Museo Fellini: fallimento o velleità troppo grandi?

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito personale

Delibera veloce

 


Museo Fellini: fallimento o sogni troppo grandi?

E’ costato 12 milioni di euro il Museo intestato al grande maestro Fellini che domani avrebbe compiuto 105 anni. Finanziamento pubblico a fondo perduto. Si tratta di un museo diffuso su tre spazi: Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta. Sin dalla sua ideazione e poi successiva progettazione erano anche stimati i flussi turistici che questo importante investimento avrebbe portato per la città.

Andrea Gnassi, sindaco di Rimini, parlava nel 2018 di 500mila visitatori-turisti in più. Cifra importante per la città. Non solo importante nella quantità ma soprattutto nella qualità. Infatti, si tratta di un turismo completamente sganciato dal tradizionale turismo balneare. L’ambizione era di intercettare una parte dei flussi turistici sull’asse Venezia-Bologna-Firenze-Roma. Il turismo delle grandi città d’arte

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

A distanza di quasi 4 anni dall’inaugurazione è tempo di bilanci. Il Comune di Rimini ha pubblicato i dati del 2024. Il pubblico del Fellini Museum, nel 2024 ha registrato quasi 48mila visitatori (47.597), e segna il raggiungimento di un sostanziale equilibrio tra le due sedi di Castel Sismondo e Palazzo del Fulgor.

E’ sicuramente vero che il viaggio del Fellini Museum è cominciato in un momento sfortunato: prima la pandemia, poi il difficile periodo che è seguito. D’altra parte il turismo si sta riprendendo mentre il museo Fellini continua fare numeri modesti.

Anche sommando entrambi gli ingressi (tra Fulgor e Castello, 96mila complessivi) e contando anche i biglietti gratuiti che si danno in tutti i musei per diverse tipologie di visitatori (scuole, gruppi, ecc) e le aperture gratuite,  siamo ben lontani dai 500mila nuovi visitatori annunciati da Gnassi.

Appare evidente che la stima dei visitatori non è stata fatta sulla base di approfondite indagini di mercato ma più all’intuito individuale del sindaco che riteneva allora che dovesse andare così. A Gnassi sarebbe bastato guardare la classifica dei 25 musei più visitati in Italia per capire che i 400-500 mila visitatori da lui previsti erano solo visioni fuori dalla realtà.

Ma al nostro sindaco di allora è sempre piaciuto raccontare. Molte volte era difficile distinguere tra realtà e velleità. Il tempo poi ha deciso cosa era come nel caso del Fellini Museum. Velleità.

Si tenga anche presente che con la bassa affluenza di pubblico che sta registrando il Museo Fellini i costi di gestione rischiano di essere più alti degli incassi.

 

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

 

La svolta della nuova assessora all’urbanistica di Rimini

Valentina Ridolfi ha preso possesso del nuovo ruolo di assessora all’urbanistica (ed altre deleghe tra cui il demanio) nei giorni scorsi. Conosco Valentina sin dall’inizio dell’esperienza del Piano Strategico di Rimini nel lontano 2007. Da allora è sempre stata un punto di riferimento per la stesura del primo piano strategico approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Rimini a maggio 2010. Poi ha seguito le ulteriori fasi di sviluppo. Una profonda conoscitrice del nostro territorio, anche se proviene da Bologna. Ora la nuova sfida. Unire le competenze acquisite con il lavoro al Piano Strategico con la necessità di trasformare quelle linee guida, programmatiche talvolta visioni, in delibere attuative.

I primi impegni presi vanno dal mio punto di vista nella direzione giusta.

  • Definire le linee strategiche del Pug (Piano Urbanistico Generale) in un confronto con gli stakeholder e i cittadini in generale. Non credo sia possibile adottare il piano entro la fine della legislatura come annunciato dall’assessora, ma un tentativo va fatto. In ogni caso l’impegno dell’assessore Ridolfi è chiaro. Riportare il dibattito sul PUG dentro la comunità riminese e non pensare che il tutto possa essere fatto da un gruppo tecnico esterno.
  • La riqualificazione alberghiera è il secondo impegno programmatico annunciato da Valentina Ridolfi. Coordinata con gli obiettivi del Pug è il traguardo più importante, dal mio punto di vista, degli ultimi due anni di legislatura. Anche in questo caso i primi punti indicati sono condivisibili: “Condivido l’idea di liberare spazi a terra, tradizionalmente congestionati nel nostro modello turistico, per ricavare verde, servizi, opportunità a servizio di turisti e residenti in una chiave di valorizzazione del patrimonio ambientale. Così come condivido – prosegue Ridolfi – la proposta del vincolo turistico.”
  • Mettere a sistema le importanti trasformazioni urbane che sono in corso a Rimini. In particolare l’area ex Caserma Giulio Cesare, l’ex Questura di via Ugo Bassi e il progetto di riqualificazione dello stadio

Buon lavoro assessora Valentina Ridolfi.

Valentina Ridolfi

Microcredito

per le aziende

 

 

2025 anno cruciale per la Regione: le tre sfide

La prima. Siamo di fronte ad una crisi nuova che colpisce più il Nord che il Sud, più le grandi città che i piccoli centri ed è quello che è stato raccontato nell’ultimo rapporto Ires: l’inflazione è sempre alta e continua ad aumentare il numero di famiglie in povertà o a rischio povertà. Il problema non è più la disoccupazione ma la povertà di chi lavora, della ex classe media risucchiata nelle fasce più a rischio. Su questo gli strumenti in mano alla Regione sono pochi, oggettivamente.

La seconda è quella della ricostruzione post-alluvioni che dovrà realizzare insieme al governo: è una partita decisiva per il futuro di questa Regione e per assicurare sicurezza alle generazioni che verranno. 

E infine c’è la partita della sanità, su cui de Pascale vuole dedicarsi “anima e corpo”. Qui si può fare molto con le scelte politiche, ma è chiaro che il tema sono i fondi e quelli per la maggior parte arrivano da Roma. Di sicuro le tre partite, quella della crisi economica, quella della ricostruzione post-alluvioni e quella della sanità, stanno insieme. Perché solo dando risposte soddisfacenti a queste tre partite si può continuare a sostenere che l’Emilia Romagna è una Regione dove la coesione sociale è forte e dove ci sono possibilità per tutti.  Ora questa fiducia è a rischio e anche da queste parti si è diffusa l’idea del galleggiamento in attesa di qualcosa che verrà. Per questo l’anno che verrà sarà una via di passaggio non banale.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Maurizio Melucci

(nell’immagine in apertura: il sindaco Andrea Gnassi nella giornata di inaugurazione del Fellini Museum di Rimini)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link