Notte di paura al Samsara: rapinatore in fuga con 3mila euro

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Intorno all’1.30 di venerdì 17 gennaio, un uomo a volto travisato ha fatto irruzione nella sala slot Samsara, situata in via Sant’Ulderico a Ivrea, seminando il panico tra i presenti.

Brandendo una pistola – che resta da chiarire se fosse autentica o una replica fedele – il rapinatore ha minacciato i presenti e si è fatto consegnare l’incasso della giornata, una somma di circa 3mila euro. La fuga è stata facilitata dalla posizione appartata del locale, nascosto in un cortile interno e lontano da occhi indiscreti.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Ivrea, che ora conducono le indagini. Gli investigatori stanno analizzando i filmati delle videocamere di sorveglianza e raccogliendo testimonianze per risalire all’identità dell’autore del gesto. Nonostante la paura che si è diffusa nel locale, fortunatamente non si sono registrati feriti. Tuttavia, questo nuovo episodio di criminalità contribuisce ad alimentare un clima di insicurezza crescente in città, dove negli ultimi mesi si sono verificati diversi reati simili.

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Il Samsara non è l’unico locale eporediese colpito da rapine nelle ore notturne. Lo scorso 23 ottobre, il titolare della vineria “Nando“, situata sul Lungo Dora, è stato vittima di una rapina a mano armata. Un individuo con il volto coperto e armato di coltello ha atteso che il locale chiudesse, sorprendendo il proprietario nel parcheggio adiacente. Minacciandolo con l’arma, il malvivente è riuscito a sottrargli alcune centinaia di euro e il telefono cellulare, per poi dileguarsi. Anche in questo caso, fortunatamente, la vittima è rimasta illesa.

Più recente è invece il tentativo di rapina al Beer Shop Alibi, avvenuto nella notte tra il 30 novembre e il 1° dicembre. Due individui, identificati come Antonio Zongaro e Orsola Ganci, hanno cercato di colpire il locale di via Arduino. Armati di coltelli, i due hanno minacciato il titolare dopo l’orario di chiusura, ma l’arrivo tempestivo di un testimone li ha costretti a fuggire. Poco dopo, sono stati arrestati in flagranza di reato dalla polizia di Stato.

Il 12 dicembre, al supermercato Lidl di via Ivrea, un uomo ha tentato di rubare una felpa, ma è stato fermato dall’addetto alla vigilanza. Per guadagnarsi la fuga, il ladro ha spintonato l’addetto, ma l’intervento dei carabinieri ha permesso di bloccarlo. Si tratta di un volto già noto alle forze dell’ordine, ma l’episodio ha comunque destato allarme tra i clienti del punto vendita.

Tutti questi eventi si inseriscono in una scia di reati predatori che hanno segnato Ivrea negli ultimi mesi. Rapine, tentativi di furto e persino scippi stanno ridisegnando il quadro della sicurezza cittadina.

Da qui nasce la richiesta di “maggior sicurezza” di un comitato di commercianti. Al centro delle loro discussioni, una città che, giorno dopo giorno, appare sempre più spenta, insicura e abbandonata al degrado. Un quadro desolante che mette in crisi non solo chi cerca di mandare avanti la propria attività, ma anche chi desidera semplicemente vivere e lavorare.

Da settimane è in corso una raccolta firme con l’obiettivo di rafforzare la presenza dei vigili urbani, migliorare l’illuminazione pubblica e installare più telecamere di sorveglianza. Ma quello che si chiede non sono progetti a lungo termine o discorsi campati in aria sul futuro, bensì soluzioni rapide.

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Laura Bethaz di Laura Shop, una delle voci più accorate agli incontri, ci aveva raccontato episodi personali che riflettono il clima che si respira in città.

“Ho avuto paura in diverse occasioni, persino nei parcheggi vicino alla questura. Una sera mi sono trovata la macchina circondata da bottiglie con un liquido rosso e poco più in là dei ragazzini che ridevano. Non c’entra l’età. Avrebbero messo in disagio chiunque. Da qualche tempo chiudo prima, alle 19, ma non posso continuare così. Abbiamo bisogno di un intervento adesso, non nel 2025. La nostra paura è fondata.”

E poi c’è la parrucchiera che lavora solo al mattino perchè di pomeriggio le sue clienti preferiscono stare a casa. E c’è Cinzia dell’Osteria San Maurizio che la notte ha il terrore a tornare a casa…

Di fronte a queste richieste, il comandante della polizia municipale, Paolo Molinario, aveva cercato di spiegare le difficoltà operative: “Io non mando in giro i vigili a fronteggiare gruppi di giovani, soprattutto quando c’è il rischio che qualcuno sia armato.” 

Tant’è. A novembre, di fronte ad una mozione delle Opposizioni che avrebbe impegnato sindaco e giunta a occuparsi di criminalità, di illuminazione pubblica, di decoro cittadino, il tutto anche alla luce dell’accoltellamento di un uomo di 38 anni nel sottopasso che collega il parcheggio di via Aldisio a via Arduino, la maggioranza aveva alzato un muro, declassificando l’aggressione e parlando della “solita tiritera”.

Nei giorni successivi il sindaco Matteo Chiantore, si è ravveduto e pubblicamente impegnato per un potenziamento della vigilanza, facendo leva sulle associazioni di volontariato, a cominciare da quella dei carabinieri. 

A quanto pare però, tutto questo non basta.

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