Il discorso di Trump da 47° presidente: “Stop green deal, via milioni di migranti. Riprenderemo Panama, bandiera Usa su Marte”. Cos’ha detto

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Dai comizi e gli annunci in campagna elettorale, al discorso di insediamento: Donald Trump inizia con prepotenza il suo mandato da 47esimo presidente degli Stati Uniti, pronto a firmare immediatamente i primi ordini esecutivi. Un discorso di insediamento per presentare “l’età dell’oro” che sta per cominciare, dice Trump, rilanciando il suo motto “America first” e assicurando che da oggi “tutte le nazioni ci invidieranno e non ci lasceremo più sfruttare”. “Il declino americano è finito“, assicura il tycoon sottolineando di essere stato “salvato da Dio per rendere l’America di nuovo grande”, facendo riferimento al fallito attentato nel quale è rimasto ferito a un orecchio. Parla di dazi, di fine del Green Deal, di trivellazioni, di guerra all’immigrazione e promette di “espandere i territori” americani: non solo cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America, ma ribadisce anche l’intenzione di riprendere il controllo del canale di Panama. E punta anche più in alto: “Pianteremo la bandiera a stelle e strisce su Marte“.

“Voglio essere un pacificatore” – Venti minuti di discorso, due in più della volta precedente. Un discorso d’attacco, in stile “Make America Great Again“, che sembra più un comizio che un intervento “presidenziale”. Trump si rivolge agli americani. Alla politica estera dedica una spazio residuale. “Voglio essere un pacificatore e un unificatore“, assicura. Grazie alla “nostra potenza, fermeremo tutte le guerre e porteremo un nuovo spirito di unità a un mondo che è arrabbiato, violento e totalmente imprevedibile”. “Noi misureremo i nostri successi e non solo sulle battaglie che vinciamo ma anche sulle guerre a cui metteremo fine, guerre, forse cosa più importante, in cui non siamo mai entrati”, ha detto Trump. Nonostante questo impegno di pace però Trump ha affermato l’intenzione di costruire “l’esercito più forte che abbiate mai visto“.

“Metteremo fine al Green New Deal” – Di certo, gli Usa di Trump sono pronti a voltare pagina sulle politiche verdi. “Oggi metteremo fine al Green New Deal e revocheremo l’obbligo delle auto elettriche e salveremo la nostra industria automobilistica mantenendo il mio sacro impegno con i grandi lavoratori del settore”, ha detto, sottolineando che adesso “potremo comprare l’auto che vogliamo”. A discorso in corso la Casa Bianca ha comunicato che Trump ritirerà gli Stati Uniti dall’accordo di Parigi sul clima. “La crisi dell’inflazione è stata causata da una spesa eccessiva e dall’aumento dei prezzi dell’energia, per questo oggi dichiaro un’emergenza energetica e noi trivelleremo, baby, trivelleremo“, ha ribadito citando lo slogan elettorale drill, baby, drill. “Noi faremo abbassare i prezzi, riempiremo di nuovo le nostre riserve strategiche ed esporteremo energia americana in tutto il mondo”, ha aggiunto, affermando che “saremo di nuovo una nazione ricca l’oro liquido sotto i nostri piedi aiuteranno ad applicare le mie azioni”. Poi passa all’economia: “Invece di tassare i cittadini, imporremo dazi a Paesi stranieri per arricchire i nostri cittadini”, assicura. Questo porterà “una quantità massiccia di denaro” nelle casse dello Stato “proveniente da Paesi stranieri”.

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“Ci sono solo due generi, maschile e femminile” – Poi è tempo di un altro annuncio. Negli Usa ci saranno solo due generi: maschio e femmina. “Questa settimana porrò fine anche alla politica governativa di cercare di manipolare socialmente razza e genere in ogni aspetto della vita pubblica e privata. Forgeremo una società che è indifferente al colore e basata sul merito. Da oggi in poi, la politica ufficiale del governo degli Stati Uniti sarà che ci sono solo due generi, maschile e femminile“, ha detto il presidente.

“Rimpatrieremo milioni di immigrati” – Uno dei primi argomenti affrontati nel suo discorso è quello dell’immigrazione. “Dichiarerò oggi l’emergenza al confine col Messico e manderò l’esercito“, ha detto Trump confermando le indiscrezioni delle ore precedenti. “Tutti gli ingressi illegali saranno immediatamente bloccati e inizieremo il processo di rimpatrio di milioni e milioni di immigrati clandestini criminali nei luoghi da cui sono venuti. Ripristineremo la mia politica di ‘rimanere in Messico’”, ha dichiarato Trump.

Dal canale di Panama a Marte – Assicura che difenderà gli Usa “da minacce e invasioni“, ma il neo presidente promette anche di “espandere i territori” americani. Ribadisce l’intenzione di riprendere il controllo del canale di Panama: “Ora è gestito dalla Cina, non glielo lasceremo e ce lo riprenderemo“. Trump ha anche confermato che intende cambiare il nome del Golfo del Messico in Golfo d’America e annuncia che la bandiera a stelle e strisce sventolerà su Marte: “Perseguiremo il nostro destino manifesto nelle stelle, lanciando astronauti americani per piantare la bandiera a stelle e strisce sul pianeta Marte”. E intanto diventa virale la reazione di Elon Musk a quest’ultimo annuncio: il ceo di Space X ha mostrato il pollice in su. Musk è un grande sostenitore della “colonizzazione” di Marte. Tema che ha trattato anche in un recente post sul social di cui è proprietario in chi ha scritto che “Marte è il mondo nuovo” in riferimento a una notizia su un razzo progettato da Starship per andare sul pianeta. E anche Trump oggi, da neo-presidente – si dice pronto alla conquista del Pianeta Rosso.



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