Senato a cui ha partecipato anche Elly Schlein. 

\n”,”postId”:”1c501a49-0dad-4bc4-9554-1d32c4d09906″},{“timestamp”:”2025-01-21T14:31:58.446Z”,”timestampUtcIt”:”2025-01-21T15:31:58+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Zelensky: \”Sosteniamo nuovo potere a Damasco, Europa si unisca a cooperazione\””,”content”:”

\”L’Ucraina sostiene la nuova Siria\”, ha affermato il Presidente Volodymir Zelensky nel suo intervento al Forum economico di Davos, invitando l’Europa a \”unirsi\” ai progetti di cooperazione già lanciati \”per porre fine alle preoccupazioni che arrivano da questa direzione\”, vale a dire l’Iran che, con la Corea del Nord, ha stretto accordi con la Russia \”diretti contro di noi, in Europa\”. Ministri ucraini sono stati a Damasco, Kiev ha inviato aiuti alimentari e si è impegnata a costruire impianti per la produzione di cibo, ha precisato Zelensky. 

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\”I soldati nordcoreani sono più vicini a Davos che non a Pyongyang\”, ha ricordato Volodymir Zelensky di fronte alla platea del Forum economico mondiale sollecitando l’Europa a consolidarsi come \”global player forte\”, uno sviluppo \”indispensabile, dal momento che non c’è un Oceano a separare i Paesi europei dalla Russia\”. Dal momento che c’è il rischio che Trump non prenda neanche nota dell’Europa. E che già la precedente amministrazione aveva come priorità strategiche la regione dell’Indo Pacifico, il Medio oriente e il Golfo e infine l’Europa che invece \”non può permettersi di essere seconda o terza\” in questa classifica di priorità. \”L’Europa ha bisogno di competere per il primo posto\”. 

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha soolevato dubbi sull’impegno del suo omologo statunitense Donald Trump nei confronti della Nato e della sicurezza europea in un discorso al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. \”Il presidente Trump notera’ l’Europa? Ritiene che la Nato sia necessaria? E rispettera’ le istituzioni dell’Ue?\”, ha chiesto Zelensky nel suo discorso che e’ stato una sorta di appello all’unita’ e a una maggiore autosufficienza dell’Europa.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando dal Forum di Davos, ha chiesto al pubblico in sala di non chiedersi \”cosa fara’ Trump?\”, ma di capovolgere la domanda e chiedersi cosa dovrebbe fare l’Europa per affermarsi come attore globale?. \”La maggior parte del mondo ora sta pensando: cosa succedera’ al nostro rapporto con l’America, cosa succedera’ alle alleanze, al commercio? Come vuole porre fine alla guerra il presidente Trump?\”, ha notato Zelensky, \”ma nessuno si pone questo tipo di domande sull’Europa\”.

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Il presidente ucraino Volodymir Zelensky propone all’Europa di produrre insieme sistemi di difesa, dal momento che le imprese ucraine già sono in grado di costruire droni, \”alcuni dei quali nessun altro Paese al mondo ha\”, artiglieria \”che già Kiev produce in modo più veloce ed economico che altrove nel mondo\”. Nel suo intervento al Forum di Davos, Zelensky sollecita i partner europei anche a \”costruire insieme i nostri sistemi di difesa aerea, da missili da crociera e balistici. La nostra versione di Iron Dome (il sistema israeliano, ndr). L’Europa ha bisogno della sua versione dell’Iron Dome\”. 

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“Dobbiamo essere onesti: quando guardiamo agli Usa dall’Europa come nostri alleati è chiaro che si tratta di alleati indispensabili e in tempi di guerra tutti siamo preoccupati del sostegno degli Usa. Ma qualcuno negli Usa si preoccupa che l’Europa possa abbandonarli un giorno? La risposta è no”. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, parlando al Forum di Davos, in Svizzera.

