In sintesi tutte le gare di finale della fase regionale della Coppa Italia di Eccellenza. La prima finale è stata giocata nella stagione 1991-1992, e fu disputata con gare di andata e ritorno. Due sole squadre hanno vinto due volte il trofeo: l’Unipomezia (che lo ha fatto consecutivamente) e il Civitavecchia. La provincia che, oltre a quella romana, ha vinto più volte + quella di Latina (5 vittorie), seguita da Viterbo (3 successi). La città di Roma ha vinto solo due volte il trofeo. Diciannove i successi delle squadre della provincia di Roma.
1991-92, FIUMICINO (doppia gara)
Sfida che si gioca su due incontri e sarà un solo gol a dividere le contendenti. Andata al “Pietro Desideri”, dopo due partite, unica occasione in cui c’è stata una prima partita al “Pietro Desideri”, vinta dal Fiumicino 2-1, la seconda al campo del Tanas, dove le due squadre chiudono sull’uno a uno. E’ Glauco Cozzi ad alzare per primo il trofeo.
1992-1993, VJS VELLETRI (stadio Flaminio di Roma)
E’ la prima finale che viene giocata allo Stadio Flaminio di Roma, uno scenario unico per la manifestazione fortemente voluto dall’allora Presidente Antonio Sbardella. Il Velletri di Leonardi la fa sua battendo 2-0 il Palestrina, allenato da Sergio Botti
1993-1994, CIVITAVECCHIA (stadio Flaminio di Roma)
La squadra nerazzurra domina la stagione e, per prima, piazza il double coppa-campionato. Nella finale, che si gioca ancora al Flaminio, la squadra guidata da Ugo Fronti supera 3-0 il Ceccano guidato da Pasquale Camillo con un 3-0 eloquente. Sugli spalti quasi 4.000 persone.
1994-1995, VIGOR ACQUAPENDENTE (stadio Flaminio di Roma)
La squadra viterbese ha vinto ai tiri di rigore contro il Santa Marinella, dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari e dei supplementari. 6-5 il conteggio final, celebrato dalla presenza degli sbandieratori di Acquapendente, tra i più famosi in Italia.
1995-1996, ANZIOLAVINIO (stadio Flaminio di Roma)
Nel 1996 l’Anziolavinio ha vinto al Flaminio 1-0 contro il Terracina, in una sfida fatta di grandi emozioni, con due espulsi, nelle fila dei portodanzesi. Allenatore era Gianfranco Ricci, e non fu facile, ottenere quella vittoria.
1996-1997: FORTITUDO NEPI (stadio Flaminio di Roma)
Il 6 gennaio, a viale Tiziano, ha vinto una Fortitudo Nepi allenata da Claudio Fazzini, che già si era imposto all’attenzione per aver vinto due scudetti a livello giovanile. I viterbesi si sono imposti con un clamoroso 3-0 all’Anziolavinio.
1997-1998, APRILIA (stadio Flaminio di Roma)
Per la prima volta una squadra di Promozione trionfa nella Coppa Italia (che aveva ancora il tabellone unico). Nella gara di finale i pontini, che aprono il percorso delle squadre della provincia di Latina, si sono imposti di misura sul Ferentino.
1998-1999, CASTRENSE (stadio Tre Fontane di Roma)
Per la prima volta la coppa lascia il Flaminio di Roma e si sposta alle Tre Fontane. La Castrense triplica i successi delle squadre viterbesi e supera l’Albalonga con due gol di Maurizio Bechini, quello decisivo allo scadere dell’incontro.
1999-2000, FERENTINO (stadio Tre Fontane di Roma)
Per il secondo anno, la finale si sposta alle Tre Fontane e il 6 gennaio 2000 Ferentino, un’armata, e Civitacastellana si sfidano. I ciociari si prendono la coppa (1-0) con la rete di Ciccarelli, centrando l’obiettivo al secondo tentativo.
2000-2001, VILLANOVA (stadio Tre Fontane di Roma)
Il Villanova, squadrone di patron Serafino Caucci e mister Fiorino Pannunzio, si impone sul Nettuno, che militava in Promozione, nel tradizionale appuntamento del 6 gennaio. I tiburtini si sono imposti 4-0 con il portiere Remiddi espulso per un “mani” al di qua dell’area di rigore.
