Pnrr, oltre 23 milioni per nuove tecnologie in Azienda ospedaliera

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Molti dei cambiamenti apportati possono non essere facilmente visibili a un primo sguardo, ma i loro effetti sono destinati a farsi “sentire”, soprattutto sul fronte della precisione, dell’efficacia e dell’efficienza.

Sono infatti decine gli interventi realizzati con le risorse del Pnrr (il Piano di ripresa e resilienza) in Azienda Ospedale Università, con acquisti che ne hanno cambiato l’anima tecnologica.

Oltre 23 i milioni arrivati e investiti in via Giustiniani (23.692.409 euro per la precisione), la maggior parte dei quali per l’acquisto di macchinari all’avanguardia.

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Non solo: accanto a questi, da registrare l’investimento della Regione che, nella maggior parte dei casi ha affiancato le risorse del Pnrr per garantire la giusta collocazione alle nuove tecnologie, ad esempio costruendo stanze ad hoc, rafforzando solai e alzando muri.

Gli interventi

In particolare, nell’ambito del rafforzamento dell’assistenza sanitaria, l’Azienda ha ricevuto 655.554 euro per la realizzazione dell’ospedale di comunità, collocato all’ottavo e nono piano del Sant’Antonio: in tutto 50 posti letto, gli ultimi dei quali resi operativi la scorsa estate.

Nell’ambito dell’adozione di soluzioni innovative e tecnologicamente avanzate e del potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie pubbliche, l’Europa ha investito in via Giustiniani 2.644.596 euro propedeutici all’avvio delle progettualità regionali (Pma, Suem, Anatomia Patologica, Radiologia, Laboratorio Analisi, Trasfusionale e Logistica): in particolare acquisizioni relative ad apparati di rete e sicurezza, server, licenze di sistema, postazioni di lavoro e relativi accessori; alcuni di questi lavori sono ancora in corso.

Quattro, invece, gli interventi – due conclusi e altrettanti ancora in fase di realizzazione – con l’obiettivo di potenziare l’offerta ospedaliera aumentando la dotazione di posti letto in Terapia Intensiva, Semintensiva e consolidare la separazione dei percorsi all’interno dei Pronto Soccorso: un investimento da 11,6 milioni complessivi per questa particolare tranche.

Tra questi, 1,6 milioni sono stati destinati al rinnovo – riqualificazione edilizia e impiantistica – già ultimato, della sede operativa del Suem al primo piano del fabbricato ex lavanderia. Acquistata, inoltre, una Tac con un finanziamento di 400 mila euro (su un importo totale di 409.500) per la Terapia Intensiva.

Ancora, i lavori di realizzazione della nuova Terapia Intensiva al sesto piano del Policlinico da 11 posti letto post operatori: il Pnrr ha coperto 4,2 milioni sui 5,6 totali investiti. Con lo stesso tipo di risorse sono stati finanziati anche i lavori di realizzazione della Terapia Intensiva al primo piano del Pronto Soccorso, con un’area rossa Covid, i nuovi laboratori di biologia molecolare e la nuova area ambulatoriale al piano rialzato del Monoblocco, ex centro cottura.

Il valore finanziato, in questo caso, è di poco superiore ai 5,4 milioni.

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Questi ultimi due interventi sono ancora in corso di realizzazione.

Grandi apparecchiature

Infine, nella misura prevista dal Pnrr per le attrezzature ospedaliere, 8,7 milioni sono stati destinati al rinnovamento delle cosiddette “grandi apparecchiature”, con la sostituzione di tecnologie obsolete (oltre 5 anni) o fuori uso: in tutto 21 attrezzature ospedaliere ad alto contenuto tecnologico.

L’intervento ricomprendenti Tac, risonanze magnetiche, acceleratori lineari, sistemi radiologici fissi (13), angiografi, gamma camera, gamma camera/Tac, mammografi, ecotomografi.

Solo quattro gli interventi ancora in corso e relativi a un angiografo biplano, una risonanza 1,5 Tesla, una Tac 128 strati e un sistema radiologico. Tra questi interventi, anche la Tac installata al pronto soccorso nel 2024 e appena collaudata: un intervento finanziato con il Pnrr per 550.200 euro.

Infine, tra gli interventi per il 2025, oltre alla realizzazione di una nuova risonanza magnetica al Sant’Antonio, l’acquisto di due macchine destinate alla nuova Pediatria – una risonanza e un polifunzionale – pur ancora in corso di realizzazione.

Proprio per non perdere i finanziamenti è già stata ultimata – e chiusa “ermeticamente” in attesa dell’arrivo del macchinario – la stanza realizzata al piano terra dell’Ospedale del Bambino che ospiterà la risonanza magnetica e che sarà installata e collaudata entro l’anno appena iniziato.

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