La Cina “è disponibile a collaborare con la Russia per continuare a guidare le relazioni bilaterali verso una prospettiva di lungo termine e per rispondere alle incertezze dell’ambiente esterno”. Così il presidente Xi Jinping nell’incontro in videconferenza avuto nel pomeriggio all’indomani dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

L’esercito ucraino ha annunciato di aver colpito un deposito di carburante e uno stabilimento di produzione di aeromobili nella Russia occidentale con droni d’attacco, confermando una notizia diffusa ieri da Mosca.

Via libera dell’Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza seguita alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. “Finora la posizione è sempre stata chiara, riteniamo di continuare a  dare sostegno all’Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per  un cessate il fuoco e aprire un confronto diplomatico necessario per  raggiungere una pace duratura”, ha detto il ministro della Difesa,  Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre  2025 degli aiuti militari all’Ucraina.

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Via libera del Senato a risoluzione di maggioranza sull’Ucraina

Via libera dell’Aula del Senato alla risoluzione di maggioranza seguita alle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. I sì sono stati 97, i no 26 e 40 gli astenuti. Precluse le altre risoluzioni, quelle di Avs ed M5s che avevano avuto parere contrario così come le altre di opposizione sulle quali erano state proposte riformulazioni che non sono state accettate.

Ucraina, Lega: “Nostro impegno si evolva, serve pace realistica”

Sull’Ucraina è necessario “trasformare l’impegno in un percorso che ci veda non più solo come sostegno alla resistenza ma come promotori della risoluzione, il nostro impegno deve evolversi in questo”. Lo ha detto la senatrice Stefania Pucciarelli intervenendo a nome della Lega nell’ambito delle dichiarazioni di voto dopo le comunicazioni del ministro Crosetto in Aula a Palazzo Madama. “Si è parlato spesso – ha aggiunto – di una pace giusta che rischia di restare irraggiungibile se non si è ancorati alla realtà: credo sia giusto parlare di una pace realistica che non significa cedere alla prepotenza ma riconoscere che la diplomazia non può prescindere dal realismo”. Con l’avvento dell’amministrazione Trump, ha detto ancora c’è un “mutamento di prospettiva significativo che non possiamo ignorare: l’Europa deve essere parte attiva per uno stop alle ostilità e l’Italia ha una responsabilità particolare” in questo.

Ucraina, maggioranza: “Continui sostegno anche con cessione armi”

Un impegno al governo a “continuare a sostenere, in linea con gli impegni assunti e con quanto sarà ulteriormente concordato in ambito NATO e Unione europea, nonché nei consessi internazionali di cui l’Italia fa parte, le autorità governative dell’Ucraina anche attraverso la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari”. E’ quanto si legge nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sull’Ucraina. Il documento firmato da tutto il centrodestra impegna inoltre il governo a “proseguire il ruolo di mediazione dell’Italia, lavorando per una tregua o un cessate il fuoco in Ucraina, che è la strada obbligata per avviare una trattativa di pace riproponendo lo stile di Pratica di Mare, quello del dialogo e della ricerca della pace duratura creando le condizioni per l’avvio di una conferenza di pace analoga a quella che si è svolta in Svizzera il 15 e il 16 giugno 2024, con la più ampia partecipazione possibile dei maggiori attori internazionali”. Si chiede inoltre di “proseguire nel contributo alle iniziative di ricostruzione e sviluppo nonché di assistenza alla stabilità macro-economica dell’Ucraina” e di “continuare a garantire un supporto concreto al popolo ucraino anche aderendo a iniziative di assistenza umanitaria internazionali”. Il documento indica inoltre la necessità di “perseguire ogni possibilità di cooperazione industriale per soddisfare le esigenze immediate dell’Ucraina, rilanciandone al contempo l’economia devastata dalla guerra e creando efficaci e duraturi legami in termini di catene di approvvigionamento europee e tecnologie avanzate”.

