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Forza Italia alza il tiro sulla discussa cessione di Lgh ad A2A prendendo spunto da quanto deciso dalla Corte dei Conti di Milano per un’altra vendita, quella AEB ad A2A disponendo il rinvio a giudizio del sindaco di Seregno, dell’ex presidente di A2A, dell’ex presidente di AEB (società partecipata dai comuni della Brianza) e altri soggetti. Il Commissario cittadino di Forza Italia Luca Ghidini stigmatizza le assonanze con quanto successo sotto il Torrazzo. Ecco il documento di Forza Italia.
Il 9 gennaio la Corte dei conti di Milano ha disposto il rinvio a giudizio per il Sindaco di Seregno, l’ex presidente di A2A S.p.A., l’ex presidente di AEB S.p.A. (società partecipata dai comuni brianzoli), e altri tre soggetti tra amministratori locali, dirigenti comunali e professionisti. L’accusa è di turbativa d’asta. Stando ai fatti avvenuti a partire dal 2019 i soggetti coinvolti avrebbero recato un danno erariale alla partecipata AEB S.p.A., favorendo A2A S.p.A. durante l’operazione di fusione tra le due società. Il risultato? Un danno per il Comune di Seregno stimato a € 25 milioni, mentre per i restanti comuni brianzoli soci di AEB S.p.A. a € 20 milioni.
Tra i capi di accusa compare anche la turbata libertà nella scelta del contraente. Infatti, nonostante il Tar, il Consiglio di Stato e la Corte di cassazione si fossero già pronunciate contro la legittimità dell’operazione di fusione, questa non è stata effettuata individuando il socio privato mediante una gara a evidenza pubblica, che avrebbe di certo garantito un percorso trasparente e rispettoso della normativa vigente, nel miglior interesse dei cittadini brianzoli.
Tornando in pianura padana, come già evidenziato in passato, questa vicenda mette in risalto non poche assonanze con l’acquisizione del 51 % prima, e del 49 % poi, della società pubblica cremonese Linea Group Holding da parte di A2A S.p.A. Anche in quell’occasione, la giunta Galimberti, in totale spregio dell’interesse pubblico dei cittadini cremonesi decise unilateralmente di svendere gli asset di LGH senza mai che l’operazione fosse esperita mediante una gara pubblica, nonostante i ripetuti appelli lanciati dalle minoranze – su tutte il gruppo consiliare di Forza Italia. E anche in questo caso, l’operazione fu fatta in violazione delle norme nazionali ed europee in materia di trasparenza e di concorrenza, contro i pareri contrari dell’Anac, dell’Antitrust e del Tar del Lazio. Piuttosto, per cercare di fare apparire conveniente l’operazione, in concomitanza con l’ultimo atto della svendita, venne presentato con grande enfasi comunicativa il memorandum Cremona 20-30 che prevedeva la realizzazione da parte di A2A S.p.A di 13 progetti in ambito energetico e ambientale con un investimento di € 150 milioni di euro, che in realtà non sono mai atterrati sul nostro territorio. Un danno per la nostra città da sommare al minor incasso che il Comune di Cremona e gli altri soci di LGH, hanno certamente ottenuto, decidendo di evitare la competizione tra i potenziali acquirenti. È proprio questa scelta che accomuna la vicenda AEB S.p.a con quella di LGH S.p.A.: la cessione di un consistente patrimonio pubblico costruito in oltre un secolo di storia, senza alcuna gara. Una perdita secca che per il Comune di Cremona è valsa una quota di partecipazione azionaria in A2A pari allo 0,85 %. Una quota risibile che rende del tutto ininfluente il Comune di Cremona rispetto alla governance della società che sta orientando i propri investimenti sui territori del Comune che detengono il controllo della società: Milano e Brescia. Cremona resta con la bocca asciutta.
In definitiva, l’apertura del procedimento penale e di quello della Corte dei Conti ai danni degli amministratori del Comune di Seregno, degli Amministratori di AEB S.p.A e A2A S.p.A., non possono che gettare ulteriore ombra anche sulla vicenda cremonese, confermando, di fatto, l’esistenza di gravi irregolarità sia sul piano amministrativo ed economico, oltre che politico, in violazione delle normative europee e nazionali in materia di trasparenza e concorrenza, utile solo a soddisfare interessi politici di bandiera e a svilire il proprio territorio e i suoi cittadini.
Luca Ghidini – Commissario Cittadino di Forza Italia Cremona”
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