2001-2002, NETTUNO (stadio Flaminio di Roma)
I rossoblù si rifanno dopo la delusione dell’anno prima, e conquistato la coppa nella finale contro il Ladispoli, guidato (dalla tribuna) da Ivano Fronti. Rientrò in campo dopo il vantaggio del Ladispoili, e un Nettuno stellare va in rete tre volte per ribaltare il risultato.
2002-2003, LADISPOLI (stadio Tre Fontane di Roma)
Il tecnico della coppa, Fronti, si è preso la rivincita nella finale contro La Setina, nella prima finale senza Antonio Sbardella e Melchiorre Zarelli presidente. Ci vollero i calci di rigore per decretare il vincitore, quel Ladispoli della coppia Fronti- Marino che poi vinse anche la coppa Italia nazionale.
2003-2004, TORRENOVA (stadio Flaminio di Roma)
Un’altra finale chiusa ai calci di rigore e tornata ad essere giocata allo stadio Flaminio di Roma. Protagoniste due squadre vicine di casa, Torrenova e Roma VIII. Diego Di Giosia, il portiere, regalerà il trofeo al Torrenova, che aveva già vinto la Coppa Lazio di I categoria.
2004-2005, CECCHINA AL.PA. (stadio Flaminio di Roma)
E’ un altro derby, la finale del 2005, deciso da un calcio di rigore, che premia il Cecchina Al.Pa.. La gioia è doppia perché nella gara di finale l’avversario era il Cynthia di Genzano, rivale tradizionale nelle tante sfide proposte dal calcio castellano.
2005-2006, SANTA MARINELLA (stadio Flaminio di Roma)
Nel 2006 trionfa quel Santa Marinella che a distanza di dieci anni si prende la rivincita. In finale battuto 3-1 il Colleferro dopo i due tempi supplementari dell’extra time, necessari dopo l’uno a uno dei tempi regolamentari.
2006- 2007, FORMIA (stadio Flaminio di Roma)
Con la prima diretta televisiva dell’evento, il Formia vince la gara di finale contro il Civita Castellana, che per la seconda volta vede sfumare il sogno di vincere il trofeo. Sugli spalti oltre mille tifosi venuti dal Sud Pontino che festeggiano insieme a giocatori sotto la tribuna.
2007-2008, PALESTRINA (stadio Del Bianco di Anagni)
Per la prima volta la coppa va in trasferta e per la seconda volta la vince una squadra di Promozione. Il Palestrina batte il Formia (1-0). I prenestini, però, non accederanno alla fase finale in quanto può farlo solo una squadra di Eccellenza: il posto lo pfende il Formia.
2008-2009, POMEZIA (stadio Del Bianco di Anagni)
Nel 2009 si gioca al Roberto Del Bianco di Anagn, tra il Pomezia di Carlo Lanza e il Fidene di Francesco Montanari, con vittoria rosso-blu per 1-0 con gol di Amassoka dopo pochi minuti dall’inizio della ripresa. In questa occasione venne utilizzato per la prima volta il quarto uomo,
2009-2010, VIGOR CISTERNA (stadio Flaminio di Roma)
Si torna al Flaminio e la coppa viene vinta dalla Vigor Cisterna sulla Lupa Frascati per 2-0, con l’allenatore Francesco Montarani che si riprende la delusione di dodici mesi prima al Del Bianco di Anagni.
2010-2011, MARINO (stadio Casal del Marmo di Roma)
Nel 2011 grande rimonta del Marino, che va sotto per primo, sul mezzo pantano di Casal del Marmo, ma corre, corre, verso la vittoria, la prima dopo 20 anni di anonimato, battendo il Palestrina per 3-1. I castellani torneranno a Casal del marmo per giocare anche la finale nazionale, che però viene vinta dall’Ancona.
2011-2012, RIETI (stadio Salaria Sport Village)
Con oltre duemila persone presenti sugli spalti, la finale si sposta all’ex campo del Banco Roma. La giocato il Rieti e il Pisoniano, entrambe neofite dell’eventi. La spunta il Rieti 2-1 in una gara avvincente e che regala emozioni continue.
