Sta arrivando Slow Wine Fair e, con essa, si affacciano all’orizzonte i primi immancabili appuntamenti che avranno luogo dal 23 al 25 febbraio, a BolognaFiere, ma anche online, nelle settimane immediatamente precedenti all’appuntamento fieristico.
Potete iniziare a consultare il nostro calendario, e vi consigliamo anche di ritornarci spesso, poiché è destinato ad arricchirsi nei prossimi giorni. Intanto, vi lasciamo con alcune indicazioni sui primi appuntamenti a cui prendere parte, tutti disponibili gratuitamente, e previa registrazione online.
La sostenibilità del vino oltre i filari – Le conferenze online e il focus sul packaging
Message in a Bottle. Il packaging del vino in Europa, trend e prospettive future – 6 febbraio alle ore 18:00
Come si è evoluto e come si evolverà il packaging nel settore vitivinicolo europeo? Non solo le bottiglie restituiscono messaggi, anche tappi, capsule, etichette, inchiostri… Ne parliamo in un incontro realizzato in collaborazione con Porto Protocol, un movimento globale che condivide conoscenze pratiche per consentire all’industria del vino di agire per mitigare il cambiamento climatico e promuovere la sostenibilità. Nel corso dell’incontro analizziamo le principali sfide legate alla sostenibilità, le innovazioni nei materiali e le strategie utili alla riduzione dell’impatto ambientale. Con uno sguardo ai futuri trend, discutiamo di come il settore del vino possa rispondere alle esigenze dei consumatori e alle normative emergenti, contribuendo a un’economia più circolare e consapevole. Un momento di riflessione per anticipare il cambiamento e guidare l’innovazione. Leggi il nostro approfondimento sul tema del packaging
Circular economy for wine. Strategie circolari per un viaggio responsabile – 13 febbraio alle ore 18:00
Dalla cantina di chi lo produce al bicchiere di chi lo beve, a volte distanti migliaia di chilometri l’una dall’altro… La bottiglia di vino compie un viaggio che coinvolge molti attori e si confronta con tanti aspetti anche molto diversi tra loro: dal packaging secondario al trasporto. E come tutti i viaggi, anche il viaggio del vino ha un impatto ambientale. Ecco le domande chiave a cui proviamo a rispondere nel corso dell’incontro, in cui proviamo a fare un punto della situazione con alcuni attori della filiera:
- È possibile ridurre l’impatto ambientale?
- Ci sono soluzioni economicamente sostenibili?
- È praticabile una filiera buona, pulita e giusta?
Un mondo di Presìdi Slow Food, anche a BolognaFiere! – Il programma di Casa Slow Food
Cinque Terre Sciacchetrà, tra storia e leggenda – 24 febbraio alle ore 15:30
Poco più di 4000 ettari di costa aspra e montuosa che si snoda lungo la riviera ligure tra Levanto e La Spezia, scendendo a terrazzamenti verso il mare: sono i cian delle Cinque Terre, sui quali da sempre si coltivano la vite e l’olivo. I muretti a secco costruiti nei secoli dagli agricoltori sono in gran parte abbandonati e in rovina, eppure da queste viti avare e difficili da coltivare si ricava, in piccolissima quantità, un vino passito nobile e antico: lo Sciacchetrà.
Questo incontro vede protagonisti i i produttori-custodi del Presidio Slow Food Cinque Terre Sciacchetrà, che oltre ai loro vini raccontano storie di agricoltura eroica, di muretti a secco, di pendenze vertiginose. Una comunità costituita di persone e di famiglie che si ritrovano nelle cantine a sgranare a mano selezionatissimi acini, appassiti per dare vita a uno dei vini più esclusivi della produzione enologica ligure.
