ora vale quasi 3 miliardi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Il gelato dell’anno 2025 si chiamerà Hallelujah e sarà dedicato al Giubileo. Il gusto lo scopriremo martedì al termine del contest che vedrà impegnati al Sigep World di Rimini i 30 maestri gelatieri più importanti d’Europa. Ma il vero quesito sarà sapere se ci saranno gelatai sufficienti per preparare domenica 23 marzo – Gelato Day deciso dal Parlamento Europeo – coni e coppette nei 39 mila esercizi commerciali italiani. Ieri, a margine della festosa inaugurazione della maggiore fiera del foodservice, la preoccupazione sulla mancanza di personale è esplosa già durante l’intervento di Luciano Sbraga, direttore del Centro studi Fipe.

«Nel corso del 2024 – ha detto – le imprese hanno incontrato serie difficoltà nel reclutamento di personale (circa 27 mila persone) e anche in questo avvio di anno la situazione non sembra diversa». Secondo la Federazione dei pubblici esercizi, entro la fine di febbraio le gelaterie intendono assumere 6.900 addetti, ma il 50% delle imprese ha già segnalato difficoltà nel reperire candidati qualificati, principalmente per l’inadeguatezza delle competenze. Il comparto gelaterie (compresi bar-gelaterie e gelaterie-pasticcerie), grazie anche alla destagionalizzazione dei consumi, non risente di alcuna crisi, riuscendo a generare un volume d’affari di quasi 3 miliardi di euro con più di 90.000 addetti. E attirando anche l’attenzione del mondo agricolo.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

IL MARCHIO
Filiera Italia ha lanciato ieri il marchio “Firmato Dagli Agricoltori Italiani” che prende il via con l’offerta iniziale di nove gusti rigorosamente realizzati con materie prime delle campagne italiane: albicocca cafona, arachide toscana venturina, melograno di Sicilia, fragola di Acconia, liquirizia del Concio, melannurca campana, menta bianca di Pancalieri, pera della Valle del Sinni e pesca di Bivona. «Il progetto – spiega Luigi Scordamaglia, ad di Filiera Italia – è frutto di un lavoro meticoloso e mirato alla costruzione di una filiera trasparente e tracciabile, volta a favorire l’integrazione tra agricoltura e agroindustria nazionale». Il collegamento stretto del mondo delle pasticcerie, dei caffè, delle pizzerie con l’agricoltura è il motivo per cui ad aprire la 46esima edizione di Sigep World sia stato proprio il ministro all’Agricoltura e alla Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida.

«I prodotti italiani – ha affermato – raccontano la nostra storia e le radici profonde della tradizione, evidenziando un percorso fatto di innovazione e maestria che da sempre caratterizzano il nostro patrimonio enogastronomico». «L’Italia – ha aggiunto il ministro – si distingue per la sua unicità, grazie a una straordinaria varietà territoriale e culturale che si riflette nelle eccellenze che tutto il mondo ci riconosce e apprezza». I 30 padiglioni di Sigep World (1.300 espositori su un’area di 138 mila metri quadrati) resteranno aperti fino a mercoledì. Ben 520 top buyer sono arrivati da 79 Paesi, oltre 2.500 gli europei. «Numeri – commenta il presidente di Italian Exhibition Group Maurizio Ermeti – che confermano essere Sigep la manifestazione di riferimento internazionale per le filiere di gelato, pasticceria, cioccolato, caffè, panificazione e pizza».

GLI ALTRI BENI
Durante l’inaugurazione sono stati resi noti i più recenti dati economici. Come le gelaterie, anche le 17.500 pasticcerie registrano un incremento positivo, con una crescita attesa del 4-5% nel 2024, grazie ai lievitati da ricorrenza come il panettone (+7-10%). Sul fronte pizza, il settore si conferma solido, considerando che solo in Italia vengono sfornate ogni anno 2,7 miliardi di pizze. Il pane, prodotto fondamentale per gli italiani, registra consumi in crescita dell’1,5% e un fatturato complessivo di 13 miliardi di euro. La domanda si orienta verso prodotti “healthy”, con preferenza per pani integrali, a basso contenuto glicemico e realizzati con grani antichi. lnfine, il caffè italiano cresce sui mercati internazionali con un export di 2,3 miliardi di euro, consolidando l’Italia come secondo esportatore mondiale. Spicca il successo delle macchine da caffè, il cui export rappresenta il 75% del fatturato complessivo, in costante crescita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Source link