Crosetto: “Senza gli aiuti oggi non ci sarebbe più l’Ucraina”

“Se tutti smettessimo di aiutare l’Ucraina cosa succederebbe? Che i quattromila colpi di artiglieria che cadono ogni giorno sarebbero caduti sui loro bersagli. Che oltre le 300 bombe di aereo sganciate ogni giorno, che gli oltre 12 mila droni, avrebbero raggiunto i loro obiettivi. Sì, forse avremmo raggiunto la pace perché non ci sarebbe più l’Ucraina, senza più alcuna persona viva. Avremmo raggiunto la pace che si trova anche nei cimiteri”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina.

Crosetto: “Continuiamo a sostenere Kiev per arrivare a pace”

“Finora la posizione è sempre stata chiara, riteniamo di continuare a dare sostegno all’Ucraina al fine di creare finalmente le condizioni per un cessate il fuoco e aprire un confronto diplomatico necessario per raggiungere una pace duratura”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina. “A nessuno di noi piace la guerra – ha sottolineato Crosetto -. Abbiamo dato fin dall’inizio la nostra disponibilità a essere presenti quando ci sarà la pace, ad appoggiare in qualunque modo il percorso di pace e siamo qui a ribadirlo. Tutta l’Italia non vede l’ora di appoggiare il percorso di pace”. “Abbiamo deciso – ha ribadito – di non stare a guardare, di non voltarci dall’altra parte. Quello che portiamo in Parlamento è un modo per aiutare l’Ucraina a difendersi, non un modo per aiutare la guerra a proseguire. Noi vogliamo che la guerra finisca domani mattina. Qui in gioco c’è il futuro delle nostre nazioni. Nessuno di noi si sente in guerra con la Russia, ma in guerra con la guerra ed è tutto un altro discorso”. “Al Senato – ha concluso Crosetto – chiedo di continuare a fare quello che abbiamo fatto per due anni e mezzo, aiutare a difendersi un popolo che come il nostro ha il diritto di difendere la propria libertà e la propria vita”.

Crosetto: “In Ucraina non emerge una soluzione semplice”

“Non emerge una soluzione semplice o immediata. C’è stato un incremento notevole degli attacchi russi, colpendo indiscriminatamente obiettivi militari e civili in Ucraina”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nell’informativa al Senato sulla proroga al 31 dicembre 2025 degli aiuti militari all’Ucraina.

Ucraina, risoluzione Avs: stop a cessione di mezzi e armi

“Interrompere la cessione di mezzi e materiali d’armamento in favore delle autorità governative dell’Ucraina, sollevando in sede di Consiglio europeo la necessità di interrompere anche il ricorso all’European Peace Facilty a questo fine, concentrando le risorse sull’assistenza umanitaria e sulla ricostruzione dei territori colpiti dal conflitto, anche attraverso il finanziamento dei progetti dei corpi civili di pace”. E’ quanto si chiede nella risoluzione di Avs in vista delle comunicazioni del ministro Guido Crosetto in Aula al Senato. La risoluzione prevede anche di “opporsi ad ogni ipotesi di rimozione delle restrizioni sull’uso delle armi donate dai Paesi dell’Ue al governo ucraino” e a “promuovere in sede Ue e in ogni consesso internazionale un’azione politica e diplomatica che raggiunga l’obiettivo di un immediato cessate il fuoco tra Russia e Ucraina e che costruisca le basi per l’avvio di un processo di pace in un contesto multilaterale in evoluzione, di cui l’Italia e l’Unione europea siano protagonisti, per la risoluzione del conflitto su un terreno non militare”.

Azione: “Proseguire con il sostegno militare a Kiev”

