“Non temano i leghisti terroni impegnati ad abbaiare al guinzaglio del padrone che viene dal nord: le azioni legali messe in campo dall’amministrazione metropolitana sono perfettamente legittime e rispondono all’esigenza che i procedimenti amministrativi per un’opera che impatterà sul territorio metropolitano in maniera irrimediabile, siano adeguatamente svolti. La dichiarazione di ammissibilità del ricorso da parte del TAR Lazio certifica che, al di là di quello che sarà l’esito finale, Città Metropolitana e il Comune di Villa San Giovanni correttamente si sono attivati per chiedere che le procedure siano svolte correttamente”. E’ quanto afferma il Consigliere metropolitano delegato e sindaco di Cinquefrondi Michele Conia.
“Piuttosto che occuparsi delle legittime azioni proposte dagli enti locali che hanno la responsabilità dello sviluppo e tutela del territorio di riferimento, secondo le proprie competenze, i calabresi che si sono abbeverati alle inquinate acque del Po’ dovrebbero attivarsi per portare nel nostro territorio le risorse necessarie per ammodernare le strade, che non possono essere adeguatamente manutenute, o per gli ospedali che rischiano di chiudere, o per quelli nuovi che attendono di essere realizzati, per gli scellerati tagli alla spesa imposti dai governi centrali che hanno dirottato risorse fondamentali su opere inutili o per tutelare interessi di lobby padane” afferma ancora Conia.
“Non dimentichiamo che l’ammodernamento della S.S. 106 è stato sacrificato sull’altare delle quote latte, proprio da chi adesso ha posto al centro della propria attività la realizzazione del Ponte sullo Stretto, l’ennesima cattedrale nel deserto, considerato il totale disinteresse verso tutte le altre infrastrutture del reggino e della Calabria in generale!”.
“È notizia di una settimana fa la cancellazione tantissimi treni per un po’ di maltempo che ha colpito il centro sud e i leghisti calabrese (che è già di per sè un ossimoro), invece di impegnarsi affinché l’Alta Velocità arrivi veramente fino a Reggio Calabria e serva le comunità calabresi, o le ferrovie ioniche nel reggino finalmente abbandonino gli standard borbonici, si occupano di ciò che avviene nelle aule della giustizia amministrativa”.
“A ciò si aggiunge invece quella che appare come una vera e propria beffa per il movimento No Ponte, verso il quale esprimiamo la massima solidarietà, per la condanna al pagamento delle spese legali per il legittimo ricorso presentato sulla medesima vicenda del Ponte”.
“Invece di sindacare sui compensi degli avvocati che tutelano gli interessi dei calabresi, pensino ai compensi d’oro e ai fiumi di denaro pubblico utilizzati per incarichi di amministratori di società che probabilmente non realizzeranno nulla, ma che perpetreranno l’ennesimo insulto alla Calabria e a tutto il Mezzogiorno. A tal proposito, al centrodestra calabrese e ai solerti contabili di Pontida, che si pongono dubbi sui costi sul ricorso sulla procedura di Via del Ponte sullo Stretto, sarebbe interessante domandare quanto siano costati, e soprattutto cosa abbiano prodotto, gli incarichi affidati ad autorevoli dirigenti regionali del partito, ovviamente lo stesso del Ministro dei Trasporti, in importanti posizioni di comando legate proprio al Ponte sullo Stretto“.
“Se i leghisti fossero veramente interessati allo sviluppo del nostro territorio pretenderebbero dai loro referenti nazionali che le istituzioni locali fossero partecipi della realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma nulla, sono troppo impegnati a fregarsi le mani nella speranza di partecipare al circo mediatico messo in piedi attorno al fantomatico progetto del Ponte. Nessuna opera compensativa per Reggio, nè per Villa San Giovanni, nè per la Piana, nè per la Calabria, nessuno studio sull’impatto sulle correnti che aggraverebbero il dissesto delle nostre coste, nulla sull’impatto sull’equilibrio marino”.
“L’amministrazione metropolitana guidata dal Sindaco Falcomatà continuerà nella sua seria azione di tutela del territorio. Nessuna azione strumentale – conclude Conia – ma solo gli interessi dei cittadini metropolitani e calabresi, come è nostro costume, lavorando ogni giorno al servizio del nostro territorio e della sua comunità”.
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