Imposta di soggiorno per affitti brevi, segnalate diverse criticità – La Prima Linea

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“La Regione Valle d’Aosta non consente che il pagamento dell’imposta di soggiorno venga effettuato in automatico tramite portali turistici OTA quali Airbnb; inoltre non è stata messa a disposizione una piattaforma unica, bensì tre diversi sistemi, che comportano alcune criticità”. Così Flavia Camilletti, Property Manager e delegata regionale dell’associazione Host Italia, che ha scritto all’assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques; ai capigruppo consiliari e ai membri della Quarta commissione consiliare ‘Sviluppo economico’ una lettera in cui espone punto per punto le suddette criticità nonché alcuni suggerimenti:

1) SERVIZIO ONLINE 36.T DEL CELVA

Il servizio online36.t con pagamento è attivo solo per i Comuni aderenti all’iniziativa, dall’1 gennaio al 31 gennaio 2025. Il servizio 36.t non è invece stato attivato per: Comune di Aosta, Comune di Courmayeur,Comune di Saint-Vincent, Comune di Valtournenche e Comuni delle Unités Mont Émilius e Grand Combin.

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CRITICITA’:

a) nel menu a tendina presente nella prima pagina sono presenti anche i comuni che non aderiscono al servizio, il che genera confusione, non essendo compito dell’utente sapere quali sono i comuni delle varie comunità montane che hanno aderito o meno al servizio. Quindi si perde tempo a provare, e se poi nella schermata successiva non si va più avanti, significa che il comune non ha aderito al servizio. Sarebbe opportuno che ci fossero solo i comuni che aderiscono al servizio.

b) Obbligo della FIRMA DIGITALE per i delegati: premesso che l’accesso al servizio è tramite Spid (quindi un sistema di autenticazione digitale con User, password e/o riconoscimento biometrico), a chi opera per conto terzi viene richiesto di fornire anche una delega firmata digitalmente, diversamente il sistema non permetterà l’inoltro della pratica. È importante sottolineare che tale informazione compare solo a procedura inoltrata, ed è scritta in piccolo alla fine della terza pagina dell’allegato: “Il presente documento, scansionato e firmato digitalmente dal procuratore speciale/professionista, deve essere allegato in formato.p7m alla documentazione da trasmettere all’Ente”. Inoltre, sia nella guida infografica per la compilazione del servizio online sul sito, che nel video tutorial sul canale Youtube del Celva, si trova solo la simulazione da parte di un utente privato; questa limitazione dovrebbe essere segnalata prima e in modo più chiaro e visibile attraverso un tutorial dedicato, in modo tale che chi non ha tale requisito eviti di perdere tempo. Sinceramente, ci chiediamo il senso di questa doppia autenticazione sia tramite Spid sia con firma digitale, anche perché se invece si sceglie di fare la dichiarazione tramite il modulo 36.t (Dichiarazione per l’imposta di soggiorno per ALLOGGI AD USO TURISTICO per il periodo maggio-dicembre 2024), per la procura speciale 30.c, bastano le firme autografe e le foto dei documenti di identità del proprietario e del delegato.

 2) MODULO 36tbis-dich-imposta-soggiorno-alloggi-2024.pdf del CELVA


CRITICITA’:

a) in primis fino a pochi giorni fa il PDF era parzialmente editabile: quindi la prima pagina si poteva compilare dal pc, mentre la seconda andava stampata o modificata tramite app online. L’allegato è stato reso interamente editabile solo in data 13/01/2025, a due settimane e mezzo dalla scadenza del termine di pagamento, quindi quando molti avevano già inoltrato il vecchio modulo. Inoltre, in data 14/01/2025 è stato inserito anche il modello 36tter-dich-imposta-soggiorno-alloggi-2024-mod-integrativo.pdf, che, essendo molto simile al precedente, non si capisce a cosa serva né tantomeno chi debba compilarlo (sul sito del Celva non esiste alcuna spiegazione in merito).