2012-2013, COLLEFERRO (stadio Bartolani di Cisterna)
La finale premia il Colleferro, che si prende la rivincita di sei anni prima. Ma la gara ha un epilogo non piacevole perché sul risultato di 2-0 per i rossoneri, il Boville Ernica ad una manciata di minuti dalla fine del match lascia il terreno di gioco in segno di protesta per la direzione arbitrale.
2013-2014, EMPOLITANTA (stadio 8 Settembre di Frascati)
Davide che sconfigge Golia: è il tema che segnerà per sempre la finale, che per la prima volta sbarca ai Castelli Romani. L’Empolitana (erede del Pisoniano che giocato e perso la finale due stagioni prima) sconfigge la Viterbese, che aveva tutti i pronostici dalla propria parte.
2014-2015, ALBALONGA (stadio 8 Settembre di Frascati)
Frascati torna ad ospitare la finale di coppa e lo fa con Albalonga e Vis Artena protagoniste in campo. I castellani la spuntano, prendendosi così la rivincita della finale persa nel 98-99 alle Tre Fontane. L’Albalonga, oltretutto, centrerà il double, vincendo anche il campionato.
2015-2016, CASSINO 1924 (stadio Francioni di Latina)
Dopo Cisterna, Latina. La provincia pontina doppia il numero di sedi delle finali. La sede cade a Latina perché in campo c’è il Cassino, che affronta il Colleferro, alla loro terza gara di finale. La spuntano i frusinati, che dopo Ferentino diventa la seconda squadra della provincia di Frosinone ad alzare il trofeo.
2016-2017, UNIPOMEZIA 1938 (stadio Francioni di Latina)
Si torna nel capoluogo pontino, ma stavolta in campo c’è anche una squadra della provincia di Latina. E’ l’Itri che sorprende tutti, ma non l’Unipomezia che si prende la gara di finale e per la prima volta scrive il proprio nome nell’albo d’oro del torneo.
2017-2018, UNIPOMEZIA 1938 (stadio Arnaldo Fuso di Ciampino)
La finale torna alle porte di Roma e l’Unipomezia festeggia non solo la vittoria ma anche un primato mai eguagliato finora: vincere per due volte la coppa e averlo fatto in due dizioni di fila. In finale superata la squadra romana dell’Astrea, seguita allo stadio dal massimo dirigente del Ministero.
2018-2019, TEAM NUOVA FLORIDA (stadio Tre Fontane di Roma)
Si torna nello stadio romano, rimesso completamente a nuovo e diventato un vero gioiellino dell capitale. Nella gara di finale un club giovane, com’er ail Team Nuova Florida, si impone su un club dal sapore antico, il Cynthia, e piazzerà il primo colpo per il double che arriverà a maggio.
2019-2020, REAL MONTEROTONDO (stadio Angelo Sale di Ladispoli)
Con il covid che iniziava a imperversare in tutta Italia, si fa appena in tempo a giocare la finale prima che tutta l’attività venga sospesa. A Ladispoli il Real Monterotondo si impone di misura sul Villalba, ma il successo non consentirà agli eretini di giocarsi le chance promozione nella fase nazionale.
2021-2022, CIVITAVECCHIA (stadio Tre Fontane di Roma)
Dopo un anno di stop a causa della Pandemia (che ha fermato lo sport e non solo) si torna a giocare la coppa e la finale viene disputata allo stadio Tre Fontane. In campo il Civitavecchia ela Tivoli, rivali anche in campionato. I portuali vincono di misura, ma non faranno strada nella fase nazionale.
2022-2023, INSIEME FORMIA (stadio Comunale di Artena)
Si ritorna alle porte di Roma, vista la presenza di un’altra squadra della provincia pontina, l’Insieme Formia. Al Comunale di Artena gioca anche la Luiss, allenata dall’ex laziale Stendardo. La spuntano i pontini, che così diventano la quarta squadra pontina a triofnare.
2023-2024, TERRACINA 1925 (stadio Olindo Galli di Tivoli)
Le squadre pontine che alzano la coppa diventano cinque, grazie al Terracina che nello stadio di Tivoli si impone 2-1 sull’Unipomezia, squadra alla quale non rie3sce il tris di vittorie. Gara preceduta da un’organizzazione difficoltosa per via dei divieti imposti dalla Questura di Latina.
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