“L’abbandono dell’Ucraina alla mercè delle truppe di Mosca rappresenterebbe da parte dei paesi europei una scelta moralmente vergognosa e strategicamente autolesionistica, perché renderebbe più probabili le provocazioni e gli attacchi militari russi all’interno dei confini orientali dell’Ue”. È quello che si legge nelle premesse della risoluzione presentata al Senato da Azione, con la prima firma di Carlo Calenda, in vista del dibattito che si terrà a Palazzo Madama nel pomeriggio, dopo le comunicazioni del Ministro Crosetto. Nella parte dispositiva la risoluzione di Azione chiede al Governo di “continuare a sostenere la difesa della libertà e della sovranità dell’Ucraina entro i confini riconosciuti dal diritto internazionale e di rafforzare, attraverso la prosecuzione degli aiuti militari, finanziari e umanitari, l’effettivo potere negoziale dell’Ucraina nelle trattative finalizzate a un’eventuale tregua del conflitto, finora peraltro escluse da parte della Federazione russa”. La risoluzione chiede inoltre al Governo di “sostenere in sede Ue e Nato e presso tutti i Paesi alleati dell’Italia, a partire dagli Stati Uniti, che qualunque accordo riguardante l’Ucraina non può essere realizzato contro le decisioni delle autorità e la volontà della popolazione del Paese e non può essere estorto con la minaccia dell’abbandono degli ucraini all’aggressione militare russa”.

Dalla difesa alle infrastrutture, Russia e Iran sempre più vicini

Mosca e Teheran sono sempre più vicini. I presidenti Putin e Pezeshkian hanno firmato un “trattato di partenariato strategico globale” con cui è stata potenziata la cooperazione militare e d’intelligence. Un accordo definito “una vera svolta” che amplierà la proiezione russa nel settore dell’energia nucleare iraniana (LEGGI L’ARTICOLO)

Zelensky: “La Russia produce il doppio delle armi dell’Ue”

“La Russia ha più di 30 fabbriche nel settore militare, l’Europa ne ha 45, ma Vladimir Putin produce quasi due volte in più dell’Europa. Quindi capite che sta puntando tutto, sta investendo tutto in questo settore, ma l’Europa non sta investendo a sufficienza ed è un dato di fatto”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos.

Xi invitato a Mosca in maggio, Putin a Pechino in settembre

Il presidente cinese Xi Jinping è stato invitato oggi dal suo omologo russo Vladimir Putin a Mosca per partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni per l’80/o anniversario della vittoria contro il nazifascismo nella Grande guerra patriottica. Putin è stato invitato a sua vota per il 3 settembre a Pechino per l’80/o anniversario della vittoria sul Giappone. Lo ha detto Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera di Putin, citato dall’agenzia Interfax. 

Generale russo Gerasimov visita truppe sul fronte di Pokrovsk

Il capo di Stato maggiore delle forze armate russe, generale Valery Gerasimov, ha compiuto oggi una visita alle truppe schierate nella regione ucraina di Donetsk che conducono l’offensiva per conquistare la strategica città di Pokrovsk. Gerasimov, ha fatto sapere in un comunicato il ministero della Difesa, “ha visitato la divisione carri armati e la brigata di fucilieri motorizzati del gruppo di truppe Centro che svolgono missioni di combattimento” in quest’area. Il capo di Stato maggiore ha conferito onorificenze a militari che si sono “particolarmente distinti” durante l’avanzata nella regione di Donetsk e ha ascoltato i rapporti del comandante del gruppo di truppe Centro, dei comandanti delle formazioni e di altri funzionari sullo stato di avanzamento dei compiti nell’area di responsabilità.

Zelensky: “Ue alzi la voce con Trump, capisca i rischi”

“Intorno a Donald Trump sono in molti, trasmettono messaggi di disinformazione o a favore della Russia. Per noi è molto importante che l’Europa faccia sentire la sua voce affinché ci siano più voci intorno a Trump, in modo che capisca chiaramente i dettagli e i rischi che possono esserci in futuro e molto velocemente”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipando al World Economic Forum di Davos a proposito della fine della guerra in Ucraina. “Noi vogliamo chiudere il conflitto quest’anno, ho detto a Trump che siamo suoi partner, ma deve essere una pace giusta”.

