Roma, 20 gennaio 2025 – Tra le novità della Legge di Bilancio 2025 spicca l’introduzione del bonus elettrodomestici. Come annunciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si tratta di un incentivo dedicato all’acquisto di grandi elettrodomestici di elevata efficienza energetica, prodotti in Europa, con la sostituzione contestuale di apparecchi meno performanti. L’obiettivo è duplice: da una parte si punta a sostenere lo sviluppo industriale, dall’altra a promuovere la transizione green, incentivando l’efficienza energetica domestica e uno smaltimento corretto degli apparecchi sostituti, importante anche in ottica riciclo.
L’incentivo per il 2025
Il bonus elettrodomestici è valido per l’anno 2025. Una riformulazione alla manovra economica ha previsto un fondo con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro, istituito presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il contributo sarà concesso fino al 30% del costo di acquisto, per un massimo di 100 euro per elettrodomestico, elevato a 200 euro per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro. Ogni nucleo familiare potrà richiedere l’incentivo per un solo elettrodomestico.
Un decreto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, definirà nelle prossime settimane i criteri e le modalità di erogazione del contributo ma, da quanto si apprende, la strada dovrebbe essere quella dell’introduzione di un sistema di click-day per la presentazione delle domande. Secondo le prime indiscrezioni, l’ora X dovrebbe scattare entro la fine di febbraio.
Occhio al consumo in stand by
Intanto, con le bollette energetiche l’attenzione dei consumatori è rivolta a quegli elettrodomestici che consumano anche in modalità stand by. Al fine di individuarli, basta verificare se hanno un alimentatore esterno, un display sempre acceso o sono device con batterie che se appoggiate sulla base continuano ad essere in carica. Ecco i principali:
Macchina del caffè
La macchina del caffè in modalità preriscaldamento consuma circa 100 watt/h. Per ridurre i consumi è meglio scollegarla dalla presa quando non è utilizzata.
Televisore
Per quanto riguarda il televisore, l’elettrodomestico che il più delle volte pensiamo di aver spento ma in realtà la tv rimane in stand by, va rilevato che i nuovi modelli e le moderne smart tv, pur consumando una discreta quantità di energia, influiscono molto meno in bolletta rispetto a quelli più datati. Il dispendio è di circa 2,26 watt all’ora, molto meglio quelli con lo schermo a Led che hanno un peso sulla bolletta della metà e che in un anno influiscono di circa 3 euro sul totale della spesa di energia elettrica.
Smartphone
Uno smartphone quando è in carica assorbe 5 watt ogni ora. In molti casi si tende a collegarlo alla presa elettrica prima di andare a dormire anche se magari sarà carico nel giro di poche ore. Ciò comporta che il resto della nottata lo smartphone, anche se carico, continuerà ad assorbire energia. Per questo è preferibile collegarlo di giorno staccandolo 100%.
Caricabatterie per smartphone
Può capitare di lasciare il caricabatterie inserito all’interno della presa elettrica, convinti che non ci siano sprechi energetici perché non c’è lo smartphone attaccato. Invece, anche se in maniera minima, ha un consumo pari a 1 Kwh dopo circa 1000 ore, per un costo di 1,20€ in un anno.
Telefono
Anche il cordless ha un consumo costante perché anche se l’apparecchio non è in uso o in carica, la base è costantemente collegata alla presa elettrica. Il dispositivo può consumare fino a 2,9 watt/h.
Microonde
Il microonde non si deve mai lasciare in stand by perché è tra gli elettrodomestici che consumano di più, circa 3,08 W, ancora di più se lasciamo lo sportellino aperto, infatti può arrivare ad assorbire fino a 25,79 W.
Computer
I computer sono tra gli apparecchi da tenere sotto controllo, soprattutto perché sono sempre accesi. I notebook in modalità “dormiente” (si attiva automaticamente sui modelli di ultima generazione, dopo un periodo di inutilizzo) assorbono da 1,5 a 5,5 W, mentre i pc possono arrivare fino a 8,9 w/ora in modalità sleep. Anche da spento, ma collegato alla presa di corrente, il monitor continua a consumare energia, fino a 10W.
Console per videogiochi
Se accesa, la console per i videogiochi arriva a consumare fino a 23,3 watt all’ora, spenta ma collegata all’interruttore circa 1 Watt che, pur essendo una spesa minima, ha un impatto sulle bollette e sull’ambiente.
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