Arrivano i giorni più freddi dell’anno e nell’astigiano si organizza la Bagna Cauda della Merla

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Da mercoledì 29 gennaio a domenica 2 febbraio 2025 aderiscono un centinaio di locali, in tutto il Piemonte con qualche puntata all’estero. I semafori della bagna cauda: rosso, classica “come Dio comanda”, giallo per quella” eretica” con l’aglio, verde per la bagna ”atea” senz’aglio. Il bavaglione in omaggio, la bandiera della manifestazione

Ci avviciniamo ai Giorni della merla, gli ultimi tre giorni di gennaio che secondo la tradizione sarebbero i tre giorni più freddi dell’anno. Circondati da tante leggende sull’origine del nome, da una merla bianca che con i suoi pulcini si era rifugiata in un comignolo per ripararsi dal terribile freddo uscendone poi completamente annerita dalla fuliggine dando così origine ai merli neri, al mito di Demetra e Persefone, alla storia di un vecchio Appennino che scatena la sua ira contro la merla con pioggia, nevicate e vento gelido, ma a tenere viva la tradizione dei giorni della merla c’è il fatto che i fatidici giorni di fine gennaio consentono con il loro andamento di prevedere quanto tempo durerà l’inverno e quando si potrà beneficiare di temperature più miti.

Freddo fa freddo come attestano le temperature di questi giorni ed ecco allora l’idea degli organizzatori del Bagna Cauda Day di replicare l’iniziativa che si è tenta a cavallo fra novembre e dicembre scorsi con una Bagna della merla che verrà riproposta da mercoledì 29 gennaio a domenica 2 febbraio 2025, in occasione dei giorni della merla in un centinaio di locali, in tutto il Piemonte con qualche puntata all’estero. Il logo dell’evento è una merla in volo che porta nel becco una testa d’aglio a conferma della vena ironica che si ritrova anche nel bavagliolone dato in omaggio con il motto “Esageruma nen, il mondo è di tutti”.

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Da mercoledì 29 gennaio a domenica 2 febbraio 2025 aderiscono un centinaio di locali, in tutto il Piemonte con qualche puntata all’estero

«La formula non cambia» confermano dall’Associazione Astigiani che da 12 anni propone il Bagna Cauda Day con crescente successo. «Abbiamo deciso fare il tris della Bagna della Merla su richiesta di molti locali che hanno già ricevuto prenotazioni e soprattutto dei bagnacaudisti che ci hanno segnalato il loro desiderata rispondendo al questionario on line Vota la bagna».

Ogni locale aderente mette a disposizione posti riservati ai bagnacaudisti proponendo la bagna cauda al prezzo base di 30 euro a persona. Le prenotazioni si raccolgono telefonando ai locali in elenco diviso per territori è sul sito bagnacaudaday.it La bottiglia di vino è proposta a 15 euro e a proposito di vino tutti i locali aderenti sono invitati ad aderire alla formula “Buta Stupa”, che consente agli avventori di portarsi a casa la bottiglia non finita.

E anche dall’estero non mancano le adesioni: all’Osteria Pomo d’Oro di Budapest (Ungheria) la Bagna della Merla inaugura la nuova sede dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei vini d’Alba: sabato 1° febbraio si festeggia l’investitura dei nuovi cavalieri con una grande Bagna Cauda.

L’Associazione Astigiani ha promosso nelle scuole astigiane “Bagna alla lavagna” una ricerca dedicata ai cambiamenti dell’alimentazione tra le generazioni. L’iniziativa ha l’obiettivo di sollecitare interviste ed elaborati che facciano conoscere ai giovani come è cambiata l’alimentazione: che cosa mangiavano i nostri nonni? E i nostri genitori, e noi? Gli elaborati, disegni, video, tabelloni saranno premiati venerdì 31 gennaio allo spazio Kor di Asti.

La bagna cauda è un piatto della tradizione e della convivialità diffuso nel mondo ovunque vi siano piemontesi. Un intingolo caldo di olio, acciughe e aglio che accoglie ogni tipo di verdura dell’orto, “pucciate” nel fujot e accompagnate da pane e vino. Ci sono i cardi, ma anche i cavoli, le rape, la biarava rossa, le patate e le cipolle bollite, i porri, topinambur, i sedani. La Bagna Cauda ha accompagnato gli inverni di decine di generazioni contadine. È un rito antico tornato attuale con l’aggiunta di un ingrediente: l’ironia.

I semafori della bagna cauda: rosso, classica “come Dio comanda”, giallo per quella” eretica” con l’aglio, verde per la bagna ”atea” senz’aglio.

La bandiera del BCD è il bavagliolone in stoffa disegnato quest’anno dalla giovane artista Giorgia Sanlorenzo che ha interpretato il motto “Esageruma nen il mondo è di tutti” come richiamo a difendere il pianeta Terra che viene consegnato in omaggio a tutti i bagnacaudisti

Per sapere quali sono i locali che aderiscono all’originale formula è sufficiente andare sul sito www.bagnacaudaday.it e scorrere gli elenchi, suddivisi per aree geografiche: Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo. Per ogni locale è pubblicata una scheda con il numero di posti messi a disposizione, telefono e-mail per prenotare.

Bisogna seguire i semafori che indicano il tipo di bagna cauda proposta: rosso per la versione classica “come Dio comanda”, giallo per quella” eretica” con l’aglio stemperato e verde per la bagna ”atea” senz’aglio.

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Prevista anche la possibilità di avere la bagna cauda a casa, già pronta con tutte le verdure giuste dai locali che propongono la versione “Sporta a ca’”.  Sul sito bagnacaudaday.it sono anche indicati alberghi e agriturismi che propongono soggiorni a prezzi convenzionati per i week end più profumati dell’anni.

Tra il profumo dei fujot e i colori delle verdure, il Bagna Cauda Day celebra anche le esperienze che hanno lasciato un segno. Per questo dal 2016 l’associazione Astigiani conferisce il Premio Testa d’Aj a persone che nella vita hanno dimostrato, con tenacia, passione e un tocco di ironia, di saper andare controcorrente. Nell’albo d’oro troviamo tra gli altri i nomi di Guido Ceronetti, Antonio Ricci, Enzo Bianchi, Carlin Petrini, Margherita Oggero, Oscar Farinetti, Alice Sotero, Giorgio e Caterina Calabrese, Carlotta Castelnuovi, Luca Mercalli, Fulvio Marino. 

Il Bagna Cauda Day, oltre che finanziare concrete azioni di solidarietà sociale investe anche sulla tutela ambientale. «Crediamo nell’azione concreta della messa a dimora di alberi – spiegano ad Astigiani – Il Bagna Cauda day contribuirà a finanziare la nascita del Bosco degli Astigiani sulle colline di Viatosto su un terreno di oltre 5 ettari messo a disposizione del Comune di Asti dalla Banca d’Asti.  Andando a mangiare la bagna cauda si contribuirà così a dar vita a un grande parco pubblico nel segno della sostenibilità ambientale a tutela della biodiversità».



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