Risoluzione Pd in Senato, “confermare impegni ma incisivo ruolo per pace giusta”

Confermare ”gli impegni assunti dall’Italia nel quadro dell’azione multilaterale, a partire dall’Unione europea e dall’Alleanza Atlantica”, rispetto all”’inammissibile” aggressione russa dell’Ucraina, sostenere un ”incisivo e decisivo impegno diplomatico e politico dell’Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per mettere in campo tutte le iniziative utili per una ”pace giusta e sicura” e ”adoperarsi in ogni sede internazionale per l’immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe”. E’ quanto si legge nella risoluzione del Pd presentata al Senato in vista delle comunicazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto sulla proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina. Risoluzione che è stata all’ordine del giorno stamattina di una riunione congiunta dei gruppi dem di Camera e Senato a cui ha partecipato anche Elly Schlein. 

Zelensky: “Sosteniamo nuovo potere a Damasco, Europa si unisca a cooperazione”

“L’Ucraina sostiene la nuova Siria”, ha affermato il Presidente Volodymir Zelensky nel suo intervento al Forum economico di Davos, invitando l’Europa a “unirsi” ai progetti di cooperazione già lanciati “per porre fine alle preoccupazioni che arrivano da questa direzione”, vale a dire l’Iran che, con la Corea del Nord, ha stretto accordi con la Russia “diretti contro di noi, in Europa”. Ministri ucraini sono stati a Damasco, Kiev ha inviato aiuti alimentari e si è impegnata a costruire impianti per la produzione di cibo, ha precisato Zelensky. 

Zelensky: “Soldati Nordcorea più vicini a Davos che a Pyongyang”

“I soldati nordcoreani sono più vicini a Davos che non a Pyongyang”, ha ricordato Volodymir Zelensky di fronte alla platea del Forum economico mondiale sollecitando l’Europa a consolidarsi come “global player forte”, uno sviluppo “indispensabile, dal momento che non c’è un Oceano a separare i Paesi europei dalla Russia”. Dal momento che c’è il rischio che Trump non prenda neanche nota dell’Europa. E che già la precedente amministrazione aveva come priorità strategiche la regione dell’Indo Pacifico, il Medio oriente e il Golfo e infine l’Europa che invece “non può permettersi di essere seconda o terza” in questa classifica di priorità. “L’Europa ha bisogno di competere per il primo posto”. 

Zelensky solleva dubbi su impegno Trump nella Nato

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha soolevato dubbi sull’impegno del suo omologo statunitense Donald Trump nei confronti della Nato e della sicurezza europea in un discorso al World Economic Forum di Davos, in Svizzera. “Il presidente Trump notera’ l’Europa? Ritiene che la Nato sia necessaria? E rispettera’ le istituzioni dell’Ue?”, ha chiesto Zelensky nel suo discorso che e’ stato una sorta di appello all’unita’ e a una maggiore autosufficienza dell’Europa.

Zelensky: “Europa si svegli e non stia solo a guardare gli Usa”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando dal Forum di Davos, ha chiesto al pubblico in sala di non chiedersi “cosa fara’ Trump?”, ma di capovolgere la domanda e chiedersi cosa dovrebbe fare l’Europa per affermarsi come attore globale?. “La maggior parte del mondo ora sta pensando: cosa succedera’ al nostro rapporto con l’America, cosa succedera’ alle alleanze, al commercio? Come vuole porre fine alla guerra il presidente Trump?”, ha notato Zelensky, “ma nessuno si pone questo tipo di domande sull’Europa”.

Zelensky propone a europei coprodurre armi: “Ue ha bisogno suo Iron Dome”

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky propone all’Europa di produrre insieme sistemi di difesa, dal momento che le imprese ucraine già sono in grado di costruire droni, “alcuni dei quali nessun altro Paese al mondo ha”, artiglieria “che già Kiev produce in modo più veloce ed economico che altrove nel mondo”. Nel suo intervento al Forum di Davos, Zelensky sollecita i partner europei anche a “costruire insieme i nostri sistemi di difesa aerea, da missili da crociera e balistici. La nostra versione di Iron Dome (il sistema israeliano, ndr). L’Europa ha bisogno della sua versione dell’Iron Dome”. 



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