b) calcolo delle PRESENZE ISTAT: tutti gli utenti hanno calcolato la tassa di soggiorno come indicato nella legge regionale, ossia applicando una tariffa X a persona a notte per i maggiori di 15 anni per le prime 7 notti. Adesso invece viene chiesto di calcolare il numero presenze totali rilevate ai fini ISTAT, più eventuali presenze esenti dall’imposta. Quindi è necessario: 1) considerare sia il numero di soggetti che i giorni di pernottamento (es.: un soggetto che soggiorna tre notti conta come 3 presenze; due soggetti che soggiornano 5 notti come 10 presenze) 2) sommare il numero di presenze a tariffa ordinaria, il numero di presenze esenti dall’imposta e il numero di presenze a cui spetta la riduzione del 50% La domanda sorge spontanea: perché gli utenti devono fare un calcolo del genere, visto che fanno già mensilmente la dichiarazione all’Istat?

c) PRESENZE A CAVALLO DEL MESE/ANNO: purtroppo sia il modello online che il pdf editabile non tengono conto delle presenze a cavallo del mese o dell’anno, quindi sono necessari ulteriori calcoli, e alcuni per disperazione hanno scritto nelle note che alcune presenze sono a cavallo.  

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3) Applicativo STAYTOUR

CRITICITA’:

Anche qui l’accesso è tramite Spid, ma è importante sapere che chi opera per conto terzi deve prima essere aggiunto nell’anagrafica del proprietario, cosa che questi può fare solo personalmente. Quindi c’è un ulteriore passaggio che fa perdere tempo e dà per scontato che tutti i proprietari abbiano dimestichezza con lo Spid e che, pur pagando una persona per sbrigare tali adempimenti, debbano guardare i video tutorial per sapere come fare. In merito alle due tipologie di inserimento dati: a) tramite l’anagrafica dell’ospite principale, inserendo poi tutti i dettagli; b) inserendo mese per mese tutte le notti divise per appartamento, è evidente come per chi gestisce più alloggi entrambi le procedure risultino essere piuttosto lunghe e macchinose.  Inoltre, sono arrivate segnalazioni di alloggi che non risultavano a sistema perché la Regione deve ancora mandare la comunicazione di rilascio dei CIR di fine anno da inserire nel programma, bloccando di conseguenza le pratiche.

4) COMUNE DI AOSTA

In data 15/01/2025 il Comune di Aosta ha inoltrato la seguente mail: “Gentili Gestori, si ricorda che entro il 31/01/2025 dovrà essere versata l’imposta di soggiorno al Comune riferita alle presenze avute nel periodo 01°maggio 2024-31 dicembre 2024, unitamente alla presentazione della dichiarazione periodica, ai sensi della L.R. 10/2023. Il Comune di Aosta ha attivato un Portale Online finalizzato ad effettuare la dichiarazione ed il versamento dell’imposta per il quale organizza una sessione di FORMAZIONE ONLINE gratuita nella giornata di LUNEDÌ 20 GENNAIO ALLE ORE 15 per presentare l’utilizzo del Portale, in vista della prossima scadenza. Si invitano, pertanto, tutti i gestori/delegati delle strutture turistico-ricettive e degli alloggi ad uso turistico di Aosta a partecipare alla sessione di formazione, aperta e ad accesso libero, attraverso il link sotto riportato…”. È chiaro che ricevere una mail del genere a 15 giorni dalla scadenza, dopo che molti hanno già inoltrato il vecchio modulo, non ha alcun senso, come anche predisporre un incontro formativo online 10 giorni prima. Queste azioni vanno programmate con tempi opportuni, o perlomeno è necessario concede una proroga. 

5) MODALITA’ DI PAGAMENTO

Le opzioni sarebbero 3: pagamento spontaneo pagoPa, F24 o altro…ma in realtà non si può scegliere liberamente tra le tre, perché molti utenti hanno dovuto mandare mail ai Comuni per avere informazioni su come fare, in quanto non tutti hanno aderito all’opzione online tramite pagoPa, e ovviamente lo si scopre solo dopo aver perso tempo a provare sul sito.  

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6) CONCLUSIONI E SUGGERIMENTI


Alla luce delle numerose e variegate criticità esposte dettagliatamente sopra, ritengo sia il caso di mettere in discussione le attuali modalità proposte, le quali risultano essere piuttosto caotiche, frammentate e macchinose. Sinceramente mi chiedo come sia possibile che all’alba del 2025, la regione più piccola e meno popolosa d’Italia non sia in grado di rendere operativo un portale unico per Alloggiati web, Istat e imposta di soggiorno, offrendo un servizio semplice e intuitivo, e un sistema di pagamento unificato per tutti i comuni.

pa.ga.





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