Sicurezza farmacie, incontro Ordine-vertici CC: “Più collaborazione per tutelare il servizio”

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Roma, 20 gennaio – Un tema come la sicurezza non può davvero essere un terreno per esercizi retorici: ha bisogno di fatti, non di parole, per quanto sensate possano essere. Forte di questa convinzione, una delegazione dell’Ordine dei farmacisti di Roma composta dal presidente Giuseppe Guaglianone, dal coordinatore della Commissione Sicurezza Guido Torelli e dal componente della stessa commissione Umberto Paolucci, ha fatto visita nei giorni scorsi al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Roma generale Marco Pecci e al colonnello al comando del Gruppo Carabinieri di Roma Luca Palmieri (nella foto del titolo, da sinistra, Palmieri, Guaglianone, Pecci, Paolucci e Torelli).

Scopo dell’incontro, subito accordato con grande sensibilità e disponibilità dagli alti ufficiali dell’Arma, la messa a punto di strategie e percorsi utili a sviluppare le capacità di prevenzione e di tutela del fondamentale servizio reso sul territorio dalle farmacie di comunità, presidio purtroppo tra i più esposti alla “attenzioni” della criminalità predatoria. la nostra attività sul territorio.
Il lungo confronto con il generale Pecci e il colonnello Palmieri è stata l’occasione anche per  alcuni aggiornamenti sui recenti, eclatanti “colpi” messi a segno a danno delle farmacie romane, in particolare, il devastante furto con sfondamento della vetrina utilizzando un auto in una farmacia di Monteverde e la rapina con ferimento di un farmacista e l’esplosione di colpi di arma da fuoco in una farmacia di Piazza Istria. Le buone nuove sono che la pericolosissima gang criminale che terrorizzava Roma e il Lazio con i suoi furti con lo sfondamento di
cancellate, serrande e porte d’ingresso effettuato con veicoli e furgoni lanciati a tutta velocità, è stata sgominata proprio dai carabinieri pochissimi giorni dopo il colpo ai danni della farmacia di Monteverde, con l’arresto di 15 malviventi che “operavano” in batterie composte da cinque elementi. Una volta compiuto il furto ed essere fuggiti ad altissima velocità su auto molto potenti e impossibili da raggiungere per i veicoli delle forze dell’ordine, i banditi trovavano riparo in alcune baraccapoli della città dove nascondevano la refurtiva per farla “raffreddare” e poi ricettarla con calma al mercato nero. Ora hanno finito di farlo: i carabinieri, che erano da tempo sulle loro tracce, hanno messo a segno lo scorso 17 dicembre un blitz e arrestato, su mandato della procura della Repubblica di Roma, i 15 banditi senza scrupoli.

Il nucleo dell’incontro tra vertici dei Cc e i rappresentanti dell’ordine professionale dei farmacisti, però, è stata la necessità di insistere, in primo luogo, sul terreno della formazione, attraverso l’organizzazione di incontri tra i farmacisti e le forze dell’ordine, per sensibilizzare i farmacisti sul riconoscimento dei segnali di pericolo e rafforzare la conoscenze dei comportamenti e delle pratiche più opportune da adottare in caso di emergenza.

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Saldo e stralcio

 

Si punterà però anche su un ulteriore potenziamento della rete di comunicazione tra i farmacisti e i responsabili locali non solo dell’ordine pubblico ma anche delle autorità amministrative civili e sanitarie, affinché il monitoraggio costante dei rischi sia un’attività quanto più estesa possibile a tutti coloro che possono e debbono farsene carico: solo in presenza di una rete ben collegata e in costante stato di vigile attenzione è infatti possibile   monitorare costantemente i rischi e segnalare eventuali situazioni di pericolo in tempo reale, che – ovviamente, e si è parlato anche di questo – andranno affrontate anche puntando sull’adozione di tecnologie di sicurezza avanzate.
“Attraverso il rafforzamento di sistemi di protezione condivisi con i tutori dell’ordine pubblico, i farmacisti di Roma e provincia potranno continuare a svolgere la loro attività con maggiore serenità, senza più garanzie per la loro sicurezza, per quella dei loro pazienti e dei loro beni” spiega Guaglianone. “Il generale Pecci e il colonnello Palmieri hanno ribadito che, in materia di sicurezza, non può purtroppo esistere un ‘rischio zero’, che resta comunque il doveroso obiettivo verso il quale tendere. E al riguardo i due alti ufficiali ci hanno garantito il massimo impegno dell’Arma, che peraltro già assicura alle farmacie e alla professione farmaceutica – per la loro rilevanza sociale – la massima attenzione e quante più risorse ed energie possibili”.
Fin da subito, la Commissione Sicurezza dell’Ordine di Roma concorderà con i rappresentanti dell’Arma un calendario di incontri sul territorio tra farmacisti e personale delle stazioni dei carabinieri per valutare le situazioni e le criticità esistenti in ogni singola zona e mettere a punto strategie pro-sicurezza, agendo su vari fronti: vigilanza, sorveglianza, miglioramento delle strutture (a partire dalle condizioni di visibilità dell’esercizio all’interno e dall’esterno), adeguamento e potenziamento delle dotazioni di sicurezza,  ottimizzazione dei sistemi di collegamento tra esercizi e centri operativi delle forze dell’ordine eccetera).

“La disponibilità che hanno voluto garantirci il generala Pecci e il colonnello Palmieri è massima” conclude Guaglianone “e a loro e a tutta l’Arma dei Carabinieri  va il nostro più sentito e sincero ringraziamento. perchè la collaborazione tra le istituzioni è una priorità assoluta per la tutela della professione, a garanzia dei principi di fiducia e sicurezza che da sempre sono al centro del nostro servizio e di maggiore sicurezza e protezione per tutta la collettività”.



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