Il Moscato al governo di Saracena – 25 febbraio alle ore 12:00
Già nel Cinquecento i barili di Moscato al governo di Saracena erano imbarcati a Scalea per essere consegnati alla corte papale. Sulla tavola di Papa Pio IV il moscato al governo di Saracena non mancava mai e Guglielmo Sirleto, il cardinale calabrese Prefetto della Biblioteca Vaticana, ne era particolarmente ghiotto.Il Moscato al governo di Saracena si produce vinificando uve di vitigni autoctoni, quali guarnaccia, malvasia, duraca e moscatello.
Vino dolce dell’area del Pollino, con un antichissimo e particolare metodo di produzione che lo rende unico al mondo, da vent’anni ha ottenuto il riconoscimento del Presidio Slow Food che ha permesso di tutelarlo e valorizzarlo all’interno del panorama enologico nazionale. A Saracena in Calabria, comune del Parco Nazionale più grande d’Italia, il moscato al governo di Saracena è un patromonio collettivo che tante famiglie ancora rinnovano in maniera artigianale, mentre un manipolo di produttori lo commercializza e ne preserva la tradizione. Una degustazione delle quattro aziende del Presidio permette di conoscere le sfumature di questo grande vino del Sud.
Il vinosanto da uve affumicate dall’Alta Valle del Tevere. Passito, dolce, affumicato – 25 febbraio alle ore 12:00
La produzione del vinosanto è una tradizione che appartiene a tutte le aree vitivinicole di Toscana e Umbria. Ma nell’alta Valtiberina, intorno a Città di Castello, nei secoli le famiglie hanno elaborato una tecnica che ha reso unico e originale questo prodotto: l’appassimento dei grappoli o coppiole (grappoli appesi uniti a due a due) è fatto in locali ricchi di fumo, per la presenza di camini e stufe, e questo dona una nota affumicata al prodotto finale.
In questo incontro illustriamo brevemente, anche tramite immagini, la storia del vinosanto dell’Alta Valle del Tevere, Presidio Slow Food, con particolare accenno al progetto – in corso con il CNR – di analisi scientifica del prodotto, per capire la storia di alcune “madri” che i produttori conservano ed usano. A seguire, una degustazione di diversi vinsanti accompagnati da formaggi e/o ciambellone (un dolce, “torcolo” della tradizione umbra).
Non solo vino… Diamo spazio anche al caffè!
Per la prima volta, approda a Slow Wine Fair uno spazio dedicato alla Slow Food Coffee Coalition e al mondo del caffè. A presidiarlo e a introdurvi in questo mondo sono caficoltori, torrefattori ed esperti che forniscono informazioni preziose sugli strumenti principali per approcciarsi all’assaggio in modo consapevole, per riconoscere, apprezzare e imparare a scegliere un caffè di qualità. Ecco un interessante incontro a tema…
Come valorizzare il caffè nella proposta della ristorazione e delle enoteche – 24 febbraio alle 11:30
Il sapore del caffè è quello con cui torniamo a casa uscendo dal ristorante, eppure nella ristorazione italiana è ancora una bevanda di cui, nella maggior parte dei casi, sono sconosciute la complessità aromatiche e le potenzialità di abbinamento.
Nel mondo della ristorazione si racconta il vino parlando di terroir, provenienza specifica, dettagli aromatici e moto altro. In questo incontro vi mostriamo che lo stesso si può fare con il caffè. In questo panel scopriamo come valorizzare il caffè nella proposta della ristorazione, nelle enoteche e nell’accoglienza turistica per offrire soluzioni informate e consapevoli a tutte le appasionate e gli appassionati di questa bevanda. Inoltre passiamo in rassegna soluzioni alternative su come estrarre e proporre un caffè buono pulito e giusto. L’incontro è a cura dei roasters, esperte ed esperti del caffè della Slow Food Coffee Coalition.
Organizzata da BolognaFiere da un’idea di Slow Food, Slow Wine Fair è la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto. Dal 23 al 25 febbraio 2025, in contemporanea con SANA Food, convegni, masterclass, e l’esposizione di circa 1000 cantine italiane e internazionali e oltre 5.000 etichette. Iscriviti alla newsletter per essere aggiornato su tutte le novità. #SlowWineFair2025
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